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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Kaleîdos

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Numero 7 del 2021

Titolo: Due gocce di profumo

Autore: Monica Nolli


Articolo:
Domenica 14 marzo 2021. Vigilia dell'ennesimo lockdown.
Premesso che, per noi persone con disabilità, forse il lockdown non è mai finito, premesso che, la nostra femminilità, la voglia di vestirsi, l'occasione per truccarsi, non le ricordiamo più. Premesso che, andrà tutto bene è diventata ormai una frase svuotata del suo significato letterale, eccomi qui, in questa domenica mattina... Non ho voglia di alzarmi dal letto, sono sola come un cane, o meglio, con un cane... in questa vigilia di zona rossa lombarda, non so cosa mi aspetta, o meglio, lo so... Ma non lo accetto! Vorrei andare in centro, nelle vie dello shopping... Sì, nelle vie dello shopping! Noi donne abbiamo bisogno anche di queste cose... Ma, non si può! Questa pandemia ha reso tutti e tutte un po' più egoisti, senza colpevolizzare nessuno, ognuno vive gli ultimi scampoli di libertà condizionata per se stesso, per se stessa! Ebbene, trovo il coraggio di scendere dal letto, dar da mangiare alla mia compagna pelosa, fare i lavori di routine, e poi che mi invento? Fuori c'è un bel sole, anche se la giornata è un po' ventosa. Già, il vento... Ciò che mi manca, il vento, il mare, la vela... Stranamente, a Milano c'è il vento! E viene da nord ovest.
La mia casa ormai è pulita, non ho nessuna voglia di cucinare. Perciò, che faccio? Apro l'armadio e guardo i miei vestiti. Ma che mi vesto a fare? Per andare dove? Ebbene, provo ad immaginare di essere una donna di mondo, esattamente come Totò. Così mi vesto da pandemia! Tuta, scarpe comode, esco con Belle! Ma prima di uscire, beh, al profumo non voglio rinunciare! Perciò, già con la mascherina indossata, torno indietro e spruzzo dietro le orecchie e sui polsi due gocce di profumo, perché, il profumo, almeno a me, dà sicurezza! Esco, vado al bar che c'è vicino alla fermata del tram, mi prendo un aperitivo, ma non ci si può sedere, bisogna andare fuori per strada.
Col bicchiere di plastica in mano, comincio a fantasticare. Beh, se avessi un uomo accanto a me, se avessi in questo momento un amico-a a brindare con me... Vado avanti e indietro lungo la via, col bicchiere pieno di ghiaccio, fa anche freddino, però! Devo inventarmi la vita! Il liquido finisce, rimane lo strato di cubetti di ghiaccio in fondo al bicchiere, cerco un cestino e lo butto, come una vagabonda, cerco la strada di casa, ma, stranamente, dal mio corpo esce l'effluvio del profumo che mi sono spruzzata prima di uscire. Cammino un po', poi avendo finito la fantasia, lo spritz, e anche la voglia, torno a casa. Ormai, non penso nemmeno più a tutto ciò che vorrei e che non ho.
Rientro in casa, ed anche lì odoro il fluido del profumo che si è sparso nell'aria! Così, inizia il mio lockdown... Con due gocce di profumo e un mix di angoscia e di speranza, speranza di risentire il profumo del mare, del vento nei capelli, di tornare in un negozio a comprarmi un bel vestito per il concerto, un bel paio di scarpe, di sedermi ad un tavolino sorseggiando un caffè o un tè, beh, cose da donne? Sì! Cose da donne, perché non siamo solo questo, ma siamo anche questo, anche noi donne con disabilità visiva, siamo anche questo!
Non siamo solo guerriere capaci di affrontare tutte le difficoltà della vita, siamo donne prima ancora che con disabilità, intelligenti, frivole, eleganti... Vive!
Monica Nolli



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