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Gennariello

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Numero 7-8 del 2021

Titolo: Parliamo di...

Autore: Redazionale


Articolo:
Olimpiadi
Amici, siete sportivi? Sono sicuro che molti di voi praticano uno sport, altri lo seguono in televisione, alla radio o nei campi di gioco. Qualcuno invece non è proprio per niente interessato agli sport.
Ma le Olimpiadi interessano tutti, sportivi e non sportivi. Sono un evento mondiale talmente importante che neanche chi dice «Non mi interessaaaaaaaa», può ignorare.
Siete curiosi? Anche io e... mi sono informato! Ho scoperto delle cose incredibili e adesso so tutto sulle Olimpiadi! Per prima cosa so che sono nate nell'antica Grecia, nella città di Olimpia ed erano dedicate a Zeus. Se avessi la possibilità di viaggiare nel tempo andrei a Olimpia nel 776 a. C. e vedrei solamente una semplice gara di corsa tra atleti di quella città. Infatti i Giochi olimpici iniziarono così. Solo successivamente si aggiunsero altri sport fino ad arrivare a venti discipline, una durata di cinque giorni e il coinvolgimento di tutta la Grecia antica. Pensate: i Giochi assunsero una tale importanza che per l'intera loro durata si sospendevano tutte le guerre dando vita alla cosiddetta «tregua olimpica». Ai giochi potevano partecipare solo gli uomini liberi, greci e ricchi; infatti bisognava dedicare molto tempo agli allenamenti e solo chi era ricco poteva permetterselo.
Quando la Grecia fu sottomessa dai Romani i Giochi persero gradualmente di importanza; inoltre, essendo dedicati a un dio pagano furono ostacolati dalla chiesa cristiana finché vennero aboliti nel 393 d. C. dall'imperatore Teodosio.
Il fascino dei Giochi olimpici suggerì più volte dei tentativi di rinascita in Europa ancor più quando le rovine dell'antica città di Olimpia vennero scoperte dagli archeologi tedeschi alla metà del XIX secolo.
Con la mia macchina del tempo volerei fino al 1894, a Parigi, per ascoltare il barone francese Pierre de Coubertin che, durante un congresso all'Università Sorbonne, propose il rilancio dei Giochi olimpici. Egli aveva infatti compreso che le competizioni sportive, al contrario delle guerre, permettono il pacifico confronto tra esseri umani. E lo ascoltarono! Fu così che furono istituite le Olimpiadi dell'era moderna e fu deciso che si sarebbero svolte ogni quattro anni in una città diversa.
Adesso farei un saltino fino al 1896, ad Atene, per vedere i primi Giochi olimpici dell'era moderna, organizzati dal Cio, Comitato Olimpico Internazionale.
Purtroppo le Olimpiadi moderne non riuscirono ad evitare le guerre, come aveva sperato il Barone De Coubertin. Infatti, in coincidenza con le due Guerre Mondiali, non ebbero luogo ben tre edizioni dei Giochi. Inoltre, per motivi politici, altre edizioni dei Giochi furono boicottate (1) e non videro la partecipazione di alcune nazioni.
I Giochi olimpici sono rappresentati da alcuni simboli, principalmente ispirati agli ideali espressi dal Barone De Coubertin.
Conoscete la bandiera olimpica? Raffigura cinque anelli colorati e intrecciati tra loro su sfondo bianco. Gli anelli sono cinque come i continenti che rappresentano: Oceania, Asia, Africa, Europa e America. L'intreccio degli anelli rappresenta l'universalità dello spirito olimpico.
I colori dei cinque cerchi sono blu, giallo, nero, verde e rosso perché nel 1920, quando furono scelti, insieme al bianco dello sfondo, erano i colori presenti nelle bandiere di tutte le nazioni del mondo.
Anche la Fiamma olimpica è un simbolo importantissimo. Viene accesa ad Olimpia e poi portata con una torcia da una staffetta di atleti detti tedofori, fino alla città che ospita i Giochi. Qui, il giorno della cerimonia di apertura, l'ultimo tedoforo accende il braciere olimpico che brucia per tutta la durata dei giochi e viene spento al loro termine. Nell'antica Grecia il fuoco era considerato un elemento sacro e in occasione dei Giochi olimpici veniva acceso nel tempio di Zeus e di sua moglie, la dea Era.
Il motto olimpico ufficiale è «Citius, Altius, Fortius», un'espressione in latino che significa «più veloce, più alto, più forte». Ma il motto più conosciuto è la famosa frase di De Coubertin «L'importante non è vincere ma partecipare».
Nel 1924 vennero istituiti anche dei Giochi olimpici specifici per gli sport invernali, che si svolgono sfasati di due anni dai Giochi «estivi». Gli atleti disabili si misurano invece in un'apposita competizione, le Paralimpiadi.
Adesso, con la mia macchina del tempo, vorrei andare a Tokyo, per vedere la cerimonia di apertura dei XXXII Giochi olimpici dell'era moderna. Arrivooooooo!
Glossario
1) Boicottare: impedire con ogni mezzo il successo di una persona o di un'iniziativa; nel caso specifico alcuni stati decisero di non partecipare a un'edizione dei Giochi olimpici.

