Numero 42 del 2021
Titolo: Assemblea nazionale dei Quadri
Autore: Mario Barbuto
Articolo:
Presenza significativa di politici e istituzioni
Presso l'Hotel Ergife a Roma, in concomitanza con l'evento planetario del G20, si è svolta l'Assemblea Nazionale dei Quadri Dirigenti dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti aperta dal Presidente Mario Barbuto il quale non ha mancato di sottolineare l'emozione di vivere finalmente un momento di grande partecipazione in presenza, dopo due anni di atroce separazione e distanza dovuta alla pandemia.
Significativa la presenza di parlamentari e rappresentanti delle istituzioni, da Matteo Salvini a Giorgia Meloni, Beatrice Lorenzin, Davide Faraone, Andrea De Maria e Paolo Russo tra gli altri. E ancora i ministri Erika Stefani e Patrizio Bianchi; i viceministri Rosario Sasso e Pierpaolo Sileri.
Tutti gli interventi politici e istituzionali hanno sottolineato il ruolo insostituibile delle associazioni di rappresentanza e in particolare dell'Uici, con richiami forti alla situazione della Scuola, del Lavoro, dei Diritti e dell'inclusione sociale. Una attenzione speciale è stata dedicata al disegno di legge delega sulla disabilità appena approvato dal Governo, riconosciuto come una buona base di partenza e accompagnato dall'impegno a migliorarne comunque il contenuto nel corso dell'iter parlamentare, attraverso un dialogo costruttivo e costante con le Associazioni.
Il tema della disabilità è trasversale a tutte le diverse missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che possono e devono accogliere tra i loro progetti misure adeguate, volte a favorire i percorsi di prevenzione, cura, istruzione, formazione, mobilità, digitalizzazione, cittadinanza.
«Non sono qui per raccogliere voti, dato che non ci sono elezioni» dice Matteo Salvini parlando a un'assemblea vivace e attenta, «siamo insieme ai nostri amici ciechi e ipovedenti per offrire solidarietà, sostegno e collaborazione perché essi possano conquistare davvero il diritto a una vita normale come tutti gli altri».
Il ministro Erika Stefani ha richiamato il coraggio di cambiare e di agire, ha ricordato il poco tempo a disposizione e ha sottolineato la totale disponibilità a dialogare con le Associazioni in tutte le sedi nel corso dell'iter della legge e della emanazione dei decreti attuativi della riforma.
Beatrice Lorenzin, già ministro quando furono istituiti i Livelli Essenziali di Assistenza, ha garantito l'impegno dei Democratici a sostenere la giusta causa del mondo della disabilità in questo momento di riforma e di impiego delle risorse del Pnrr.
Giorgia Meloni ha assicurato il sostegno di Fdi per una vera riforma di uguaglianza e civiltà e per vigilare sulla legge delega nel corso del suo iter parlamentare, sempre attraverso l'ascolto delle Associazioni.
Il Presidente Barbuto ha richiamato la necessità di partecipare a tutti i momenti di elaborazione e approvazione della legge delega e soprattutto di garantire all'Uici la presenza all'interno dei progetti del Pnrr a ogni livello nazionale e territoriale. Intanto ha raccomandato fin dalla prossima legge di Bilancio, l'adozione di misure di sostegno efficaci a favorire il processo di inclusione scolastica per oltre quattromila bambini e ragazzi ciechi, ipovedenti e con disabilità complesse e ha annunciato un grande piano di digitalizzazione di tutte le sedi Uici e di oltre cinquantamila soci in tre anni, per assicurare una fruizione più agevole dei servizi pubblici, oltre che maggiori canali di contatto e di comunicazione tra le persone.
Ordine del giorno
Disegno di legge delega in materia di accertamento della disabilità
L'assemblea nazionale dei quadri dirigenti dell'Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti, riunita in presenza a Roma e in modalità a distanza nei giorni 30 e 31 ottobre 2021, accoglie con interesse e soddisfazione la presentazione da parte del Governo del disegno di legge delega in materia di accertamento delle condizioni di disabilità, evidenziando tra l'altro che risultano recepite le indicazioni migliorative e risolte molte delle numerose criticità emerse nelle prime fasi del percorso di elaborazione, poste in luce dalla stessa Unione attraverso il lavoro comune svolto nell'ambito della Fand.
Il testo presentato, infatti, contiene ora una visione ampia e complessiva sui temi della disabilità e sulle condizioni delle persone che la vivono, ponendo le basi concrete per una riforma profonda e significativa che sappia porre al centro innanzitutto la persona, i percorsi terapeutici, abilitativi e riabilitativi, formativi, di istruzione e di inserimento lavorativo, premessa irrinunciabile per un vero cammino di inclusione sociale e di conquista di quella dignità di esseri umani e di cittadini, da sempre perseguita dalla nostra Associazione nei suoi cento anni di storia.
Rimane comunque da risolvere il tema della rappresentanza reale e riconosciuta delle associazioni nazionali e si esprime inoltre la necessità di definire una norma chiara di salvaguardia dei diritti acquisiti e dei benefìci già raggiunti.
Ci attende ora comunque un grande lavoro di confronto e interlocuzione con tutti i soggetti coinvolti, per rendere ulteriormente ricca di contenuti la legge delega, già a partire dal suo iter parlamentare, ma ancor di più, soprattutto, nella fase cruciale della emanazione dei decreti attuativi, prevista entro i venti mesi successivi alla promulgazione della legge. Quello, pertanto, sarà il momento più alto e significativo per dare finalmente al Paese un sistema moderno, equo, solidale ed efficiente per modalità, procedure e organismi di accertamento e presa in carico della persona con disabilità, al fine di pervenire a una vera, stabile e duratura conquista di dignità di cittadini per quanti vivono oggi e sempre questa difficile condizione umana e sociale.
Confidiamo che il Governo e le forze politiche sappiano mantenere aperti e fecondi i canali dell'ascolto e del dialogo, riconoscendo nelle associazioni realmente rappresentative delle persone con disabilità gli interlocutori insostituibili di un processo di rinnovamento generale che veda la disabilità stessa come valore trasversale a ogni tematica di riforma e di impiego delle risorse del Pnrr: mobilità, scuola, educazione, formazione, prevenzione, digitalizzazione fruibile, accessibilità, cultura, sport, cittadinanza attiva.