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Il Progresso

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Numero 1 del 2022

Titolo: Tecnologia- I prodotti più innovativi del 2021? Sembra un paradosso ma sono proprio i chip

Autore: Luca Tremolada


Articolo:
(da «ilsole24ore.com» del 19 dicembre 2021)
Quando scrivi di cose tecnologiche la prima domanda che ti devi porre quando esce un nuovo prodotto è se è veramente nuovo. Significa capire quanto è innovativo, se può semplificare la vita delle persone, se insomma ce n'era davvero bisogno. Con la pandemia e la conseguente crisi dei chip l'industria dell'elettronica di consumo (ma non solo) è entrata nel congelatore. Come sa bene chi cerca da mesi le nuove console, vuole comprare un'auto nuova o anche solo una scheda grafica, quello che accadrà - anzi che sta già accadendo - è che almeno in alcuni Paesi e per alcune marche le consegne rallenteranno, alcuni prodotti saranno rimandati e ci sarà, come dicono gli esperti, una minore disponibilità di prodotto. Nei laboratori di ricerca e sviluppo sono stati persi mesi così come nella produzione di contenuti.
Paradossalmente le novità più innovative le abbiamo toccate con mano proprio nel 2021. Presentato nel 2020 il suo primo chip Apple Silicon ha cominciato a trovare incarnazioni interessanti con il redesign dei nuovi Mac. Meno energivori e con migliori prestazioni questi Soc, basati su architettura Arm, hanno reso i computer sempre più simili agli smartphone.
Dopo il rodaggio della prima generazione M1 stanno atterrando sui prodotti Apple i nuovi processori. La scelta di lasciare Intel e mettersi in proprio è una tentazione antica di Cupertino. Ma non solo. Proprio quest'anno Google, dopo avere mollato Qualcomm, ha cominciato a produrre in proprio i processori per i suoi smartphone confermando il mantra dell'era Steve Jobs secondo cui chi controlla il software come il signore degli anelli può plasmare prestazioni e nuovi servizi a immagine dell'hardware su cui gira.
Il Google Tensor - questo il nome - contiene due novità: la mobile Tensor Processing Units (Tpu) che è il chip neurale per le operazioni di intelligenza artificiale e il nuovo Titan M2 chip per la sicurezza. Queste componenti, secondo gli esperti, possono generare servizi legati all'Ai che finora non abbiamo mai conosciuto su piattaforma mobile. E già nei nuovi smartphone si cominciano a toccare le prime applicazioni. Ma il «passaggio» di stato ha attraversato tutto l'ecosistema. Qualcomm, numero uno dei chip su smartphone, ha annunciato di volere realizzare SoC basato su architettura Arm per i pc Windows, con logiche del tutto simili a quelle di Apple. Il nuovo chip sarà progettato dal team Nuvia che Qualcomm aveva acquistato all'inizio di quest'anno con una massiccia acquisizione da 1,4 miliardi di dollari. Il lancio del loro primo prodotto è previsto per il 2023.
I tempi contano nell'innovazione. Anzi, sono tutto. Il successo di un prodotto è strettamente connesso alla libertà di generare prototipi funzionanti e alla capacità commerciale di saperli mettere sul mercato limitando per quanto possibile le perdite. Un recente caso di scuola è rappresentato dai telefonini pieghevoli. Il primo smarphone «foldable» compare nel 2018. Non se lo ricorda nessuno, perché l'ha realizzato una semi-sconosciuta piccola azienda californiana di nome Royole. Galaxy Fold e Huawei Mate X arrivano solo un anno dopo. I primi modelli si sono distinti per prezzi stellari, errori di progettazione e nella comunicazione, tanto che a metà 2019 sembravano un esperimento fallito. Oggi sono tornati, anzi stanno tornando. Oppo recentemente ha annunciato il suo pieghevole Find N. Soluzioni alternative creative sono state messe in campo anche da Motorola (Motorola Razr 5G) e Microsoft (Surface Duo 2). A oggi però Galaxy Z Fold 3 è il migliore «pieghevole» in circolazione.
La terza generazione è un esempio di innovazione incrementale: segna un passo in avanti in tutte le componenti per quello che a oggi è l'unica vera novità del panorama smartphone. E anche se il prezzo resta elevato è diventato un prodotto che si candida ad avere un futuro commerciale vero, anche se non è ancora chiaro se si tratti di un tablet piccolo o di uno smartphone grande. Ma anche questo è un privilegio dell'innovazione.



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