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Kaleîdos

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Numero 5 del 2022

Titolo: Carezze liquide

Autore: Claudia Bortolato e Michele Mereu


Articolo:
(da «Grazia» n. 11 del 2020)
Le essenze per il viso sono le nuove protagoniste della routine beauty: perché rafforzano l'efficacia di creme e sieri, regalando una pausa di piacere e benessere
Versatili e funzionali, ibride nelle formule (in perfetta sintonia con una delle tendenze cosmetiche dominanti), leggere ed estremamente confortevoli nelle consistenze. Le lozioni, o «beauty essence», sono diventate un prodotto di culto amato ed esibito sui social, le vetrine ormai privilegiate anche dalle celebrità. Tra queste ci sono le attrici Blake Lively e Rosie Huntington-Whiteley, che condividono non solo un fisico statuario e lunghe chiome bionde, ma anche l'amore per l'Eau de Beauté di Caudelie, rugiada levigante e illuminante a base di uva verde. Cate Blanchett, stupenda over 50 dalla pelle diafana e radiosa, e Drew Barrymore, vera intenditrice di skincare (e beauty imprenditrice con suo il marchio eco-bio Flower Beauty) non si separano mai da un'essenza spray a base di «pitera» un bio-derivato dalla fermentazione del saké. Ancora: la top model Emily Ratajkowski non si separa mai da una lozione effetto filler e uniformante a base di bava di lumaca, che è poi uno degli ingredienti di punta nel Paese d'origine di questi prodotti, la Corea.
Dall'Oriente, con amore
Come molte delle più interessanti novità cosmetiche, infatti, anche le lozioni arrivano dalla K-beauty, sebbene siano ormai proposte anche da molti marchi occidentali. Un successo che trova la sua motivazione anche e soprattutto nel loro essere una coccola speciale per la pelle, capace di compensare ansie e timori accentuate dalla pandemia. Insomma, nonostante le lozioni aggiungano un passaggio in più alla routine di bellezza quotidiana in termini di gestualità e tempo, vengono accolte positivamente perché capaci di assolvere sia al bisogno psicologico ed emozionale di gratificarsi con un'attenzione in più sia di offrire alla pelle un bell'exploit d'idratazione, luce e vitalità. In più, hanno anche una consistenza inedita, e l'effetto sorpresa è sempre molto gradito anche in cosmesi. Questi prodotti sono infatti una specialità a metà strada tra un tonico e un siero, e sono una sorta di «prodotto ponte» tra la detersione e il trattamento.
L'obiettivo: «resettare» la pelle
Molto concentrate nonostante la texture estremamente fluida, quasi liquida e comunque invisibile sulla pelle, sono cariche di ingredienti idratanti e antiossidanti, come acido ialuronico e vitamina E, e di altri componenti di origine naturale come i composti fermentati, che in superficie proteggono il microbiota cutaneo e dunque la funzione barriera, mentre più in profondità stimolano il turnover cellulare attraverso il loro rapido assorbimento», racconta la dermatologa Pucci Romano, presidente Skineco (skineco.org). La funzione di queste formule, in sostanza, è di riequilibrare la pelle, idratarla, rinfrescarla, opacizzarla e pure calmarla: proprio perché leggerissime, sono infatti adatte anche alle pelli più sensibili. «Si applicano mattino e sera subito dopo la detersione (o il tonico) e prima di sieri e creme, sia per favorirne l'azione sia per apportare alla pelle un bagno d'idratazione e di luce, preparandola a diventare una tela perfetta per ricevere ed esaltare il make up, che di conseguenza potrà essere nude e leggero».
Prima e dopo il make up, ma anche come impacco
Non a caso le «essence» nascono in Oriente, dove la cura della pelle è prioritaria rispetto al trucco e dove si tende più ad esibire una grana perfetta dell'incarnato che a coprirlo con primer e fondotinta», spiega la dottoressa Romano. Per esaltare gli effetti della lozione è fondamentale anche la gestualità: si tampona con i polpastrelli, eseguendo una leggera pressione sul viso e collo per stimolare la microcircolazione. Grazie alla sua versatilità, può essere usata anche per fissare il trucco o riutilizzata durante la giornata come pausa idratante. Infine, tenuta in posa su viso e collo per cinque-sette minuti con delle garze, come usano fare abitualmente le donne giapponesi e coreane, si trasforma in una maschera idratante, rimpolpante e illuminante.
Claudia Bortolato e Michele Mereu



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