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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Voce Nostra

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Numero 20 del 2021

Titolo: Attualità

Autore: a cura di Vincenzo Massa


Articolo:
Estero
2 novembre, Ecuador
L'Ecuador ha annunciato che amplierà la riserva marina protetta che circonda le Isole Galapagos. Saranno aggiunti altri 60.000 chilometri quadrati di oceano protetto ai 130.000 già esistenti intorno alle isole, secondo quanto riporta il Guardian. Le Galapagos, famose per il loro ruolo cruciale nell'aiutare Charles Darwin a sviluppare la teoria della selezione naturale - ha sottolineato il Mendoza «stanno affrontando gravi minacce dovute al riscaldamento globale, ai rifiuti di plastica e ad altri squilibri che stanno minando la nostra biodiversità, la nostra sicurezza alimentare e il nostro sviluppo sociale. L'ampliamento, da tempo chiesto e sostenuto dagli ambientalisti, è stato raggiunto attraverso un consenso tra tutti i settori coinvolti: pesca, turismo, conservazione e altri».

3 novembre, Glasgow
Fermare entro il 2030 la deforestazione che da anni sta falcidiando i polmoni verdi della Terra, barriere vitali contro l'effetto di quei cosiddetti gas serra che minacciano di renderla invivibile, contribuendo al surriscaldamento. È il primo obiettivo concreto e ravvicinato planato sul tavolo alla conferenza Onu sul clima Cop26 in corso a Glasgow, a conclusione delle due giornate dedicate al vertice fra capi di Stato e di governo che ne ha introdotto i lavori. E un altro passo avanti lo rappresenta anche il piano sponsorizzato da Usa e Ue - a cui hanno aderito un centinaio di Paesi - per ridurre del 30% le emissioni di metano in dieci anni. Il vertice tuttavia - in attesa di sessioni e negoziati tecnici destinati a protrarsi sino alla prossima settimana - ha prodotto per ora risultati soltanto parziali sulla questione chiave del contenimento delle emissioni nocive che alimentano la minaccia dei cambiamenti climatici; sull'impegno a mantenere l'innalzamento delle temperature del globo entro il tetto di 1,5 gradi in più rispetto all'era pre-industriale; e soprattutto sui tempi per passare dalle parole ai fatti: questioni che continuano a dividere i Paesi, inclusi quelli più grandi e storicamente responsabili dell'inquinamento, lungo linee di faglia ispirate a enormi interessi geopolitici, economici e magari a calcoli di consenso interno.
«Abbiamo fatto molto, ma molto resta ancora da fare», ha sintetizzato in serata il presidente Usa Joe Biden. Sul tema deforestazione, se non altro, la spaccatura per una volta non c'è stata. Come dimostrano le firme in calce alla dichiarazione annunciata ieri dal premier britannico, nei panni di anfitrione della conferenza, sul piano condiviso da 110 nazioni per mettere fine già in questo decennio, non in un futuro incerto, alla sistematica «devastazione» di alberi per milioni di ettari: «cattedrali della natura», come le ha definite Johnson, che permettono il respiro della Terra.
Un progetto legato alla promessa di finanziamenti da 15 miliardi di sterline (quasi 20 miliardi di dollari): 8,7 coperti da fondi pubblici, 5,3 da investimenti privati. Impegni destinati ad andare anche a beneficio di popolazioni indigene e comunità locali che di quelle foreste sono «custodi», ha giurato BoJo, non senza esaltare l'adesione a questo accordo di leader coriacei i cui Paesi coprono l'85% del patrimonio forestale del globo: incluse la sterminata Russia di Vladimir Putin, l'Indonesia, il Congo, la Colombia e, più importante di tutti, il Brasile, il cui presidente attuale, Jair Bolsonaro, si è guadagnato peraltro negli anni del suo mandato l'ostilità della gente india e di molti altri detrattori, avendo accresciuto, non certo attenuato, il disboscamento senza tregua della colossale selva pluviale amazzonica.

