Numero 4 del 2021
Titolo: RELAZIONI INTERNAZIONALI- Strategia disabilità UE 2021-2030
Autore: Patrizia Cegna
Articolo:
Le prime valutazioni del Forum Europeo della Disabilità (European Disability Forum - EDF) e dell’Unione Europea dei Ciechi (European Blind Union - EBU) sulla nuova Strategia per i diritti delle persone con disabilità, pubblicata dalla Commissione europea il 3 marzo 2021
In occasione della Giornata europea delle persone con disabilità del 2020, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: "Le persone con disabilità hanno diritto a buone condizioni sul posto di lavoro, a una vita indipendente, a pari opportunità e a partecipare pienamente alla vita della loro comunità. Tutti hanno diritto a una vita senza barriere. Ed è nostro dovere, in quanto comunità, garantire la loro piena partecipazione alla società, su un piano di parità con gli altri."
È con questa citazione che inizia la Comunicazione della Commissione europea "Un'Unione dell'uguaglianza: strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030" [COM(2021) 101 final].
La pubblicazione della nuova Strategia giunge al termine di un processo di ampie consultazioni con le organizzazioni delle persone con disabilità e l'Unione Europea dei Ciechi riconosce con soddisfazione che lo slogan "Niente su di noi senza di noi" ha trovato, in questa occasione, un adeguato riscontro nella realtà. L’EBU ritiene altresì importante il chiaro riferimento ai "diritti" nella Strategia, in quanto espressione dell'apprezzabile intenzione della Commissione di portare a compimento il percorso di attuazione dei diritti definiti nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) e nella Carta dei diritti fondamentali dell'UE.
Il Forum Europeo della Disabilità, da parte sua, apprezza che la Strategia faccia riferimento alle raccomandazioni che il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità ha rivolto all’UE nel 2015. L’EDF, pur notando che la Strategia evidenzia chiaramente le priorità sotto forma di azioni e iniziative faro, rileva peraltro che, mentre alcune azioni sono molto concrete, con un calendario chiaro, altri obiettivi sono più ambiziosi e dovranno essere ulteriormente elaborati sotto forma di un piano d'azione che indichi le date per tutte le azioni, al fine di attuare pienamente la Strategia.
Di ciò che la Commissione afferma e si impegna a mettere in atto, l’EDF apprezza in particolar modo:
- il riconoscimento della terribile situazione affrontata dalle persone con disabilità a causa della pandemia COVID-19 e le azioni previste a sostegno degli Stati membri sulla deistituzionalizzazione delle persone con disabilità e il rafforzamento del coordinamento nelle riforme sanitarie a livello nazionale;
- la proposta di una tessera della disabilità a livello dell'UE nel 2023 per facilitare la libera circolazione delle persone con disabilità;
- l’impegno a elaborare linee guida sulla vita indipendente per gli Stati membri nel 2023;
- l’istituzione di un quadro di riferimento di qualità per i servizi sociali a favore delle persone con disabilità nel 2024;
- l'iniziativa volta a incrementare l'occupabilità delle persone con disabilità all'interno delle istituzioni dell'UE;
- l'impegno a coinvolgere attivamente le organizzazioni delle persone con disabilità nell'attuazione della Strategia.
Il Forum europeo della disabilità apprezza inoltre gli elementi che sono in linea con le proprie proposte, anche se ritiene che tali elementi, debbano essere ulteriormente sviluppati. Pur ritenendo positiva la creazione del centro risorse "AccessibleEU" per una maggiore armonizzazione delle politiche dell’accessibilità e per promuovere l’efficace applicazione della normativa UE, sia l’EDF sia l’EBU ritengono che tale centro abbia inferiori potenzialità rispetto a quelle che avrebbe potuto avere una nuova agenzia dell'UE per il monitoraggio dell’attuazione in tutta l’Unione Europea della legislazione comunitaria sull’accessibilità. Auspicano in ogni caso che si possa lavorare fruttuosamente all'interno della prevista Piattaforma sulla disabilità, che riunirà organismi responsabili a livello nazionale e dell'UE per l’attuazione della Strategia. Particolarmente apprezzato è l'impegno a nominare "coordinatori della disabilità" in tutte le istituzioni e agenzie per garantire un'adeguata integrazione della UNCRPD e il coordinamento interistituzionale.
