Logo dell'UIC Logo TUV

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Uiciechi.it

torna alla visualizzazione del numero 01 del Uiciechi.it

Numero 01 del 2022

Titolo: Utilizzare la Carta di Identità Elettronica (CIE) per autenticarsi ai Servizi DELLA PA.

Autore: Diego Chiappello.


Articolo:
Utilizzare la Carta di Identità Elettronica (CIE) per autenticarsi ai Servizi DELLA PA.

Di Diego Chiappello.

Ormai da più di 2 anni, lo stato mette a nostra disposizione uno strumento molto utile e facile da usare per identificarci e per fare l’autenticazione ai vari portali della PA. Lo strumento si chiama CIE (Carta di Identità Elettronica).

Di questo documento ne esistono 2 tipologie:

- La prima, che non era obbligatorio rilasciare da parte dell’anagrafe, era sì un documento digitale, ma non aveva tutte le caratteristiche e funzionalità che ha attualmente questo nuovo documento digitale.

- La seconda, di nuova generazione, al contrario, sostituisce obbligatoriamente i vecchi documenti, sia essi cartacei che elettronici di prima generazione, che giungono a scadenza naturale. Anche in caso di furto o smarrimento o anche deterioramento, i vecchi documenti vengono obbligatoriamente sostituiti dalla nuova CIE.

La CIE oggi in uso, emessa dal poligrafico dello stato in collaborazione con il ministero dell’interno, ha a bordo un certificato digitale, un sensore NFC e altre tecnologie che rendono questo documento univoco e sicuro dal punto di vista digitale. Infatti, il dialogo tra questo documento e il lettore utilizzato (lettore di smart card o smartphone) è criptato e, anche se intercettato, non può essere utilizzato in quanto valido solo per quella singola autenticazione.

Ho provato ad utilizzare questo metodo di autenticazione, in alternativa allo SPID, per collegarmi al fascicolo sanitario della mia regione, al sito del mio Comune e anche all’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente.

Il processo di autenticazione, fatto mediante browser WEB su PC Windows 10 è di facile gestione anche se, per un non vedente, si arriva ad un punto in cui occorre farsi aiutare da un occhio. Ecco i vari passi da compiere:

- Collegarsi al sito PA di nostro interesse;
- Selezionare il Link che ci permette di accedere con CIE;
- Ci verrà chiesto se vogliamo usare un lettore di smart card installato su PC o il nostro SmartPhone per autenticarci;
- Proseguendo l’autenticazione mediante SmartPhone, ci verrà richiesto di inserire il numero della nostra CIE;
- Successivamente ci verrà richiesto di inquadrare un QR Code con l’App CIE ID installata sul nostro SmartPhone;
- Inquadrato il QR Code, ci verrà inviato un OTP da inserire nel form di richiesta del sito e, se tutto è andato a buon fine, saremo autenticati sul portale PA prescelto.

Il punto debole, per chi non vede, di questo processo è il dover inquadrare un QR Code sullo schermo del nostro PC, cosa difficile da fare in piena autonomia.

Il nostro SmartPhone, invece, ci può venire in aiuto, perché, se eseguiamo i passi precedenti dal nostro SmartPhone installando e configurando l'app CIE ID, il sistema ci chiederà di autenticarci con l’App che, se abilitata, prevede anche l’autenticazione mediante riconoscimento biometrico.

Successivamente ci verrà chiesto di appoggiare la nostra CIE sullo SmartPhone per poter leggere, mediante NFC, il certificato digitale ospitato sulla CIE. Ecco che in questo caso il nostro SmartPhone diventa un lettore NFC di tutto rispetto che ci cava dagli impicci e ci permette di usufruire dei servizi di nostro interesse.

Come accennato sopra, per rendere lo SmartPhone un lettore NFC per la nostra CIE occorre installare l’App “CIE ID” e configurare la nostra CIE prima di poter procedere all’autenticazione ai servizi della pA.

A monte di tutto quanto esposto, è necessario che i portali a cui noi dobbiamo accedere siano implementati con tutti i criteri di accessibilità per gli Screen Reader utilizzati dai disabili visivi.

La CIE, in aggiunta, ci offre anche un altro strumento molto interessante: un dispositivo di firma elettronica avanzata.

Occorre installare l’App “CIE Sign” sul proprio smartphone e configurare la CIE in nostro possesso.

I documenti che possiamo firmare digitalmente, possono essere firmati solo tramite SmartPhone e vengono prodotti dei file “.p7m”, formato dei documenti firmati digitalmente che viene utilizzato ufficialmente da chi ne usufruisce professionalmente in tutto il mondo.

Abbiamo visto come, in un Italia che sta andando a grandi passi verso l’evoluzione digitale, come l’accessibilità, specie da SmartPhone, sia ben curata e ci permetta di usufruire dei vari servizi messi a disposizione della PA, in completa autonomia, al pari di qualunque cittadino non affetto da deficit visivo.

Diego Chiappello



Torna alla pagina iniziale della consultazione delle riviste

Oppure effettua una ricerca per:


Scelta Rapida