Numero 5 del 2004
Titolo: Inchiesta- SIGNORI, IN CARROZZA. CON UN PO’ D’AIUTO
Autore: Ettore Siniscalchi
Articolo:
Gli sforzi di Trenitalia per l'ammodernamento della rete passeggeri spesso lasciano indietro i problemi dei non vedenti. Come dice il proverbio "occhio non vede, cuore non duole". Ma la nostra inchiesta lo smentisce.
I treni e le stazioni ferroviarie sono anche simboli dell'idea di viaggio e cambiamento. Ma, soprattutto, esempi di come cresca il concetto di accessibilità ai servizi per i non vedenti.
Saggiamo empiricamente la situazione con una banale visita alla stazione Termini di Roma - la più grande della capitale, recentemente rinnovata nel piano di recupero e adeguamento del comparto Grandi Stazioni delle Ferrovie dello Stato.
Il complesso è letteralmente cinto da tutti gli ostacoli propri della città. Il piazzale dei capolinea degli autobus è una distesa di barriere architettoniche: marciapiedi stretti e pieni di ostacoli, zebre che si arrampicano su biscotti pedonali senza scivolo, totale assenza di percorsi tattili.
Sul marciapiede davanti all'entrata principale c'è un unico percorso tattile, dalla fer-mata facilitata per disabili riservata ai taxi: è l'unico percorso "protetto" che da piazza dei Cinquecento si addentri nella pancia della balena - o del dinosauro, com'è chiama-ta la tettoia del grande atrio progettato da Angiolo Mazzoni negli anni '30 - poi vi so-no le due entrate laterali servite dalla guida.
Una volta all'interno si procede verso le biglietterie, i piani inferiore e superiore o in direzione dei binari. Le strisce tattili, di linoleum, in alcune parti tendono a scollarsi o a rialzarsi lungo i bordi.
All'inizio delle banchine il percorso cessa di colpo, nessun segnale tattile di pericolo per il bordo del binario, solo la striscia visiva gialla.
Nella stazione ferroviaria più frequentata della capitale, il percorso tattile risulta ina-deguato, soprattutto nei punti più pericolosi.
Parliamo in generale dell'accessibilità per i non vedenti a treni e stazioni, con Rossa-na Barbato, collaboratrice dell'ufficio di Trenitalia che tiene i rapporti con le associa-zioni dei consumatori e dei disabili, diretto da Giuseppe Gagliano.
Cominciamo col sito internet, attualmente non navigabile con gli ausili informatici.
I due strumenti principali per la navigazione in rete dei non vedenti, sono la riga Braille e il software di sintesi vocale - il programma chiamato "Doc", compilato da un cieco, che "legge" i testi sullo schermo: entrambi non si possono utilizzare.
"Quelli del sito sono problemi reali", conferma Barbato. " Negli ultimi due anni ab-biamo tentato di superare il problema con la realizzazione e distribuzione di un sof-tware registrato su Cd Rom che consente la navigazione tramite comandi vocali. Quest'anno, proprio perché il sito non è ancora completamente accessibile abbiamo provveduto, con la collaborazione delle Associazioni, a distribuire gratuitamente il Cd Rom per la consultazione dell'orario. Non ci sono ancora date ufficiali ma", si sbi-lancia la nostra interlocutrice, "penso che ogni problema di accessibilità dovrebbe es-sere risolto entro la fine dell'anno".
Muoversi nelle stazioni è un'opportunità e una fonte di difficoltà. Da un’indagine del-l'Unione Italina dei Ciechi, oltre il 50% degli intervistati preferisce l'accompagnatore. Tra quelli che preferiscono andare soli ci sono i più giovani o i non vedenti dalla na-scita.
C'è un sistema di accoglienza e assistenza che, come abbiamo potuto verificare, a Roma funziona bene - tra i tanti numeri di Trenitalia sull'elenco telefonico, dai centralini all'Ufficio relazioni con il pubblico, l'assistenza disabili è stato l'unico a ri-spondere, in una mattinata di tentativi. Ci si chiede se sia possibile fare di più, facen-do come per la Sala Amica degli aeroporti, sempre attiva, senza prenotazione.
"Il servizio di assistenza alla clientela disabile, garantito previo accordo con il Centro di Assistenza, è organizzato nel circuito di circa 200 stazioni dai Centri Assistenza disabili delle 15 principali stazioni. Può essere richiesto telefonando al numero unifi-cato 199.30.30.60 fino a 1 ora prima per i collegamenti tra le 14 principali stazioni e 12 ore prima della partenza per tutte le altre stazioni del circuito ", spiega Barbato.
"Un sistema come quello dell'aeroporto di Fiumicino, invece, non è possibile, per i costi troppo alti. Il sistema di accoglienza funziona bene, come abbiamo potuto veri-ficare. Quello che bisogna valutare", argomenta, "è che facciamo uno straordinario impiego delle risorse disponibili".
"L'esigenza della mobilità del disabile", prosegue, "è una questione recente. Come abbiamo avuto modo di apprendere dai nostri colloqui con le associazioni, le cose so-no cambiate negli ultimi quindici anni. Prima il disabile, restava a casa, non veniva "esposto" dalla famiglia stessa, come se rappresentasse una nota negativa. Ora le cose sono cambiate e, per tutte le forme di disabilità, si ricerca una vita attiva e le esigenze sono aumentate. I giovani non vedenti di oggi, domani si vorranno muovere