Numero 14 del 2021
Titolo: Li pieghi ma non li spezzi
Autore: Francesca Marotta
Articolo:
(da «Viversaniebelli» n. 26 del 2021)
Maneggevoli, leggeri e ipertecnologici, gli styler oggi in commercio sono decisamente più semplici da usare rispetto agli strumenti del passato. Nonostante tutto, però, un uso inappropriato può danneggiare irrimediabilmente le lunghezze. In questo servizio abbiamo raccolto tutti i suggerimenti per ottenere la piega dei desideri in tutta sicurezza.
Cure a misura di capelli
Il calore degli styler mette a dura prova l'integrità del fasto.
Se sono fragili
«Questo tipo di capelli ha poca struttura e poco volume, per cui è preferibile usare uno shampoo e una maschera con cheratina per dare sostegno, protezione e volume» spiega Igor Rago.
Se sono crespi
«I crespi e molto crespi-spessi necessitano di molta idratazione, per cui serve un balsamo ricco di sostanze emollienti nel caso si voglia fare uno styling dritto, mentre per realizzare il riccio è preferibile usare una maschera idratante da non risciacquare completamente» prosegue Rago.
Se sono colorati
«Necessitano di shampoo e maschere formulati per esaltare la bellezza del colore, mantenendo nel tempo la brillantezza e l'intensità dei riflessi. Devono avere un ph acido per ottimizzare la coesione delle squame, creando una guaina omogenea e protettiva dall'ossidazione e dalle aggressioni esterne» sottolinea l'esperto.
Se sono mossi
Riccioli e onde necessitano di preparati, tra cui le mousse, che garantiscano districabilità immediata e controllo della forma per ottenere e plasmare ricci elastici e morbidi con effetto anticrespo, che non appesantisca.
L'asciugatura corretta
Dopo aver distribuito il cosmetico protettivo, disciplinante e lucidante, si continua con l'asciugatura.
Con il phon
«Si esegue direzionando il flusso d'aria dall'alto verso il basso, con un'inclinazione di 45 gradi e tenendo le ciocche compatte tra l'indice e il medio. Se il capello è particolarmente difficile e indisciplinato consiglio di usare una spazzola per aumentare la tensione e migliorare l'effetto» specifica Rago.
Con le piastre
Preferire i modelli di qualità studiati per generare un calore che non «bruci» lo stelo. «La temperatura ideale non supera i 185 gradi. Dopo aver distribuito il velo protettivo e averlo fatto asciugare, il tempo di scorrimento e contatto con piastre e canne riscaldanti è fondamentale. Suggerisco, per esempio, di far scorrere la piastra per un minimo di 16 secondi per una lunghezza di 20 centimetri.
Con gli arriccianti
Si comincia con un termoprotettore in mousse ad azione volumizzante, da distribuire sulle lunghezze umide, più un velo di spray che doni consistenza. Anche in questo caso la temperatura non supera i 185 gradi, mentre il contatto della ciocca con l'arricciacapelli è di circa otto secondi.
La pressione dello strumento
«Più si premono le lamelle della piastra maggiore sarà l'assottigliamento delle cuticole e, di conseguenza, la riduzione del volume dei capelli» dice Rago.
Per quanto riguarda le onde occorre fare attenzione. «Per un risultato a lunga durata dei riccioli elastici e flessibili è importante avvolgere le ciocche tenendole in tensione sullo strumento e mai troppo spesse, perché il calore non riuscirebbe a entrare nelle tessiture del capello in modo efficiente, tanto da modificarne la forma» insegna l'esperto.
In caso di fragilità Rizzi avverte che serve cautela. «Non premere troppo le ciocche sulle superfici roventi se lo stelo è per sua natura inconsistente».
La protezione sempre
«Il termoprotettore va usato sia dopo il lavaggio sia a fine styling, spalmando, massaggiando, stropicciando le ciocche tra le dita e pettinandolo. Per un'adesione ottimale fare scorrere indice, medio e pollice, a partire dalla radice» spiega Marco Rizzi, hairstylist di Namu Hair. «Per migliorare la tenuta dello styling applicare più strati dello stesso prodotto» consiglia Igor Rago, direttore artistico di Ghd Italia. «Perciò, per un finish extra liscio, spray anticrespo sulle lunghezze lavate e tamponate, pettinare, fare la seconda applicazione e, infine, asciugare».
Consigli professionali
«Raccomando una buona manutenzione casalinga dei capelli. L'utilizzo di cosmetici a base di cheratina vegetale, elemento strutturale che dona consistenza ed elasticità, e acido ialuronico idratante, per esempio, contribuisce senza dubbio a contrastare i danni del calore» spiega Marco Rizzi.
«Applicare ogni 10 giorni un impacco utilizzando un olio specifico è d'aiuto per ricostruire il film idrolipidico protettivo. Non dimentichiamo che le temperature elevate prosciugano lo stelo e per preservarlo consiglio l'utilizzo quotidiano di creme idratanti e veli protettivi dall'umidità. Si tratta di prodotti che «rimpolpano» e richiudono le cuticole, accentuando la lucentezza della chioma» prosegue Rizzi.
«Attenzione, infine, se la chioma è indomabile: se è soggetta a incresparsi al minimo aumento del tasso di umidità e ha la tendenza ad aggrovigliarsi favorendo la formazione di nodi, l'utilizzo di gel e spray disciplinanti diventa l'unica soluzione per impedire la rottura» conclude l'hairstylist.
Come concludere
Le indicazioni cambiano a seconda dello strumento, una volta ultimati i passaggi.
«Dopo il lavoro con la piastra è consigliabile applicare un cosmetico di finitura per aumentare la lucentezza, e un trattamento specifico per tenere sotto controllo la tendenza a svolazzare e a «sparare» verso l'alto» spiega Rago.
Dopo l'arricciacapelli c'è un'indicazione importante. «Non usare la spazzola subito, perché si perderebbe la forma desiderata. Per ottenere onde morbide e ampie, tipo beach waves, passare un pettine in carbonio che riduce gli effetti elettrostatici» conclude l'esperto.
Francesca Marotta