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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

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Numero 11 del 2021

Titolo: ATTUALITÀ- Non aspettare, prenditi cura dei tuoi occhi

Autore: Redazionale


Articolo:
La Sezione Italiana dell'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, nata dalla collaborazione tra Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e Società Oftalmologica Italiana, da più di quarant'anni si batte per difendere le buone pratiche di prevenzione oculare e potenziare i servizi di cura e riabilitazione visiva nel nostro Paese, lavorando a stretto contatto con le istituzioni nazionali e internazionali.
La Giornata Mondiale della Vista, celebrata il secondo giovedì di ottobre, rappresenta un momento ideale per ricordare alle istituzioni e alla popolazione che la vista è un bene prezioso da tutelare sempre, un patrimonio inestimabile, di cui prendersi cura in tutte le fasi della vita.
"Posso solo testimoniare quanto sia importante proteggere la propria vista per non dover arrivare a rimpiangerla quando non la si avrà più. Si può fare molto per proteggere la vista e IAPB nella sua accezione internazionale e nella sua articolazione italiana intende contribuire a questa grande missione, con la presenza decisiva e fondamentale di due partner che sono le migliori rappresentazioni per il raggiungimento di questo obiettivo, la Società Oftalmologica Italiana e l'Uici, a cui si aggiunge la più alta autorità pubblica in tema di salute e sanità, il Ministero della Salute, che con noi, sta svolgendo questo cammino lungo e difficile. Quel cammino che deve portare dalla prevenzione alla guarigione". Sono queste le parole con cui Mario Barbuto, presidente dell'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità Iapb Italia onlus e dell'Uici, ha aperto la conferenza stampa dedicata alla Giornata Mondiale della Vista, che si è svolta il 14 ottobre u. s., presso la sala Tempio di Adriano della Camera di Commercio di Roma. Occasione importante per "ricordare ai cittadini e alle istituzioni quanto siano significative e importanti le azioni volte a conservare e tutelare questo dono prezioso che la natura ci hanno voluto riservare e che sta a noi ora saper proteggere" e per mettere insieme i diversi ambiti, quello scientifico, tecnologico, sociale, quello organizzativo e istituzionale, per concorre insieme ad un unico obiettivo: il miglioramento della condizione di vita e la crescita del benessere dei cittadini.
A tal proposito il presidente Mario Barbuto ricorda l'impegno che Iapb ha da sempre sul territorio italiano, organizzando anche quest'anno la campagna di prevenzione itinerante "Vista in Salute", attuata grazie al finanziamento del Parlamento Italiano e al sostegno del Ministero della Salute, legata in particolare alle malattie retiniche, alle maculopatie, glaucoma, che vuole porre la prevenzione vicino ai cittadini e offrire attraverso visite e test gratuiti un primo elemento di prevenzione, senza tuttavia dimenticare che la prevenzione passa anche e soprattutto dalle visite oculistiche, così come raccomandato dalle autorità in materia. Questa iniziativa, come definisce il presidente stesso, "porta un altro sassolino a questa missione di tutelare la vista e cancellare la cecità. Un'utopia, certo! Ma come Max Weber era solito dire, è proprio inseguendo l'utopia che si può migliorare la realtà".
Alla conferenza stampa è intervenuto, con una lettera dedicata, il Ministro della Salute, Roberto Speranza: "La giornata mondiale della vista è l'occasione per porre l'attenzione sull'importanza della prevenzione, la salute degli occhi e del benessere della persona nella sua interezza. Prevenire e curare i problemi oculari è fondamentale per vivere una vita in piena salute. Oggi più che mai è necessario adottare stile di vita sani e aderire ai programmi di screening. Come è noto nei momenti più difficili dell'emergenza, il Covid-19 ha procurato un rallentamento nei controlli e negli interventi oculistici. In questa fase di gestione della pandemia possiamo finalmente recuperare il tempo perduto; con coraggio e lungimiranza possiamo progettare la sanità del futuro. In questo processo di riforma, la digitalizzazione è una delle chiavi per portare il servizio sanitario nazionale più vicino ai cittadini, attraverso la telemedicina e la teleassistenza, strumenti fondamentali anche per la salvaguardia della salute visiva. Puntare sulle nuove tecnologie è essenziale per costruire una sanità pubblica di prossimità, capace di rispondere in maniera semplice e più adeguata ai bisogni di prevenzione e cura di ogni individuo, in ogni parte del paese".
