Numero 6 del 2021
Titolo: Donne tra le righe
Autore: a cura di Rossella Lazzari
Articolo:
Kamala Harris - Una voce per il popolo
Lo scorso 28 gennaio è uscito in Italia, per «La nave di Teseo», «Le nostre verità» di Kamala Harris. Prima di novembre 2020 non conoscevo Kamala Harris, non conoscevo la sua storia, non avevo mai sentito la sua voce. Poi, qualche mese fa, ho ascoltato, come molti, il suo discorso di insediamento e di ringraziamento al popolo americano e, come tanti, mi sono innamorata delle sue parole, del suo carisma, della sua forza. Non sapevo, però, che quello che avevo ascoltato era solo un assaggio di ciò che è, che è stata e che credo sarà Kamala Harris. È stato leggendo questo libro che ho capito che donna è, da dove viene, l'immensità del lavoro che ha fatto finora e le grandi cose che potrà fare nel posto che occupa.
Kamala è nata a Oakland, in California, nel 1964. I suoi genitori erano due attivisti per i diritti civili immigrati negli Stati Uniti per studiare, l'uno dalla Jamaica, l'altra dall'India. «Il mio nome si pronuncia comma-la». Ci ha spiegato nel libro. «Significa «fiore di loto», che è un simbolo importante nella cultura indiana. Il loto cresce sott'acqua, e il suo fiore fuoriesce dalla superficie quando le radici sono ben piantate nel fondale del fiume». Kamala e la sorella crescono in un ambiente molto stimolante: la madre scienziata sarà per loro una figura imprescindibile che trasmetterà loro il suo modo scientifico e altruista di ragionare e pensare; la comunità in cui vivevano era molto variegata ed aperta, la multiculturalità entra presto nelle loro vite e nelle loro menti. Ben presto Kamala capisce che vuole essere quella che le persone cercano per risolvere i loro problemi, quella che può dare il suo contributo concreto a cambiare le cose. Così comincia a lavorare come Pubblico Ministero specializzandosi nei reati di violenza e a sfondo sessuale. Da questo primo contatto diretto con le vittime, i deboli, gli emarginati prende le mosse il suo impegno, sempre crescente, sempre più grande, per sempre più persone. Tutto questo lavoro e molto di più oggi è racchiuso in un libro.
Ma «Le nostre verità» non è solo l'autobiografia fattuale e celebrativa di una vicepresidente degli Stati Uniti, non lo è neanche lontanamente: è un libro in cui, con intelligenza, competenza, coraggio e grande determinazione, si stila una lista ragionata ed oculata di ciò che è stato fatto e soprattutto di ciò che c'è da fare. Kamala Harris ci racconta il suo lavoro per il popolo californiano e poi americano, per la giustizia, l'uguaglianza, l'equità, la libertà delle cose semplici, quelle veramente necessarie. Non è un libro autocelebrativo, questo: è un memorandum valido anche per noi che non siamo americani, ma che viviamo, anche se in percentuali diverse, gli stessi problemi degli Stati Uniti, gli stessi problemi, proporzionati, di tutte le società occidentali. Leggere questo libro è stato, per me, una scarica di energia, un'endovena di entusiasmo: Kamala Harris è una donna che non si arrende, è una a cui piace risolvere i problemi, essere parte della soluzione. Perché non dovremmo esserlo anche noi?
a cura di Rossella Lazzari