Numero 2 del 2022
Titolo: RUBRICHE- Agenzia IURA
Autore: a cura di Roberta Natale
Articolo:
Agevolazioni fiscali- bicicletta tandem
Diverse richieste sono pervenute all’Agenzia IURA circa informazioni sulle agevolazioni fiscali previste per l’acquisto delle biciclette tandem. Il Direttore dell’Agenzia IURA, Dott. Carlo Giacobini, argomenta come la bicicletta tandem possa essere usata per la mobilità e per la pratica motoria delle persone non vedenti, al pari delle biciclette con pedalata assistita e teoricamente potrebbe rientrare fra i prodotti che assistono alla riabilitazione del senso più ampio del termine. Al riguardo, è opportuno far riferimento alle agevolazioni (IVA ridotta e detrazione IRPEF) per i sussidi tecnici ed informatici ovvero quelli "rivolti a facilitare l’autosufficienza e le possibilità di integrazione dei soggetti di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104" come indicati dalla legge 28 febbraio 1997, n. 30, articolo 1. Successivamente questa definizione è stata ulteriormente declinata dal decreto del Ministro delle finanze del 14 marzo 1998: "I sussidi tecnici e informatici sono le apparecchiature e i dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, appositamente fabbricati o di comune reperibilità, preposti ad assistere alla riabilitazione, o a facilitare la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente e l’accesso alla informazione e alla cultura in quei soggetti per i quali tali funzioni sono impedite o limitate da menomazioni di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio".
Al momento attuale per la concessione dell’IVA agevolata vengono richiesti due documenti:
- una prescrizione autorizzativa di un medico specialista ASL;
- un verbale attestate l'invalidità/cecità permanente.
In futuro i verbali di invalidità, cecità, sordità, handicap (legge n. 104/92) saranno integrati da indicazioni relativi ai sussidi tecnici ed informatici, evitando così il ricorso alla prescrizione autorizzativa.
Come è ben noto, oltre all’applicazione dell’aliquota IVA ridotta al momento dell'acquisto, la persona può anche detrarre il 19% della spesa effettivamente sostenuta in sede di dichiarazione annuale dei redditi.
Ora passiamo agli aspetti operativi: un cieco per ottenere le agevolazioni fiscali su un tandem quali passaggi deve seguire?
1. al momento - non essendo ancora operativa la modifica dei verbali di cecità o di handicap o di invalidità - deve rivolgersi ad un medico specialista della ASL; la norma non indica quale sia lo specialista; potrebbe essere quello che segue la persona per la sua specifica condizione;
2. il medico specialista redige una prescrizione autorizzativa dalla quale risulti il collegamento funzionale fra il sussidio tecnico ed informatico e la menomazione della persona (cecità, ipovisione ecc.) che beneficia dell’agevolazione, il tipo di prodotto (tandem in questo caso) e la sua finalità (riabilitazione); è opportuno aggiungere la notazione: “prescrizione rilasciata ai sensi dell'articolo 2, comma 9, del decreto legge 31 dicembre 1996, n. 669 (che l’ha istituita) convertito dalla legge 28 febbraio 1997, n. 30 e del decreto del Ministro delle finanze del 14 marzo 1998.
3. copia di questa certificazione va usata sia per l’acquisto del prodotto al fine di consentire al venditore di applicare l’IVA ridotta (4%) sia al momento della detrazione fiscale in sede di denuncia annuale dei redditi.
Va detto che il rilascio della prescrizione autorizzativa è un atto medico compiuto in scienza e coscienza dal medico con le discrezionalità che gli sono legittimamente riservate.
Infine, si informa che sul sito dell’Agenzia delle Entrate è stato pubblicato il recente aggiornamento della guida “Le agevolazioni fiscali per le persone con disabilità” che riporta, appunto, tutte le informazioni relative alle agevolazioni fiscali per l’anno 2022. Tra le novità più significative ricordiamo il cosiddetto “Superbonus 110%” e le barriere architettoniche previste dalla legge di bilancio 2022.
È possibile consultare la documentazione al seguente link:
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/le-agevolazioni-fiscali-per-le-persone-con-disabilita-ottobre-2019-
Disability Card (testo completo su https://www.agenziaiura.it)
Negli ultimi mesi è stata più volte annunciata l'emissione della Disability card, notizia che ha generato diffuse aspettative e richieste di chiarimenti da parte dei potenziali interessati, domande a cui non era ancora possibile fornire compiute risposte.
Il 23 dicembre scorso è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dopo oltre un anno dalla sua firma, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che fissa le regole per il rilascio e l'uso della Disability card, la Carta Europea della disabilità. A valle di questo decreto INPS ora può procedere a strutturare le modalità operative e i sistemi di rilascio. Ora, quindi, si possono formulare alcune indicazioni fondate appunto sul DPCM 6 novembre 2020 (pubblicato, come detto, il 23 dicembre 2021)
L'origine
La Carta Europea della disabilità ha origini remote. Era stata prevista dal regolamento UE 1381/2013 (art. 4, comma 1, lettera c) del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 nell'ambito del programma «Diritti, uguaglianza e cittadinanza per il periodo 2014-2020». L'obiettivo raccomandato ai Paesi membri era l'introduzione di una tessera che permettesse l'accesso alle persone con disabilità a servizi e sostegni in coerenza e reciprocità con gli altri Paesi della UE. Dopo una lunga fase di analisi e approfondimenti, anche l'Italia sta per concretizzare quella raccomandazione.
Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri era già stato firmato, come detto, nel novembre del 2020; per la pubblicazione è stata necessaria una istruttoria sul procedimento di rilascio e il necessario parere del Garante per la protezione dei dati personali formulato il 14 ottobre 2021.
Chi può avere la Disability card
La Carta, rilasciata dall'Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS), attesta la condizione di disabilità e, in specifiche situazioni, l'indicazione della necessità di accompagnatore o di maggiore intensità di sostegno.
In Italia esistono differenti condizioni, definizioni e verbali di "disabilità": le minorazioni civili, l'handicap ex legge 104/1992, le invalidità per lavoro, per servizio ecc. Per il rilascio della Carta si riprende la "categorizzazione" elaborata nel 2013 dal DPCM 159 (allegato 3), quello che ha disciplinato l'ISEE e che in uno specifico allegato riconduce le differenti condizioni a tre categorie: la disabilità media, la disabilità grave, la non autosufficienza. A chiunque rientri in queste condizioni viene rilasciata la Disability card.
Come si richiede la Disability card
Per ottenere la Disability card è necessario richiederla attraverso il sito INPS. Tecnicamente INPS dovrà attivare il sistema per la richiesta entro 60 giorni dell'entrata in vigore del decreto (fine febbraio 2022). Si tratta di un modulo telematico per richiedere l'emissione della Carta che può essere compilato dai diretti interessati anche appoggiandosi ad "associazioni rappresentative delle persone con disabilità abilitate dall'INPS all'uso del canale telematico" (UICI, ENS, ANMIC, ANFFAS).
INPS predisporrà uno specifico modulo (accessibile secondo le previsioni del decreto) in cui inserire i dati necessari.
A cosa servirà la Disability Card?
L'articolo 6 del decreto di regolazione lo dice chiaramente: "La Carta consente l'accesso agevolato a beni e/o servizi", ma aggiunge "2. Le agevolazioni sono attivate mediante protocolli d'intesa o convenzioni tra l'Ufficio per le politiche a favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei ministri e soggetti pubblici o privati, coerenti con i requisiti e le finalità dell'iniziativa".