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Corriere dei Ciechi

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Numero 9 del 2021

Titolo: ATTUALITÀ- Paralimpiadi Tokyo 2020

Autore: Redazionale


Articolo:
Una super Italia trionfa alle Paralimpiadi di Tokyo 2020

Quella appena conclusa è stata un'estate di orgoglio per l'Italia dello sport. È questo, d'altronde, l'incantesimo dello sport: la capacità di far immedesimare l'uomo comune nel campione che ha di fronte. E questo incantesimo ha trovato una forza ancora più grande da tutto quanto è accaduto prima di questa estate. La tragedia della pandemia che l'Italia ha vissuto da protagonista ha trasformato le gesta dei campioni italiani in una reazione nazionale che ci ha coinvolto tutti.
E per questo tutti ci siamo immedesimati in quella nazionale di calcio operaia che alza la coppa europea in uno stadio "nemico", o in ogni singolo centimetro di quei 100 metri calpestati da Marcel Jacobs per conquistare l'oro alle Olimpiadi. Per questo non c'è davvero nessuno che non si sia immedesimato nei campioni italiani delle Paralimpiadi di Tokyo, il massimo emblema di chi reagisce.
E forse non è un caso, allora, che il medagliere di quest'anno sia da record: con 69 medaglie complessive - di cui 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi - è la seconda migliore Italia paralimpica dopo Roma 1960.
Protagonista è stato il nuoto che ha conquistato più della metà di quelle 69 medaglie. Sono infatti 39 i podi dell'Italia del nuoto, con i quali si piazza al quinto posto nel medagliere complessivo della disciplina. 11 ori, 16 argenti e 12 bronzi. Sono d'oro i 100 metri farfalla di Carlotta Gilli, quelli rana di Stefano Raimondi, quelli stile libero di Arjola Trimi, di Antonio Fantin e di Francesco Bocciardo. Di quest'ultimo è anche l'oro sui 200 stile libero, mentre bissano Carlotta Gilli sui 200 misti e Arjola Trimi sui 50 dorso, con Simone Barlaam a conquistarlo nei 50 metri stile libero. E a concludere la conquista dell'oro del nuoto italiano è la staffetta 4x100 stile libero che ha portato sul podio Xenia Francesca Palazzo, Vittorio Bianco, Giulia Terzi e Alessia Scortechini.
Ma la gloria azzurra a Tokyo va oltre il nuoto e fa aggiungere al medagliere italiano l'oro nella scherma di Bebe Vio nel fioretto individuale, quello nel ciclismo su strada del mixed team formato da Paolo Cecchetto, Luca Mazzone e Diego Colombari. Ma anche, grandissimo, quello nell'atletica, nei 100 metri di Ambra Sabatini. Il successo in questo caso è triplo poiché il podio è stato completato da altre due azzurre Martina Caironi, che si aggiudica l'argento, e Monica Contrafatto con il bronzo. Insomma la gara regina dell'atletica vede, per la prima volta nella storia delle Paralimpiadi, confermare la valenza e il grande valore delle atlete italiane che hanno offerto grandi prestazioni grandi emozioni e un grande contributo al medagliere azzurro.
Una gloria che prosegue con il numero 7, come gli atleti azzurri che hanno stabilito dei record, in ben 4 discipline differenti. L'Atletica, che con Ambra Sabatini segna in 14.11 il record del mondo, il tiro con l'arco, che con Eleonora Sarti realizza il record di 146 punti, e il tiro a segno, nel quale è doppio protagonista Andrea Liverani, record di carabina da 10m in piedi e a terra. E poi, naturalmente, c'è il nuoto che fa strage di record: quelli di Simone Barlaam, di Fantin Antonio, di Arjola Trimi e di Giulia Terzi. Bravissimi i nostri atleti ma ci sembra giusto segnalare fra questi gli ipovedenti giunti a medaglia:
Nuoto:
Carlotta Gilli: Bronzo 50 m stile libero S13, Argento, 400 metri stile libero S13, Argento 100 metri femminili dorso S13, Oro 200 metri misti Sm13, Oro 100 metri femminili farfalla S13;
Alessia Berra: Argento 100 metri femminili farfalla S13;
Carolina Costa: Bronzo Judo - Donne +70 kg;
Assunta Legnante: Argento Atletica leggera - Lancio del disco F11 e Atletica leggera - Getto del peso F12;
Oney Tapia: Bronzo Atletica leggera - Getto del peso F11 e Atletica leggera - Lancio del disco F11;
Anna Barbaro: Argento Paratriathlon - Gara femminile PTVI1
Un grazie alla seconda atleta azzurra del judo, Matilde Lauria, che con il suo 7° posto ha dimostrato che anche gli atleti sordociechi possono fare sport a grandi livelli e contemporaneamente seguire ed accudire la famiglia.
Ora la sfida, prima del prossimo appuntamento di Parigi, sarà quello di poter offrire a questi atleti la possibilità di poter avere impianti adeguati che li mettano in condizione di potersi allenare quotidianamente senza problemi. La seconda sfida coinvolge tutte le istituzioni che dovranno provare a farsi carico di sostenere e promuovere lo sport consentendo alle persone con disabilità di non essere più esclusi. Un vero e proprio trionfo quello dell'Italia alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 che ci riempie di orgoglio e, nella nostra immedesimazione, ci riempie di una forza fondamentale, la forza di reagire.



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