Numero 2 del 2022
Titolo: Un gradito ritorno
Autore: Antonio Russo
Articolo:
Per salutare l'anno nuovo e conservare quello vecchio, con un gruppo di amici, non vedenti e non solo, io e l'amico Vincenzo siamo stati guidati da un volontario davvero bravo e motivato, Ettore, a San Benedetto del Tronto, nelle luminose Marche che ci hanno accolto con un tempo bello da inizio primavera. All'hotel Bolivar, una struttura particolarmente accessibile, nella quale la nostra mobilità è stata seguita ed aiutata da un personale veramente disponibile e fortemente coinvolto, ci siamo trovati benissimo. Come sordocieco, debbo dirvi che queste esperienze vanno ripetute, soprattutto nel periodo difficile che attraversa la nostra storia, perché consentono di poter fare esperienza di condivisione con chi ci circonda.
L'elemento naturale di San Benedetto del Tronto è il mare: l'Adriatico selvaggio, come lo definisce D'Annunzio, il poeta immaginifico, che rappresenta per questi luoghi la fonte primaria di ricchezza economica, portatrice di lavoro e di vita. Ma è la montagna ad avvicinarci a un paesaggio agreste che attraverso il turismo trova la forma migliore per dimostrare a tutto il mondo come l'Italia sia veramente il Bel Paese. Siamo ritornati ad Ascoli Piceno, nella terra ballerina dove il terremoto ha condizionato per secoli l'esistenza di una comunità umana che nel tempo ha saputo reagire ad un evento della natura, ricostruendosi e riaffermandosi quale forza propulsiva per gestire il suo quotidiano.
Nella cattedrale di Sant'Elpidio, patrono della città, ci siamo soffermati ad esplorarne l'ambiente: un monumento in cui la storia si fa religione, quando le circostanze dell'esistere diventano portatrici di distruzione, soprattutto pensando ai terremoti che hanno percorso questa terra, legando il destino delle genti alla natura madre e matrigna, come afferma Giacomo Leopardi. Mi sono inginocchiato all'altare maggiore della cattedrale per qualche minuto di raccoglimento: ho chiesto alla speranza e a Sant'Elpidio di tenerci uniti nel guardare avanti, col desiderio della pace, con e per tutti.
In piazza del Popolo, ancora una volta, ci siamo ritrovati con persone che si incontrano in un mondo che cambia... non potevano mancare le olive ascolane, degustate in un'azienda agroturistica insieme al pane e al vino che, con l'olio, si combinano a creare un cibo semplice e genuino: tutto buonissimo. Al vino abbiamo dedicato un incontro particolare con un enologo che ce ne ha descritto i pregi, permettendoci di apprezzarne le sfumature da chi lo ama e lo studia. Ma la pizza l'abbiamo fatta noi: acqua, farina e lievito, l'abbiamo stesa, cotta e poi gustata con ottima mozzarella, per andare carichi di energia al mercato del pesce, quello che a San Benedetto e in tutta Italia arricchisce le feste di fine d'anno. Spigola, orata, rana pescatrice, coda di rospo (buonissima, anche se impressiona per il suo nome), gamberi, calamari, frutti di mare: insomma, il pesce viene destinato alla grande distribuzione per essere gustato nel tempo a casa nostra.
Buona fine e buon principio... è stato l'augurio per tutti, in un cenone ottimo e abbondante con una cucina eccezionale, fatta di sapori che difficilmente si dimenticano, legati al mare che li accompagna. Voglio ringraziare tutti: Vincenzo, che mi ha permesso di conoscere anche Ettore; Bernardo e Antonietta, con tutto il personale responsabili della gestione dell'albergo; la guida Antonella, brava, competente ed aggiornata; Saverio e Germano, che ci sono venuti a trovare con tutti gli amici presenti; l'Irifor, che ha reso possibile questa bella esperienza, e chi, in tutti i modi, ha cercato di allietare le nostre gioiose giornate. Mi corre l'obbligo di citare e ringraziare tutti, data la particolarità del momento che viviamo e spero di rivedervi al più presto possibile e nella forma migliore con altri amici sordociechi e volontari.
Auguri di buon anno per noi.
Antonio Russo