Il Forum Europeo della Disabilità e l’Unione Europea dei Ciechi confidano che la guida delle buone prassi elettorali per garantire i diritti politici delle persone con disabilità per il 2023 potrà essere utile agli Stati membri, anche se sarà necessario che il Parlamento e il Consiglio la completino, modificando la legislazione elettorale per garantire il diritto di voto a tutte le persone con disabilità.
L’EBU accoglie con favore l'intenzione di occuparsi della discriminazione in alcuni settori chiave, ma si rammarica del silenzio sulla Direttiva trasversale sulla parità di trattamento, bloccata da anni presso il Consiglio dell'UE, e del fatto che, come sottolinea anche l’EDF, non viene purtroppo menzionato alcun piano alternativo per garantire la non discriminazione in tutta l'UE in ogni settore.
Anche il riconoscimento della situazione specifica delle persone con disabilità che subiscono forme molteplici di discriminazione sulla base, ad esempio, di genere, età, orientamento sessuale e origine etnica, dovrebbe essere meglio riflesso e affrontato attraverso azioni mirate.
L’EDF chiede da tempo l'istituzione di una Unità UNCRPD per garantire il coordinamento dell’attuazione della Convenzione a livello dell'UE, ma tale Unità non è ancora prevista. Sebbene la Strategia presti attenzione al mainstreaming (come l'impegno a fare riferimenti sistematici alla UNCRPD in tutti i settori politici pertinenti e nella formazione del personale sui diritti delle persone con disabilità), senza il rafforzamento delle risorse umane e finanziarie all'interno della Commissione e senza l'istituzione di un punto di contatto (focal point) UNCRPD forte e influente, l’EDF ritiene che sia difficile immaginare come si possa raggiungere questo obiettivo.
Sottolineando quanto sia stata determinante la creazione del ruolo di Commissario per l’uguaglianza nel trasformare in realtà questa nuova Strategia, l’EDF esprime il proprio ringraziamento alla Commissaria Helena Dalli per l'approccio rigoroso nella consultazione delle organizzazioni delle persone con disabilità e la misura in cui le loro idee sono state accolte nella versione finale della Strategia.
Il Forum Europeo della Disabilità e l’Unione Europea dei Ciechi, in stretta collaborazione, continuano a impegnarsi per studiare e analizzare approfonditamente la Strategia. Come ha dichiarato il Presidente dell’EDF, Yannis Vardakastanis, "Non saremo limitati dalla Strategia e quando sorgeranno nuove questioni, le solleveremo. Se ci sono lacune e carenze, è nostro dovere evidenziarle e impegnarci in una campagna per azioni più forti a livello dell'UE e nazionale. Sarà molto importante dare forma alle nuove iniziative e strutture in modo che diventino inclusive e di impatto e ciò si potrà ottenere solo attraverso il pieno e significativo coinvolgimento delle persone con disabilità e l'allocazione di risorse umane e finanziarie".
"Il nostro obiettivo", ha concluso Vardakastanis, "non sarà raggiunto fino a quando milioni di europei con disabilità resteranno a casa in attesa del vaccino COVID-19, fino a quando milioni continueranno a vivere segregati negli istituti, fino a quando saremo oppressi dalla povertà e dall'esclusione, fino a quando dovremo affrontare la discriminazione e la negazione dei nostri diritti, fino a quando ogni persona con disabilità non potrà esercitare il proprio diritto di voto, il proprio diritto alla libera circolazione in un'Europa senza barriere, dove potrà vivere dove e con chi vuole, con un sostegno adeguato. Mai prima d'ora il nostro lavoro per costruire un'Europa dell'uguaglianza è stato più urgente".