Italia
28 ottobre, Roma
Con il comunicato stampa n. 43 del 27 ottobre il Governo informa di avere approvato il decreto legge che attua il Pnrr e un disegno di legge delega per la legge quadro sulla disabilità. Gli obiettivi del Pnrr sono 8 e tra questi c'è quello sulla inclusione e coesione che si riferisce alla disabilità, che ha come obiettivo fondamentale la realizzazione di un progetto individuale di vita del soggetto per renderlo un adulto libero, indipendente e non istituzionalizzato. Con l'approvazione del disegno di legge delega in materia di disabilità si vuole procedere a una revisione della materia a partire dalla definizione della condizione di disabilità per passare poi alla sistemazione e semplificazione dell'intera normativa. Centro della riforma, un nuovo sistema di riconoscimento della condizione di disabilità, nel rispetto delle indicazioni della Convenzione Onu. Il punto da cui partire è la fase di accertamento della disabilità e i processi di valutazione, sui quali si ha intenzione d'intervenire. L'obiettivo è di unificare i criteri, finora diversificati, per accertare i vari tipi d'invalidità, come l'invalidità, la cecità e la sordità civili, la sordocecità, l'handicap, anche ai fini scolastici e la disabilità per il collocamento mirato. Valutazione che si deve rendere multidimensionale al fine di poter pensare a un progetto personalizzato in grado di garantire al disabile una vita indipendente. Per la realizzazione di questo progetto si rende necessario procedere alla collaborazione e al coordinamento di diversi soggetti che si occupano della programmazione di tipo sociale, assistenziale e sanitaria a vari livelli, con il coinvolgimento degli enti del Terzo settore. Progetto individuale che non può prescindere dal budget (da destinare a questa finalità e che può essere rappresentato anche da risorse che vengono erogate direttamente al soggetto disabile, tenuto comunque al rispetto dell'obbligo di rendicontazione) e da figure professionali che devono collaborare e monitorare l'attuazione concreta del progetto da parte del disabile e che devono rappresentare un punto di riferimento anche per i familiari di quest'ultimo. Tutto questo sarà possibile grazie anche all'introduzione di processi di valutazione e di archiviazione dei dati interamente informatizzati. Al processo di valutazione si affianca anche necessariamente un processo di revisione delle invalidità già riconosciute attraverso controlli finalizzati ad accertare l'effettiva permanenza ed esistenza dello stato di invalidità, per fare in modo che le prestazioni già erogate siano adeguate e soprattutto spettino effettivamente ai destinatari. Per la realizzazione dell'inclusione e della accessibilità del disabile a una vita che nel quotidiano lo renda parte integrante della società si vuole procedere a una riqualificazione dei servizi pubblici. Prevista poi l'istituzione della figura del Garante nazionale delle disabilità, che sarà una figura di riferimento per i disabili, i quali potranno segnalare le violazioni dei loro diritti. Compito del Garante comunque sarà anche quello di formulare raccomandazioni e pareri alle PA segnalate nello specifico dal disabile e promuovere campagne di sensibilizzazione e di comunicazione per creare una cultura del rispetto dei diritti dei soggetti colpiti da disabilità.

1 novembre, Roma
Il vertice del G20 a Roma si è concluso ieri con l'adozione di una dichiarazione che riafferma il ruolo cruciale del multilateralismo e della cooperazione internazionale nel superare le sfide globali derivanti dall'epidemia di Covid-19. La G20 Rome Leaders' Declaration, dichiarazione conclusiva del summit, si impegna a rafforzare la risposta comune alla pandemia e ad aprire la strada a una ripresa globale, con particolare attenzione ai più vulnerabili. I leader delle maggiori economie del mondo si sono impegnati a utilizzare tutti gli strumenti disponibili al fine di affrontare le conseguenze della pandemia, sostenere la ripresa e rimanere vigili di fronte alle sfide globali quali l'interruzione della catena di approvvigionamento. Sottolineando il ruolo essenziale dei vaccini nella lotta contro l'epidemia Covid-19, i capi di Stato hanno promesso di portare avanti gli sforzi volti a garantire un accesso tempestivo, equo e universale alle somministrazioni, alle terapie e alle diagnosi sicure, economiche, di qualità ed efficaci, con particolare attenzione ai bisogni dei Paesi a basso e medio reddito. Nella dichiarazione si legge: «prenderemo provvedimenti al fine di aiutare ad accrescere la fornitura di vaccini, di prodotti e di contributi medici essenziali negli Stati in via di sviluppo e rimuoveremo i relativi vincoli di fornitura e di finanziamento». Per quanto riguarda il cambiamento climatico, i leader confermano il proprio impegno nell'obiettivo dell'Accordo di Parigi di mantenere l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2 gradi e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5 gradi al di sopra dei livelli preindustriali. I membri del vertice rappresentano quasi due terzi della popolazione mondiale, oltre l'80% del prodotto interno lordo (Pil) globale e il 75% del commercio intercontinentale. Il summit di due giorni si è tenuto sia online che in presenza sotto la presidenza italiana del G20, mentre sarà l'Indonesia ad assumere la presidenza di turno a partire dal dicembre 2021.

