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Corriere Braille

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Numero 46 del 2021

Titolo: La Conferenza sul Futuro dell'Europa

Autore: Patrizia Cegna


Articolo:
Il contributo dei cittadini per delineare il futuro dell'Unione Europea. Gli input del movimento della disabilità
La Conferenza sul Futuro dell'Europa, ufficialmente inaugurata lo scorso 9 maggio, consiste in una serie di iniziative ideate da Parlamento, Consiglio e Commissione europei per dare voce ai cittadini in merito al futuro dell'Unione Europea, attraverso discussioni e dibattiti guidati dai cittadini stessi e dalle organizzazioni della società civile.
La piattaforma digitale
Un importante pilastro della Conferenza è la piattaforma digitale FuturEu (https://futureu.europa.eu/), attiva dal 19 aprile scorso e utilizzabile in tutte le lingue ufficiali dell'Ue, sulla quale si possono condividere le proprie idee sull'Unione Europea e commentare le proposte di altre persone. È inoltre possibile organizzare e partecipare a eventi in cui si discutono diverse idee per il futuro dell'Ue.
I Panel dei cittadini europei
I quattro panel dei cittadini europei sono il fulcro della Conferenza sul futuro dell'Europa: hanno lo scopo di riunire 800 cittadini europei di ogni estrazione e provenienza geografica. Le riunioni si declinano, da settembre 2021 a gennaio 2022, in quattro panel, ciascuno composto da 200 cittadini scelti rispecchiando la diversità demografica e sociale dell'Unione Europea, che hanno il compito di elaborare e formulare proposte concrete riguardo alla futura direzione che desiderano imprimere all'Europa, in base ai contributi scaturiti dalla piattaforma digitale e alle raccomandazioni formulate dai panel nazionali di cittadini organizzati in tutti gli Stati membri nel quadro della Conferenza.
I cittadini partecipanti sono stati selezionati in modo casuale da una società di sondaggi indipendente, tenendo conto anche di genere, età, contesto socioeconomico e livello di istruzione. Un terzo di ciascun panel è composto di giovani di età compresa tra i 16 e i 25 anni ed è rispettato l'equilibrio di genere.
Ogni panel ha a disposizione tre riunioni, la prima delle quali a Strasburgo, per dibattere rispettivamente sui seguenti temi specifici:
Panel 1: Un'economia più forte, giustizia sociale, occupazione-istruzione, gioventù, cultura, sport-trasformazione digitale.
Panel 2: Democrazia europea, comprese le elezioni; la partecipazione al di fuori dei periodi elettorali e la distanza percepita tra le persone e i loro rappresentanti eletti; la libertà dei mezzi di comunicazione e la disinformazione; i diritti e valori fondamentali e lo Stato di diritto; la lotta contro tutte le forme di discriminazione; la sicurezza interna dell'Ue, compresa la protezione degli europei dagli atti di terrorismo e da altri reati.
Panel 3: Effetti del cambiamento climatico; questioni ambientali, anche connesse all'agricoltura, ai trasporti e alla mobilità; energia e transizione verso società post-carbonio; nuove sfide sanitarie per l'Ue; sistemi sanitari e risposte alle crisi sanitarie; prevenzione e promozione di stili di vita sani.
Panel 4: Il ruolo dell'Ue nel mondo, compresi gli obiettivi e le strategie in materia di sicurezza dell'Ue; difesa; politica commerciale; aiuto umanitario e cooperazione allo sviluppo; politica estera; politica di vicinato e allargamento dell'Ue; migrazione.
Ciascun panel ha già tenuto una riunione per avviare i lavori in vista della riunione plenaria della Conferenza che si è svolta il 23 ottobre.
La Conferenza Plenaria
Di fondamentale importanza è la Conferenza Plenaria, nella quale sono discusse le idee dei cittadini emerse attraverso la piattaforma digitale FuturEu e le raccomandazioni formulate dai panel dei cittadini. Oltre ai rappresentanti delle Istituzioni europee, dei parlamenti nazionali, del Comitato delle regioni e del Comitato economico e sociale europeo, vi prendono parte i rappresentanti delle parti sociali e della società civile, i rappresentanti dei panel dei cittadini, i rappresentanti degli eventi nazionali e il presidente del Forum europeo della gioventù. Dopo che le suddette raccomandazioni sono state illustrate e discusse con i cittadini, la plenaria è chiamata a presentare, su base consensuale, le sue proposte al comitato esecutivo, che redige una relazione in piena collaborazione e trasparenza con la plenaria. Spetta poi al Parlamento europeo, al Consiglio dell'Ue e alla Commissione europea individuare tempestivamente le modalità da mettere in campo per dare un seguito efficace a tale relazione, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze e conformemente ai trattati dell'Ue.
L'Evento Europeo della Gioventù
L'Evento Europeo della Gioventù (European Youth Event - Eye) è l'iniziativa promossa dal Parlamento europeo, a partire dal 2014, per portare ogni due anni a Strasburgo migliaia di giovani, provenienti da tutta l'Europa e non solo, con l'obiettivo di confrontarsi su temi di stringente attualità. Le idee emerse sono raccolte in un report distribuito successivamente a tutti gli eurodeputati e discusse in autunno nelle commissioni parlamentari competenti.
L'Evento della gioventù europea Eye2020, che si sarebbe dovuto svolgere a Strasburgo a fine maggio dello scorso anno, si era dovuto rinviare a causa della pandemia di Covid-19 e il Parlamento europeo aveva messo a punto un'edizione speciale online, con attività organizzate in formato digitale.