Iniziative faro nella nuova Strategia per i diritti delle persone con
disabilità 2021-2030
1) Nel 2022 la Commissione varerà un centro europeo di risorse, AccessibleEU, per aumentare la coerenza delle politiche di accessibilità e facilitare l'accesso alle conoscenze pertinenti. Tale quadro di cooperazione riunirà le autorità nazionali responsabili dell'attuazione e dell'applicazione delle norme sull'accessibilità ed esperti e professionisti di tutti i settori che interessano l'accessibilità, allo scopo di condividere le buone pratiche a livello trasversale, di offrire spunti per l'elaborazione di politiche a livello nazionale e dell'UE e di elaborare strumenti e norme volti a facilitare l'attuazione del diritto dell'UE. La Commissione avvierà i preparativi per AccessibleEU nell'ambito della piattaforma sulla disabilità di recente istituzione.
2) La Commissione proporrà di creare entro la fine del 2023 una tessera europea di disabilità che sia riconosciuta in tutti gli Stati membri. Il punto di partenza è costituito dall'esperienza del progetto pilota sulla tessera europea d'invalidità in corso in otto Stati membri e dal contrassegno europeo di parcheggio per le persone con disabilità.
3) Entro il 2023 la Commissione emanerà orientamenti per raccomandare agli Stati membri migliorie per quanto riguarda la vita indipendente e l'inclusione nella comunità, per consentire alle persone con disabilità di vivere in alloggi accessibili e assistiti, all'interno della comunità, o di continuare a vivere nella propria casa (compresi piani per l'assistenza personale).
4) A partire dall'attuale quadro europeo volontario per la qualità dei servizi sociali, entro il 2024 la Commissione presenterà un quadro europeo di qualità per servizi sociali di eccellenza per le persone con disabilità, al fine di migliorare l'erogazione di servizi alle persone con disabilità e aumentare l'attrattiva dei posti di lavoro in questo settore, anche attraverso il miglioramento delle competenze e la riqualificazione dei prestatori di servizi.
5) Nel 2022 la Commissione presenterà un pacchetto per migliorare i risultati sul mercato del lavoro delle persone con disabilità, cercando la cooperazione con la rete europea dei servizi pubblici per l'impiego, con le parti sociali e con le organizzazioni delle persone con disabilità. Il pacchetto sosterrà gli Stati membri nell'attuazione dei pertinenti orientamenti in materia di occupazione attraverso il semestre europeo. Fornirà orientamenti e sosterrà l'apprendimento reciproco sul rafforzamento delle capacità dei servizi per l'occupazione e l'integrazione, promuovendo le prospettive di assunzione attraverso azioni positive e la lotta agli stereotipi, garantendo accomodamenti ragionevoli, assicurando la salute e la sicurezza sul lavoro e programmi di riabilitazione professionale in caso di malattie croniche o incidenti, esplorando posti di lavoro di qualità nel quadro dell'occupazione protetta e percorsi verso un mercato del lavoro aperto.
6) Nel 2021 la Commissione istituirà la piattaforma sulla disabilità, che sostituirà l'attuale gruppo ad alto livello sulla disabilità, coadiuverà l'attuazione della presente strategia e delle strategie nazionali in materia di disabilità e riunirà i punti focali nazionali della Convenzione, le organizzazioni delle persone con disabilità e la Commissione. La piattaforma potrebbe essere utilizzata come forum per scambi sulle valutazioni delle Nazioni Unite relative all'attuazione della Convenzione da parte degli Stati membri. La versione online della piattaforma sulla disabilità conterrà informazioni sulle sue riunioni, attività ed analisi, come pure informazioni per paese, compresa la promozione di buone pratiche accessibili e inclusive.
7) La Commissione adotterà una rinnovata strategia sulle risorse umane comprensiva di azioni volte a promuovere la diversità e l'inclusione delle persone con disabilità e invita l'EPSO a integrare tali sforzi in collaborazione con altre istituzioni dell'UE che si occupano di assunzioni.