4 novembre, Roma
È legge, finalmente. Appena approvato all'unanimità in sede deliberante in commissione il testo unico su malattie rare. «Un aiuto concreto ai pazienti e alle loro famiglie e un esempio di buona politica. Ora bisogna attuare le normative in tutte le regioni, mettere a sistema l'esistente, aggiornare il piano per le malattie rare ogni tre anni. Il testo è un nuovo inizio, la giustezza di un Servizio Sanitario si misura da come trattiamo le malattie rare». Lo dice la presidente della commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama Annamaria Parente. «Ci sono voluti più di 3 anni e mezzo per arrivare a questa vittoria, ma oggi il Testo Unico Malattie Rare è una Legge dello Stato, la prima che definisce organicamente le malattie rare, i diritti di chi ne è affetto e il quadro organizzativo. Siamo però di fronte ad una legge quadro, con cui sono state poste le fondamenta di un cambiamento, ma c'è molto ancora da fare e noi vigileremo affinché vengano approvati tutti gli atti necessari alla sua attuazione», che sono in particolare 5. Così la direttrice dell'Osservatorio Malattie Rare, Ilaria Ciancaleoni Bartoli, commenta l'approvazione definitiva del Testo Unico Malattie Rare, una norma che vedrà i primi effetti pratici da qui a un anno. Dal momento dell'entrata in vigore della legge, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, decorreranno infatti i termini entro i quali produrre 5 atti necessari alla sua piena attuazione. Entro due mesi deve essere istituito il Comitato Nazionale per le Malattie Rare con decreto del Ministero della Salute. Entro 3 mesi deve essere istituito il Fondo di Solidarietà per le persone affette da malattie rare con decreto del Ministero del Lavoro di concerto con Ministero della Salute e Mef. Vi sono poi due accordi che devono essere presi in sede di conferenza Stato-Regioni entro 3 mesi: uno è relativo all'approvazione del Secondo Piano Nazionale Malattie Rare e riordino della Rete; l'altro è un accordo con cui dovranno essere definite le modalità per assicurare un'adeguata informazione a professionisti sanitari, pazienti e famiglie. Entro 6 mesi, servirà anche un Regolamento del Ministero della Salute, di concerto con il Ministero dell'Università e Ricerca, per stabilire i meccanismi degli incentivi fiscali in favore dei soggetti, pubblici o privati, impegnati nella ricerca e produzione dei farmaci orfani. «In ogni caso entro 6 mesi dalla pubblicazione, e quindi prima della prossima estate, tutti questi atti dovranno essere disposti e solo verso la fine del 2022 potremo cominciare a vedere i reali effetti di questa Legge. I tempi sono questi e bisognerà attenderli, ma non un giorno di più», conclude la direttrice Ciancaleoni Bartoli.

Sport
2 novembre, Torino
Vince la Juventus, pareggia l'Atalanta. La notte di Champions League regala la qualificazione con due turni di anticipo ai bianconeri che hanno battuto stasera lo Zenit San Pietroburgo per 4-2 allo Stadium. Spreca l'Atalanta a Bergamo, in vantaggio per due volte sul Manchester United di Ronaldo. È proprio Cr7 per due volte a riacciuffare i padroni di casa: finisce 2-2 e l'Atalanta scende al terzo posto del girone.

3 novembre, Milano
Prova di personalità dell'Inter a Tiraspol, in Moldavia, in casa dello Sheriff, battuto per 3-1. Ora i nerazzurri sono secondi nel Gruppo D di Champions League dopo quattro giornate, a 7 punti, dietro al Real Madrid. Finisce invece 1-1 a Milano la partita della quarta giornata del girone B di Champions League fra il Milan e il Porto.
a cura di Vincenzo Massa



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