A seguito di questo contributo, anche il sottosegretario alla Sanità Andrea Costa è intervenuto con un video messaggio, in cui, collegandosi allo slogan dedicato alla giornata "Non aspettare, prenditi cura dei tuoi occhi", ha ribadito quanto sia importante diffondere un'opera di sensibilizzazione nei confronti della prevenzione e della diagnosi precoce, nella consapevolezza che, anche per quanto riguarda le malattie oculari, esistono tutta una serie di patologie che se prevenute, se curate in tempo, possono certamente impedire complicate situazioni di disagio. Ha poi aggiunto: "In un momento come questo di post o quasi post pandemia, la prevenzione e la cura diventano più che mai importanti, così come la consapevolezza di quanto sia fondamentale la diagnostica. Siamo difronte ad una grande opportunità, i fondi del Pnrr serviranno per disegnare una sanità migliore, che risponda in maniera più concreta a quelli che sono i bisogni dei nostri cittadini. Il potenziamento della telemedicina può, anche nel settore della vista, dare risposte importanti. C'è bisogno di avviare percorsi condivisi e iniziative come quella di oggi rappresentano una grande opportunità per la politica, per cogliere quelle che sono le proposte, i suggerimenti, gli stimoli, le soluzioni migliori da attuare, attraverso scelte condivise. Questo affinché le istituzioni possano arrivare a dare soluzioni e risposte concrete ai cittadini nella consapevolezza che prendersi cura della salute è un obiettivo primario della politica e di tutti gli attori che operano in questo settore. La condivisione è oggi, più che mai, un fattore fondamentale".
Tra i rappresentanti delle istituzioni politiche, anche l'onorevole Paolo Russo, oculista, parlamentare e presidente dell'intergruppo parlamentare per la tutela della vista, ha voluto presentare quella che è l'aspirazione del gruppo parlamentare, ovvero che l'Italia guidi il mondo nella gara internazionale della prevenzione. Ciò è possibile, secondo l'onorevole Russo, partendo da due pilastri sui quali l'Italia e il sistema sanitario nazionale provano a muovere la loro azione. Il primo pilastro è quello della sensibilità sociale che anima il sentimento degli italiani, che provano con entusiasmo e con forza a sostenere chi è in una condizione di maggiore difficoltà e disagio. L'altro, è quello più propriamente sanitario, la straordinaria eccellenza della scienza e della professionalità degli oculisti del nostro paese. Aggiunge: "In Italia siamo già campioni da questo punto di vista. Se mettessimo insieme questi due aspetti e ne migliorassimo la performance, potremmo probabilmente raggiungere più facilmente quell'obiettivo che noi abbiamo: essere cioè campioni del mondo nella prevenzione. Le malattie oculari, le patologie degenerative, la longevità, sono tutte condizioni che orientano a misurare l'approccio alle politiche sanitarie con un profilo completamente diverso, che deve essere orientato tutto sul fronte della prevenzione, non solo perché ridurre la cecità di una sola unità è un grande successo, ma soprattutto perché i conti del sistema paese non reggerebbero di fronte alla mole di domanda che dovrà necessariamente essere presa in carico. Questa campagna nazionale è utile non tanto a curare, ma è utile a disvelare e ad indicare, anche in chiave di sensibilità politica, come la prevenzione sia una necessità assoluta, obbligata. L'altra aspirazione che noi avremmo è quella di scrivere un manifesto sociale che indichi come una delle priorità la tutela della vista. Il nostro paese deve diventare, grazie alle sensibilità diffuse, alle sensibilità politiche e alle competenze che qui si esprimono, il primo in assoluto per la tutela della vista, nel contrasto ad ogni forma di cecità. Questo sarà possibile se ci sarà una strategia unitaria. Mi permetto anche di sollecitare in questa autorevole occasione i ministeri competenti ad accelerare sul bonus occhiali, approvato in legge di bilancio, che in qualche misura potrà sostenere i meno abbienti nell'avvicinarsi all'acquisto e alla fruibilità di lenti prescritte dai colleghi oculisti".
Linda Legname, vicepresidente dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è quindi intervenuta apportando il suo contributo alla Giornata mondiale della vista partendo proprio dalle parole dell'on. Russo, secondo cui la prevenzione non deve essere uno slogan, e focalizzando l'attenzione sulla legge 284 del 1997, che il prossimo anno compirà 25 anni e che vede ogni anno diminuire i fondi destinati alle iniziative per la prevenzione della cecità e per la realizzazione e la gestione di centri per l'educazione e la riabilitazione visiva. A tal proposito interviene aggiungendo: "Onoriamo questa bellissima legge, con i suoi 25 anni, attingendo dal Pnrr, facendo nuove proposte, rilanciandola in tutti i territori. Dobbiamo arrivare il più possibile ai cittadini, in modo che abbiano la consapevolezza che possono accedere in maniera immediata e precisa, non solo alla diagnosi e alla cura, ma anche ai percorsi di riabilitazione. Perché sono proprio questi