Curiosità olimpiche
Dopo l'affascinante viaggio nella storia delle Olimpiadi voglio regalarvi le tantissime e interessanti curiosità di questa edizione giapponese dei giochi. Partiamo dalle medaglie che gli atleti che vinceranno le Olimpiadi di Tokyo 2020 porteranno al collo. L'oro, l'argento e il bronzo sono i metalli preziosi con cui vengono realizzate le medaglie assegnate al primo, al secondo e al terzo classificato di ogni disciplina olimpica. Ma per Tokyo 2020 pensate un po' cosa hanno fatto i nostri amici giapponesi! Le oltre cinquemila medaglie olimpiche e paralimpiche di Tokyo 2020 sono state realizzate usando quasi ottantamila tonnellate di rifiuti elettronici raccolti in tutto il Paese. Presso diciottomila stazioni di raccolta, gli abitanti di oltre il novanta per cento dei comuni giapponesi hanno conferito tonnellate e tonnellate di rifiuti elettronici, di cui oltre 6 milioni di cellulari, da cui sono stati estratti i metalli preziosi usati per produrre le ambite medaglie. Il processo, che ha coinvolto 78.895 gadget, ha portato all'estrazione di 32 chilogrammi d'oro, 3.500 chilogrammi d'argento e 2.200 chilogrammi di bronzo. Anche la torcia olimpica che ha raggiunto il Giappone dalla Grecia il 20 marzo è fatta con alluminio recuperato dalle strutture che hanno ospitato i sopravvissuti del disastro del Tohoku, il terremoto e lo tsunami che hanno colpito la costa nord-orientale del paese nel 2011 causando sedicimila vittime e il disastro nucleare di Fukushima (1). La lista di cose realizzate con materiali sostenibili non finisce qui: gli atleti delle Olimpiadi di Tokyo 2020 dormiranno su diciottomila letti caratterizzati da una struttura in cartone e materassi realizzati in materiali plastici. Al termine della competizione saranno interamente riciclati. Se però state pensando che una struttura in cartone sia poco resistente, vi sbagliate: in realtà i letti realizzati in questo materiale sono più resistenti di quelli in legno e, nel caso di quelli pensati per Tokyo 2020, possono sopportare fino a 200 chili di peso. Ma l'elemento più interessante di questa soluzione è ovviamente quello legato alla sostenibilità: sia la struttura che il materasso, infatti, sono completamente riciclabili. È proprio vero, carissimi amici, il Giappone è pronto per le Olimpiadi più sostenibili di sempre. Del resto lo slogan di questa Olimpiade recita così: «Be better, together - for the planet and the people» (Sii migliore, insieme, per il pianeta e le persone). Ma le curiosità non finiscono qui! Sapete bene che ogni manifestazione sportiva importante ha i suoi portafortuna... le sue mascotte! Tokyo 2020 ha due mascotte! Miraitowa è la mascotte delle Olimpiadi, mentre Someity è la mascotte delle Paralimpiadi. Se volessimo trovare una somiglianza nel mondo reale sono due creature che somigliano molto alle volpi o ad altri animali simili. Miraitowa è l'unione delle due parole «futuro» (mirai) e «eternità» (towa). Il nome è stato scelto per ispirare un futuro pieno di speranza nel cuore delle persone di tutto il mondo. Il nome Someity, mascotte delle Paralimpiadi, è stato ispirato invece dalla parola «Someiyoshino», un famoso tipo di fiore di ciliegio, e dalle parole «so mighty» che in inglese significano «così potente». La caratteristica di questa mascotte è quella di trasmettere una grande forza mentale e fisica, che rappresenta quella degli atleti paralimpici che sono riusciti a diventare campioni e a distinguersi da molti altri.
La votazione per scegliere le mascotte, pensate un po', è stata fatta da tanti bambini e ragazzi nelle scuole di tutta Tokyo, che hanno scelto queste due mascotte tra le molte che erano in gara.
Glossario
1) Disastro di Fukushima: è un incidente avvenuto nell'omonima centrale nucleare, situata sulla costa presso Naraha nella Prefettura di Fukushima, in Giappone. L'incidente fu una conseguenza del terremoto-maremoto del Tohoku del marzo 2011.



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