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Kaleîdos

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Numero 7 del 2021

Titolo: Considerazioni e riflessioni sul periodico «Kaleidos»

Autore: Autrici Varie


Articolo:
Considerazioni e riflessioni sul periodico «Kaleidos» (di Patrizia Onori)
Leggo da diversi anni la rivista Kaleidos e devo dire che all'interno, ho trovato vari argomenti validi e particolarmente interessanti. Spesso scarico il file dal sito Uici ed ascolto il giornale attraverso la sintesi vocale del pc, però, essendo abbonata alla rivista, ricevo a casa il cd mp3 e seguo anche gli articoli esposti da lettori competenti i quali danno agli elaborati un importante tocco di professionalità e rendono il quindicinale ancora più bello, stimolante ed emozionante.
Nell'ultima uscita della rivista, un articolo ha colto particolarmente la mia attenzione. Il brano si intitola «Donne coraggiose» e riporta la storia di Francesca raccontata dalla madre Bruna, Francesca è una ragazza apparentemente perfetta in quanto brava a scuola, obbediente ma nasconde un forte disagio psicologico, dato che fa parte dei ragazzi cosiddetti hikikomori, dipendenti da un pc.
Francesca dopo varie peripezie attraverso corse in ospedale e cure di professionisti, oggi ha ritrovato se stessa grazie all'intervento di un'associazione.
L'articolo mi ha particolarmente colpito, poiché ho conosciuto donne che hanno perso la vista e credevano di non trovare più una via d'uscita e di non avere mai più una vita normale ma grazie all'Uici, attualmente sono persone affermate e realizzate.
Oggi voglio inviare pubblicamente il mio grazie al quindicinale Kaleidos e voglio inviare un immenso grazie all'Uici per quelle donne che ce la fanno nonostante la disabilità visiva avvenuta in età adulta, che non si arrendono, che fanno della loro vita una fantastica realtà e che ci fanno quotidianamente comprendere che i sogni esistono e che dobbiamo crederci affinché si realizzino.
Grazie.
Patrizia Onori

Considerazioni e riflessioni sul periodico «Kaleidos» (di Francesca Cacioppo)
Kaleidos, bellissima rivista di grande spessore e non solo al femminile e di alto grado culturale pur nella sua semplicità. Attesa con grande ansia e trepidazione! La sua lettura infonde serenità e sicurezza! Questo vuole essere il mio modestissimo contributo al meeting dei lettori di Kaleidos.
Un calorosissimo abbraccio a tutti voi con un immenso grazie dalla vostra affezionatissima amica Francesca Cacioppo da Palermo.

Considerazioni e riflessioni sul periodico «Kaleidos» (di Antonella Iacoponi)
Se dovessi donare un'essenza a Kaleidos, il nostro periodico, lo descriverei come una dolce brezza, che allieta e conforta, ancor più in questo periodo, una brezza che sussurra all'orecchio un mondo di meraviglie, e ci tiene buona compagnia, con mille argomenti, sempre interessanti e sempre nuovi, spesso afferenti all'universo femminile. Si tratta di tematiche legate al mondo dell'attualità, dall'eliminazione della violenza contro le donne, alla denuncia delle discriminazioni sul posto di lavoro, ai vari aspetti dei rapporti familiari, con i coniugi, con i figli, e molto altro, fino alle biografie di grandi donne, del presente e del passato, senza tralasciare temi dai toni più lievi; ricordo, ad esempio, un articolo dedicato all'oro rosa.
Se dovessi donare alla rivista una immagine, la dipingerei come un fiore; accarezzerei la tela con tratti vividi e delicati a un tempo, dai colori soffici, tenui e luminosi, utilizzando un pennello piccolo, leggero.
Ogni petalo del fiore rappresenta uno dei temi trattati dalla rivista: attualità, denuncia sociale, storia, cultura, e molti altri, come ricordato più sopra, un fiore con al centro la donna. Lo stelo su cui esso poggia simboleggia l'efficienza e la competenza con cui i collaboratori danno vita al periodico, la cura con cui selezionano e propongono i vari articoli, altrimenti la rivista non potrebbe esistere.
Grazie alla varietà degli argomenti trattati, Kaleidos offre infiniti spunti per attente e approfondite riflessioni.
Il puntuale arrivo di ogni numero rappresenta una fonte di conforto, di serenità, in un periodo in cui la lettura costituisce una delle poche attività ancora possibili, anzi, un'attività da incoraggiare, proprio per non lasciarci catturare da pensieri tristi, improduttivi, continuando invece, adesso più che mai, a volgere sguardi curiosi, a porci interrogativi riguardo alla realtà, al mondo circostante. A questo scopo, il nostro periodico si è rivelato uno strumento efficacissimo, una presenza chiara, una voce amica.
Per quanto concerne la mia esperienza personale, gli articoli proposti mi hanno da sempre ispirato, e tuttora mi ispirano, riflessioni che sfociano in racconti e poesie.
Insomma, un appuntamento imperdibile, - ogni quindici giorni - una rivista che non può mancare tra le nostre letture, perché fa bene al cuore!
Antonella Iacoponi



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