Numero 2 del 2022
Titolo: ATTUALITÀ- Facciamoci sentire!
Autore: Massimiliano Naccarato
Articolo:
Cosa chiedono i disabili visivi alle strutture ricettive
Dovunque si parli di barriere architettoniche, troppo spesso ormai, ci si rende conto che purtroppo la definizione si indirizza a quelle barriere edilizie (scale, spazi angusti ecc) che non permettono ai disabili motori di muoversi con facilità. Solo negli ultimi anni si è percepito che la disabilità non è solo quella motoria ma ci sono anche quelle percettive sensoriali, intellettive, psichiche e digitali, quindi, oggi per fortuna il comune pensiero sta andando in direzione di una accettazione verso tutte le forme di disabilità, disabilità che in parte esiste anche per un mondo inadeguato a cogliere le esigenze del diverso. Tra le disabilità sappiamo che quella visiva è abbastanza onerosa sia per chi la vive in prima persona sia per il resto delle persone che ci stanno vicino, che spesso anche con la massima empatia non riescono a cogliere gli aspetti della non visione, tanto più quelli dell'ipovisione che essendo legata a variegate patologie ha più difficoltà ad essere percepita.
Tante volte anche noi disabili visivi abbiamo difficoltà a raccontare il nostro mondo buio o leggermente grigio non fatto solo dalla mancanza di luce o colori ma anche da altre sensazioni legate alla nostra mancanza totale o parziale di indipendenza e di mobilità autonoma che, ripercuotendosi su tutti gli aspetti del vivere quotidiano, ci genera ansia e disagio. Abbiamo difficoltà perché, essendo una patologia sensoriale, ognuno la vive a suo modo, con il suo vissuto esperienziale, trovando solo attraverso un uso continuo della metodologia del problem solving la soluzione ai problemi che incontriamo in tutte le giornate della nostra vita. Soluzioni spesso da riadattare anche nell'arco di pochi giorni nel caso degli ipovedenti perché la patologia nel tempo si può evolvere dandoci sempre una visione più deficitaria.
Spesso confrontandoci tra di noi abbiamo diversi approcci ad un unico problema che in un preciso momento ci attanaglia, e soltanto tramite un brain storming abbastanza ampliato riusciamo a trovare una soluzione che più o meno soddisfi tutti. Negli ultimi anni un po' la pandemia che ci tiene costretti più in casa, un po' la voglia di viaggiare di più, un po' la voglia di ritrovarci per mettere a fattor comune le nostre idee ci ha fatto soffermare sui problemi che affrontiamo quando andiamo in vacanza nelle strutture ricettive. Tutti d'accordo che l'andare in vacanza non dev'essere un'avventura (nell'accezione negativa del termine), perché per i motivi già descritti questa purtroppo è un leit motiv delle nostre giornate, abbiamo notato che anche qui tanti di noi vedono la questione in modo diverso con aspetti e soluzioni molteplici. Un gruppetto di noi ha pensato di confrontarsi attivamente e dopo diversi dibattiti, amanti della condivisione e della intelligenza collettiva, abbiamo pensato di creare un questionario ospitato da Google https://forms.gle/dpodmTxbo9hnYTqx5 che possa dare modo a tutti di esprimersi sul valore delle nostre idee, ma di apportarne anche di proprie. Abbiamo già avuto parecchio riscontro ma sappiamo pure che una maggiore partecipazione può portare ad essere più uniti per fare poi sentire la nostra voce sia verso le associazioni di albergatori che verso le singole strutture. Se qualcuno volesse interagire con noi per altre idee o solo per un aiuto nella compilazione ci può contattare alla mail ricettivitaaccessibile@gmail.com. Vi aspettiamo.