che possono davvero aiutare a superare il limite che la disabilità visiva può imporre ai bambini e alle persone con altre difficoltà oltre all'ipovisione e alla cecità. Parlo di quelle persone che a causa di un glaucoma o della retinopatia si trovano a perdere la vista e a riadattare la loro esistenza. Queste persone devono sentirsi confortate non soltanto dall'oculista, non soltanto dall'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti che li accoglie con i propri servizi, ma anche da un modello di riabilitazione educativo, sociale, importante e forte e questo lo dobbiamo avere da nord a sud in maniera uguale. Oggi è davvero un coro unito: da un lato la cittadinanza e l'Unione che scende in campo con tutte le 130 strutture territoriali, in ogni piazza, nelle più grandi città di Italia per fare sensibilizzazione, prevenzione, si offrono gratuite; dall'altro lato si insiste maggiormente sul valore importantissimo della vista. Qui oggi la scienza, la ricerca, una tavola rotonda, che ci aprono a nuove prospettive, a nuovi modelli. Abbiamo parlato di digitalizzazione, fondi di Pnrr, ci richiamano tanto alla telemedicina, a nuovi programmi che non riguardano soltanto la riabilitazione ma anche l'istruzione, il lavoro. Non dobbiamo mai dimenticare, però, che alla base c'è la prevenzione, quell'attenzione alla nostra vista a cui molto spesso, perché siamo così abituati ad utilizzarla nel quotidiano, non ci facciamo quasi caso. Quando un occhio ci pizzica tendiamo a rimandare, invece no, i primi campanelli d'allarme ci devono far recare subito dal nostro oculista di fiducia. Il punto di riferimento sono i nostri oculisti, poi dobbiamo sicuramente guardare con prospettiva, con maturità a quello che le nuove tecnologie, lo sviluppo e il progresso ci offrono, senza mai dimenticare che la forza e la base è la prevenzione e la diagnosi precoce. Durante il periodo di pandemia, gli accessi alle visite oculistiche sono diminuiti drasticamente, perché forse sottovalutiamo, non consideriamo il problema della vista, tendiamo a metterla da parte e la pandemia, con tutti i problemi che ha comportato a livello sociale, economico, fisico, ha ridotto notevolmente l'accesso alle prime visite e ha prolungato l'accesso alla terapia e alla cura. Questo non deve mai più accadere, anche in una situazione di pandemia".
Infine, la conferenza stampa è stata conclusa con l'intervento del dott. Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana. "Il nostro sistema sanitario sta vivendo il momento forse più critico e complicato di tutta la sua storia. Ma noi stessi dobbiamo renderci responsabili di curare la nostra vista, di non essere superficiali, dobbiamo ricordarci che è necessario "fare una manutenzione". L'assemblea mondiale della sanità ha fatto recentemente per la prima volta un'indicazione: 30% di copertura maggiore sulla chirurgia della cataratta, intervento maggiormente eseguito al mondo, e 40% di correzione dei difetti visivi. Queste prima erano indicazioni date ai paesi del terzo mondo, oggi invece è una realtà che anche noi dobbiamo avere presente. Nel 2019, sono stati effettuati 650 mila interventi di chirurgia alla cataratta, di cui 15 mila eventi avversi, secondo report degli anestesisti. Cos'è successo con il Covid-19? Solo 300 mila interventi, il 50% in meno di chirurgia della cataratta effettuati. Sebbene la Soi si sia da subito impegnata per garantire le visite oculistiche negli studi, non siamo in grado di diminuire le liste di attesa, che in alcuni ospedali arrivano fino ai 3 anni. Le cure oftalmologiche, inoltre, sono percepite come elettive e non rientrano nelle prestazioni previste dal Pnrr, con l'aggravante che il 70% degli interventi di cataratta sono effettuate in ambito ambulatoriale e non sono comprese in questi fondi. Ultima cosa, riguardo alla telemedicina, per il Ssn oggi è certificato che abbiamo meno dell'1% delle nuove tecnologie, il restante è fermo al 2001. Per cui accendiamo la luce e soprattutto chiediamo sostegno".

A seguire si sono svolte due tavole rotonde:

1) La telemedicina applicata all'oftalmologia come momento preventivo di diagnosi e follow up delle malattie oculari
Hanno partecipato: Edoardo Midena, Direttore scuola Specializzazione in Oftalmologia Università di Padova; Alessandro Lambiase, Direttore scuola Specializzazione in Oftalmologia Sapienza Roma; Filippo Cruciani, referente scientifico IAPB Italia.
2) La teleoftalmologia nella riabilitazione visiva
Hanno partecipato: Stanislao Rizzo, Direttore scuola Specializzazione in Oftalmologia Università Cattolica "A. Gemelli" Roma; Filippo Amore, Direttore Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva; Elisabetta Capris, Istituto David Chiossone Genova; Daniela Ricci, Responsabile Area Pediatrica Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva.



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