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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere Braille

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Numero 47 del 2021

Titolo: Il percorso per i ciechi e gli ipovedenti dello Juventus Museum

Autore: Pierfrancesco Greco


Articolo:
Un progetto d'avanguardia, oltre lo sport
Alla realizzazione del progetto hanno contributo gli organismi regionali e cittadini dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, con alcuni suggerimenti volti a rendere l'itinerario efficace ed effettivamente fruibile dalle persone con disabilità visiva
Cosa vuol dire, per un club calcistico, essere all'avanguardia, ben oltre l'ambito sportivo? Vuol dire tante cose, tra cui offrire alle visitatrici e ai visitatori, che non hanno la possibilità di apprezzare con gli occhi il palpito che la luce offre all'animo umano, l'opportunità di toccare, di ammirare, con altri sensi, la sua storia, proprio come ha inteso fare la Juventus, la quale ha posto la sua scintillante leggenda quale filo conduttore di un itinerario agibile, attrezzato per accompagnare le emozioni degli ospiti ciechi e ipovedenti in una full immersion tra i tesori custoditi ed esposti in uno dei musei calcistici più belli e ricchi del mondo.
In effetti, la realizzazione di un percorso accessibile alle persone con disabilità visiva allo Juventus Museum apre una nuova fase inerentemente alla dimensione culturale del fenomeno calcistico nel nostro Paese; una dimensione che trova respiro nella passione, in quel turbinio emotivo che accarezza il cuore di un'infinità di appassionati, legati da un filo invisibile, eppure inconsumabile, ai colori di una maglia baciata dal vento e attinta a volte dalla pioggia, altre dalla neve, il più delle volte dal sole, sempre scaldata dall'abbraccio ideale di chi al tifo verso la squadra del cuore riserva parte del proprio vissuto quotidiano, in un sospiro collettivo capace di toccare l'empireo ove brillano dell'Amore le Stelle. Quelle Stelle che scandiscono la monumentale vicenda storica e sportiva della Juventus; Stelle che si moltiplicano nel tempo e che, incastonate su quella maglia a strisce bianconere, certificano un'eccellenza italiana, la quale il 3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ha aperto, agli appassionati interessati da minorazione visiva, nuovi sentieri attraverso cui giungere a godere dei suoi splendori straripanti nel mito: e sono sentieri di luce, quelli che si snodano lungo le sei postazioni ove si trovano i pannelli tattili, per mezzo dei quali, grazie pure al sistema Braille e alle audiodescrizioni azionabili attraverso Qr Code in rilievo, è possibile ripercorrere alcuni dei momenti più significativi - dalla fondazione alle prime vittorie, dal Quinquennio degli anni 30 alla conquista di tutti i Trofei internazionali, dal ciclo euromondiale di Lippi all'incredibile serie di Scudetti e trofei nazionali dei recenti due lustri - punteggianti la Storia della squadra di calcio nata a Torino, nel 1897, per iniziativa di alcuni studenti del Liceo Classico «Massimo D'Azeglio», su una panchina del centro cittadino; panchina che è custodita nel museo bianconero, nelle cui sale è stata predisposta anche una simulazione, miscelante impulsi sonori capaci di infrangere la barriera del buio, talmente avvolgente da offrire al visitatore l'impressione di camminare sul manto erboso calcato dai campioni che, dal settembre del 2011, incantano le tribune dell'Allianz Stadium.
Una Storia destinata ad arricchirsi di altre vittorie e che sarà possibile vedere con altri sensi, diversi dalla vista, grazie ai nuovi strumenti installati nella casa juventina, a coronamento di un progetto portato avanti con la consueta lungimiranza dalla Juventus e alla cui concretizzazione ha dato un notevole contributo l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Regionale del Piemonte e la sezione territoriale di Torino della medesima associazione, con alcuni suggerimenti volti a rendere l'itinerario efficace ed effettivamente fruibile dalle persone con disabilità visiva; e l'Uici, nelle persone di Franco Lepore, Presidente Regionale dell'Uici, e di Giovanni Laiolo, Presidente dell'Uici torinese, hanno espresso tutta la loro soddisfazione per la disponibilità e la vicinanza mostrata dallo Juventus Museum verso le esigenze dei ciechi e degli ipovedenti, provvedendo ad approntare un percorso che, oltre a regalare ai tifosi bianconeri e agli appassionati di calcio l'esperienza straordinaria di «sentire» tutta la magia della Storia della Juventus, massimizza la vocazione inclusiva in cui trova la propria ragion d'essere la dimensione sportiva e che, questo l'augurio dei vertici regionali e cittadini dell'Uici, sarà foriero di ulteriori occasioni di collaborazione tra la loro Associazione e uno dei Club più prestigiosi del Pianeta. Un prestigio che, col percorso inaugurato, dedicato alle persone con disabilità sensoriale ma da cui tutti potranno trarre utilità, assume un carattere, se possibile, ancora più inclusivo, facendo propri, nuovamente, e in maniera fattuale, i temi dell'integrazione e delle pari opportunità, quelli che l'Uici incarna da oltre cento anni, quelli verso cui la Juventus ha da sempre mostrato attenzione e che, ancora una volta, la pongono all'avanguardia, ben oltre l'ambito sportivo.



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