CONSIGLIO REGIONALE U.I.C.I.: REGIONE UMBRIA -
I.Ri.Fo.R. ovvero: Istituto per la Ricerca, per la formazione e la riabilitazione
Le battaglie condotte dall’Unione Italiana Ciechi, nel corso degli anni, per favorire l’integrazione dei minorati della vista nel tessuto sociale, scolastico e lavorativo, hanno richiesto un grande impegno di energie e una sempre crescente attenzione alla ricerca di soluzioni idonee a favorire, nei diversi campi della quotidianità, le pari opportunità.
Nel 1991, l’Unione italiana dei ciechi e degli Ipovedenti, quale sua emanazione, ha creato l'Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione (I.Ri.Fo.R.), chiamato ad operare senza fini di lucro nei settori cui si intitola.
Immediatamente dopo la sua costituzione, l'I.Ri.Fo.R. ha visto riconosciuta la validità del suo operato, ottenendo la qualifica di "Ente di Ricerca", beneficiando di un contributo statale di cui alla legge n. 379 del 23 Settembre 1993. Infatti, finanziata e riconosciuta dal Ministero della Sanità, è stata affidata all'I.Ri.Fo.R. la prima fondamentale ricerca che sia stata effettuata nel nostro Paese al fine di conoscere gli aspetti statistico/medico-sociali della cecità.
L'Istituto ha anche ottenuto il riconoscimento dell'Unione Europea, con l'inserimento nella rete degli "Istituti di Riabilitazione" compresi nell'iniziativa Comunitaria "HELIOS".
Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 4 Dicembre 1997, n.460 l'I.Ri.Fo.R ha assunto la natura giuridica di "Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale", ovvero di "Organizzazione senza Fini di Lucro", operante nel settore della formazione, con esclusive finalità di solidarietà sociale.
In base allo Statuto, l'I.Ri.Fo.R., in piena autonomia scientifica ed amministrativa, assolve ai seguenti compiti:
- Svolge studi e ricerche nei settori della Formazione, della Riabilitazione, dell'Istruzione e dell'Addestramento, approfondendo anche le problematiche connesse all'inserimento nel tessuto produttivo dei minorati della vista e di altri portatori di handicap.
- Svolge studi e ricerche per l'individuazione di nuove opportunità lavorative e professionali, con riferimento alla utilizzazione di nuove tecnologie, dirette a consentire l'accesso ai minorati nel mondo del lavoro.
- Organizza e gestisce corsi di formazione, aggiornamento ed addestramento, nonché iniziative dirette alla riabilitazione dei minorati, anche su incarico di enti pubblici o privati, istituzioni che ne assumano in tutto o in parte l'onere.
- Organizza e gestisce corsi di formazione dei docenti preordinati sia all'istruzione che all'integrazione degli alunni in situazione di handicap nelle scuole di ogni ordine e grado.
- Concede borse di studio per la frequenza ai corsi di formazione, aggiornamento ed addestramento anche presso altre istituzioni o scuole.
- Fornisce consulenza e presta servizi alle istituzioni pubbliche e private, nei settori di competenza.
- Cura la pubblicazione dei risultati delle ricerche effettuate, nonché dei materiali didattici per lo svolgimento dei corsi di formazione.
L'Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione si articola in una struttura centrale, a livello nazionale, ed in strutture territoriali, a livello regionale (attualmente in numero di 15) e provinciali (attualmente in numero di 80), operanti nel territorio di tutte le regioni.
L’I.Ri.Fo.R., operante nella Regione Umbria, è posto sotto l’egida del Sig. Emilio Vantaggi, Presidente regionale U.I.C.I. A lui abbiamo rivolto alcune domande:
Quali sono i corsi che costituiscono il fiore all’occhiello dell’I.RI.FO.R.?
- Certamente i corsi di orientamento e mobilità, finalizzati a sviluppare ed educare la capacità e l’abilità a muoversi da soli, anche in ambienti sconosciuti.
- I corsi per l'autonomia personale e domestica che consentono di acquisire la capacità di gestire le relazioni interpersonali e le proprie attività quotidiane, come la cura della persona, la sicurezza in casa e, in particolare, in cucina.
- I corsi di formazione informatica per l'accesso all'informazione, alla cultura, alla fruizione di internet, alla lettura di testi tramite scanner.
- I corsi per l'inserimento lavorativo mirato, con avviamento alle professioni tipiche dei minorati della vista e a quelle introdotte con il Decreto Salvi del Ministero del Lavoro del 10 Gennaio 2000.
Meritano un cenno anche i corsi di formazione a contenuto fortemente innovativo:
- Corso di giornalismo per minorati della vista (il primo, a quel che si sa, in Europa e forse nel mondo).
- Corso di formazione integrata, normodotati e minorati visivi assieme, per operatori su banche dati informatiche.
- Corsi per operatori su banche dati nei servizi bancari e nel servizio sanitario, praticamente corsi di telemarketing.
Una circolare del Ministero della Salute ha affermato il principio che la riabilitazione dei minorati della vista, di competenza delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e dei Comuni, deve comprendere ogni iniziativa finalizzata all'autonomia e all'integrazione sociale, per l'inserimento nel contesto lavorativo. Quali novità ne conseguono?
Da anni l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e l’I.RI.FO.R. si battono affinchè l’interpretazione del concetto di riabilitazione visiva sia omnicomprensivamente estesa a gli interventi diretti al recupero sociale e, dunque, non solo a quelli di tipo sanitario.
Una presa di posizione così inequivoca da parte del Ministero della Salute apre, per l’operato dell’I.Ri.Fo.R, vasti orizzonti di collaborazione con le ASL ed i Comuni, cui la circolare in parola affida il compito di programmare progetti individualizzati complementari in grado di rispondere ai bisogni sanitari e sociali dei minorati della vista, nonchè apre la possibilità di usufruire di congrue coperture per il finanziamento dei nostri corsi.
L’I.RI.FO.R. opera anche al servizio della formazione degli operatori del settore della minorazione visiva per esempio con i corsi di aggiornamento, differenziazione didattica e di approfondimento per gli insegnanti di sostegno.
Questi corsi sono gratuiti?
I corsi sono gratuiti per i docenti di sostegno che intendono approfondire la propria qualificazione professionale su tutto ciò che riguarda la Tiflologia, disciplina che, purtroppo, all’interno dei corsi di specializzazione preparatori della figura docente in esame, non viene tenuta nella giusta considerazione.
I corsi non rilasciano punteggio, ma a parità di posizione in graduatoria costituiscono titolo preferenziale.