Quest'anno, l'evento Eye2021 fa parte integrante della Conferenza sul futuro dell'Europa e ne arricchisce il dibattito politico: rappresenta il momento culminante del processo di consultazione dei giovani da parte del Parlamento europeo. Fin da maggio 2021, in collaborazione con le organizzazioni europee dei giovani, le idee sul futuro dell'Europa sono state raccolte tramite un'apposita piattaforma. All'insegna del motto «Il futuro è nostro», l'Evento europeo della gioventù ha visto svolgersi decine di dibattiti e seminari, eventi sportivi, spettacoli e concerti. Le attività, iniziate il 4 ottobre in modalità online, sono proseguite l'8 e 9 ottobre in formato ibrido, in presenza presso gli edifici del Parlamento europeo a Strasburgo e il villaggio Eye, e online sulla piattaforma Eye 2021.
L'opinione del Forum Europeo della Disabilità sulla Conferenza
Il Forum Europeo della Disabilità (European Disability Forum - Edf) ritiene indispensabile che:
- le istituzioni dell'Ue garantiscano un elevato livello di accessibilità degli strumenti, dei materiali e delle riunioni digitali della conferenza.
- i diversi temi della Conferenza affrontino la situazione specifica delle persone con disabilità.
Come dichiarato dal presidente Edf, Yannis Vardakastanis, le persone con disabilità, che rappresentano il 15% della popolazione dell'Unione Europea, devono prendere parte alle discussioni che danno forma al futuro dell'Ue ed essere rappresentate proporzionalmente nei panel dei cittadini. Il Presidente Vardakastanis, nel suo intervento, durante la prima plenaria del 19 giugno 2021, si è detto preoccupato per la mancanza di accessibilità della Conferenza e, nella medesima data, l'Edf ha pubblicato una lettera aperta ai copresidenti della Conferenza chiedendo che le persone con disabilità siano rappresentate in modo proporzionato, che i panel dei cittadini siano più inclusivi e che rappresentino anche le diverse componenti del movimento della disabilità. L'Edf ha sottolineato inoltre che la Commissione europea è chiamata a onorare l'importante impegno per l'inclusione delle persone con disabilità nella Conferenza sul futuro dell'Europa, come previsto dalla Strategia europea sui diritti delle persone con disabilità 2021-2030.
Il contributo specifico dell'Edf nell'ambito della Conferenza
Vale la pena sottolineare che Il Forum Europeo della Disabilità crede nel valore della Conferenza sul futuro dell'Europa ed è impegnato direttamente in diverse attività in tale ambito, tra le quali:
- La partecipazione in qualità di partner al Progetto 25%, coordinato dal Forum europeo della gioventù, e incentrato sul contributo alla Conferenza sul futuro dell'Europa dei giovani, che costituiscono appunto il 25% della popolazione.
- L'adesione alla Convenzione della società civile sul futuro dell'Europa, che comprende 75 reti e piattaforme europee e ha lo scopo di promuovere il funzionamento democratico della Conferenza e garantire il reale coinvolgimento dei cittadini e delle loro organizzazioni rappresentative.
- L'organizzazione di un concorso fotografico sul tema delle tecnologie assistive, volto a premiare le foto che, tra quelle pervenute entro il 30 novembre, meglio illustreranno come tali tecnologie siano di reale aiuto per le persone con disabilità nei vari ambiti della vita quotidiana (https://www.edf-feph.org/2021-photo-competition-assistive-technology/).
Un prerequisito imprescindibile per la partecipazione delle persone con disabilità alla Conferenza
Prima dell'estate, in seguito a segnalazioni di problemi di accessibilità riscontrati all'interno della piattaforma digitale multilingue, l'Edf aveva commissionato un'analisi di verifica alla compagnia svedese Funka, specializzata nel settore. Dall'audit è emerso che le persone che utilizzano tecnologie assistive come gli screen reader e coloro che si affidano alla navigazione tramite tastiera a causa di una disabilità motoria non possono utilizzare questa piattaforma digitale.
Lo scorso 13 settembre, pertanto, insieme alla valutazione tecnica, l'Edf ha fatto pervenire al Comitato esecutivo della Conferenza una lettera con le relative raccomandazioni, invitando le istituzioni dell'Ue a risolvere i problemi di accessibilità il prima possibile, in modo che le persone con disabilità possano dare il proprio contributo su base paritaria con gli altri cittadini.
L'accessibilità è infatti un prerequisito imprescindibile affinché le persone con disabilità possano partecipare alla Conferenza e la piattaforma multilingue deve soddisfare gli stessi requisiti di accessibilità di qualsiasi altro sito web del settore pubblico come stabilito dalla Direttiva (Ue) 2016-2102.
Credendo nel ruolo e nel valore della Conferenza sul futuro dell'Europa, anche in questa occasione il Forum Europeo della Disabilità continua a profondere il proprio impegno per far sì che la voce delle persone con disabilità sia ascoltata e tenuta in considerazione. Possiamo certamente affermare, in conclusione, che l'Edf, oltre al consueto attento e concreto contributo alle varie iniziative, ancora una volta dimostra di essere fedele alla propria missione di vigilare sulla reale e piena inclusione delle persone con disabilità, affinché l'Unione Europea garantisca che nessuno resti indietro.



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