Numero 40 del 2021
Titolo: A bordo del Connecting Europe Express
Autore: Francesca Sbianchi
Articolo:
Un modo originale e proficuo per celebrare l'Anno europeo delle ferrovie
Il Connecting Europe Express è una delle iniziative più significative dell'Anno europeo delle ferrovie 2021, organizzato congiuntamente dalla Commissione europea e dalla Presidenza portoghese del Consiglio dell'Unione europea.
Il progetto coinvolge la Comunità delle compagnie e dei gestori ferroviari europei (Community of European Railway and Infrastructure Companies - Cer), gli operatori ferroviari europei, i gestori dell'infrastruttura e numerosi altri partner a livello locale e dell'Ue. L'itinerario del Connecting Europe Express, partito il 2 settembre da Lisbona, comprende tappe in più di 100 città in 26 paesi e l'arrivo a Parigi il 7 ottobre, nonché eventi volti a riunire la comunità ferroviaria e il grande pubblico per dialogare sui vantaggi dell'utilizzo della ferrovia e su ciò che deve ancora essere fatto per contribuire a realizzarne il potenziale.
È stato un onore partecipare a questa iniziativa molto particolare per promuovere la mobilità sostenibile. Ho sempre amato viaggiare e, se fosse stato possibile, sarebbe stato bello essere a bordo del Connecting Europe Express per il suo intero percorso, attraversando quasi tutta l'Europa. Sono, comunque, davvero entusiasta di aver avuto l'opportunità di rappresentare l'Unione Europea dei Ciechi (European Blind Union - Ebu) il 7 settembre, viaggiando sulla tratta italiana Milano - Genova - Roma.
Sono stata accolta dal Direttore Esecutivo Cer, dott. Alberto Mazzola, con il quale ho viaggiato per tutta la giornata. Abbiamo avuto una franca e aperta conversazione sui punti fondamentali da tenere in conto per migliorare l'accessibilità del trasporto ferroviario, con l'obiettivo di promuovere la libera circolazione delle persone con disabilità visiva. Credo che sia stato questo l'aspetto più importante della mia presenza. In effetti, è essenziale che le Organizzazioni delle persone con disabilità (Opd) comunichino le esigenze specifiche dei propri rappresentati alle parti interessate e collaborino con loro.
Durante il viaggio, il dott. Mazzola ha anche avuto modo di scambiare, in un colloquio telefonico, alcune considerazioni con il Presidente Nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, dott. Mario Barbuto, e con il prof. Rodolfo Cattani, Presidente dell'Unione Europea dei Ciechi.
Se pensiamo al futuro, non possiamo non parlare dei giovani cittadini europei: per loro, il treno è un ottimo modo per conoscere l'Europa, ma non sempre sono disponibili informazioni accessibili che aiutino i giovani con disabilità a pianificare un viaggio in treno accessibile in tutta Europa. Le informazioni sono spesso frammentarie e il livello di accessibilità non è lo stesso in tutti i paesi. In ogni caso, l'informazione è solo una parte del viaggio accessibile. Deve essere garantita l'accessibilità dei treni, delle stazioni e dei relativi servizi.
Nella mia conversazione con il dott. Mazzola, ho avuto modo di menzionare quanto sia importante l'accessibilità dei siti delle ferrovie e delle infrastrutture e l'equità di accesso per un cittadino europeo che viaggia al di fuori del proprio paese, garantendo standard minimi di accessibilità. Abbiamo parlato, tra l'altro, dell'accesso ai treni delle persone con disabilità motoria su sedia a ruote senza necessità di assistenza, quando il materiale rotabile e l'altezza del marciapiede lo consentono, anche tramite l'utilizzo di una rampa. In Italia, anche se tali condizioni in alcuni contesti sarebbero già sussistenti, la modalità di accesso in autonomia non è normata, impedendo così i viaggi indipendenti anche quando sarebbero possibili. Ho inoltre segnalato quanto siano fondamentali le informazioni tempestive sui guasti temporanei, ad esempio degli ascensori, che rendono non accessibili le stazioni che normalmente lo sono.
Mi piace cogliere l'occasione di questo articolo per immaginare un futuro ideale delle ferrovie, dove il sistema ferroviario dell'Ue consenta viaggi ferroviari spontanei e indipendenti per le persone con disabilità. Attualmente ci sono ancora molti ostacoli in tal senso. Sebbene alcuni risultati siano stati ottenuti attraverso il Regolamento Ue 1300-2014 sulle specifiche tecniche per l'interoperabilità relative all'accessibilità del sistema ferroviario dell'Unione per le persone con disabilità e le persone a mobilità ridotta (Sti-Prm), e la Rete Transeuropea dei Trasporti (Ten -T), molto resta ancora da fare. Come affermato nella risoluzione del Parlamento europeo del 20 gennaio 2021 sulla revisione delle linee guida sulla rete Transeuropea dei Trasporti, l'accessibilità dovrebbe essere garantita in tutta l'Ue e nelle sue regioni. Inoltre, viene sottolineata l'importanza di progetti che migliorano l'accessibilità, in particolare per le persone con disabilità e le persone anziane.
Credo che una raccolta di buone pratiche sull'accessibilità, basate sul principio della progettazione universale (Design for All), potrebbe essere un buon incentivo per migliorarne il livello in tutta Europa, tenendo presenti le diverse caratteristiche e bisogni degli di utenti. Può accadere che, nonostante i requisiti di accessibilità siano formalmente soddisfatti, alcune stazioni non siano effettivamente accessibili: mettere in atto un sistema di controllo della qualità potrebbe essere un buon modo per risolvere il problema.
Dovrebbe essere migliorata l'accessibilità delle infrastrutture intorno al trasporto ferroviario: parcheggi e attraversamenti pedonali intorno alla stazione ferroviaria potrebbero essere inaccessibili anche se il servizio ferroviario stesso è accessibile.
Un adeguato finanziamento della Commissione europea sarebbe fondamentale per garantire l'accessibilità dei viaggi in treno. Tutte le parti interessate dovrebbero collaborare per trovare soluzioni appropriate e le Opd dovrebbero essere sempre consultate.
In conclusione, vorrei sottolineare che ho apprezzato molto l'esperienza sul Connecting Europe Express. Mi ha particolarmente colpito conoscere una persona come il dott. Mazzola che ha dato il proprio contributo per apportare grandi cambiamenti alla società. Ed è stato bello toccare con mano che esiste un vero collegamento tra tutte le ferrovie, una rete che attraversa l'Europa e che può aiutare a promuovere la cittadinanza europea. Ho considerato il fatto che ogni vagone del treno fosse stato realizzato in un paese diverso un simbolo di come le eccellenze dei diversi paesi, nonostante o proprio grazie alle differenze, possano essere messe insieme per creare qualcosa di unico, che è molto più della somma delle sue parti.
Questo, però, può avvenire soltanto se nessuno viene lasciato indietro e se si raggiunge e si garantisce la parità di accesso e l'uniformità dei servizi, ovvero lo stesso (alto) livello di qualità del servizio per ognuno, ovunque in Europa.