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Corriere dei Ciechi

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Numero 9 del 2021

Titolo: RUBRICHE- Una finestra sul sociale

Autore: a cura di Giuseppe Manzo


Articolo:
La ripresa economica e il nodo del reddito di cittadinanza
La ripresa, il green pass e la questione lavoro. E non solo. I temi della nuova stagione dopo la pausa estiva hanno ancora l'eterna polemica o eterno "nemico" del reddito di cittadinanza. All'interno della maggioranza che sostiene il governo continua la divisione di chi vuole abolirlo accusando il RdC di creare problemi alle imprese e chi lo difende partendo dai dati alla mano.
Nei primi mesi dell'anno lo scenario internazionale è stato caratterizzato da una decisa ripresa del commercio mondiale e da un progressivo miglioramento della produzione, seppure con tempistica e ritmi eterogenei tra i paesi.
Per l'Italia si prevede una sostenuta crescita del Pil sia nel 2021 (+4,7%) sia nel 2022 (+4,4%, Prospetto 1).
Nel biennio di previsione l'aumento del Pil sarà determinato dalla domanda interna al netto delle scorte (rispettivamente +4,6 e +4,5 punti percentuali) trainata dagli investimenti (+10,9% e +8,7%) e, con un'intensità minore ma significativa, dalla spesa delle famiglie e delle ISP (+3,6% e +4,7%).
"Da una parte la difesa ad ogni costo, dall'altra la demolizione con dichiarazioni che servono soltanto a fare titolo. In mezzo…il nulla. Mentre la povertà non è stata abolita, né è stato trovato lavoro a chi non l'aveva. L'elenco di cose da fare per migliorare il Reddito di cittadinanza è lì fin da quando la misura è stata decisa, ma visto il dibattito politico - questo sì stupefacente - l'unico obiettivo sembra quello di colpire una misura di welfare di cui il paese non può fare a meno". All'agenzia stampa Redattore Sociale così dichiara il presidente dell'Ordine degli Assistenti sociali, Gianmario Gazzi, che rilancia il modello Rei e attacca la polemica politica "alla sola ricerca di visibilità, non di soluzioni”.
"I poveri c'erano e ci sono - prosegue Gazzi - E perché spesso, come sosteniamo da sempre, non è la mancanza di lavoro a determinare la condizione d'indigenza, ma biografie pesantissime e norme punitive come quella che permette la percezione del Reddito di cittadinanza soltanto agli stranieri residenti in Italia da almeno 10 anni".
L'Alleanza contro la Povertà in Italia, fin dal primo momento, ha evidenziato alcuni elementi di criticità nella definizione del Reddito di Cittadinanza, criticità confermate sin dalla sua entrata a regime. Allo stesso modo, fin dal primo momento, l'Alleanza ha ribadito "la necessità indifferibile di avere in Italia una misura di contrasto alla povertà adeguatamente finanziata per rispondere al crescente numero di famiglie in condizione di bisogno. Una necessità resa ancor più indiscutibile dalle conseguenze economiche e sociali provocate dalla pandemia".
"Il Reddito di Cittadinanza va migliorato e chiediamo al Governo di discutere le nostre proposte, già presentate al Ministro Orlando, confermando lo stanziamento di risorse che stanno dando una prima risposta a oltre 1,6 milioni di famiglie. Nel 2021, 5 milioni di persone hanno ricevuto una misura di sostegno al reddito a fronte di una attestata condizione familiare di difficoltà (3,7 milioni il Reddito di Cittadinanza, 1,3 milioni il Reddito di Emergenza)", aggiunge l'Alleanza.
"Questi numeri ci confermano una drammatica certezza: la povertà è una questione troppo seria per essere trattata con tanta insopportabile superficialità come sta avvenendo in queste settimane. L'Alleanza contro la Povertà ha elaborato da tempo puntuali e argomentate proposte di merito per migliorare la misura e dare risposte a milioni di famiglie in condizioni di bisogno", conclude la rete di associazioni.



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