Numero 3 del 2021
Titolo: RUBRICHE- Occhio alla ricerca
Autore: a cura di Andrea Cusumano
Articolo:
Un nuovo farmaco per la retinopatia diabetica
La retinopatia diabetica è una patologia che può avere effetti dannosi anche molto gravi sulla visione e di riflesso un impatto anche molto pesante sulla vita quotidiana di chi ne è affetto.
Questa patologia è causata da un difetto metabolico del glucosio che innesca una serie di meccanismi molecolari e cellulari che determinano stress e senescenza cellulare. L'accumulo di cellule senescenti nella rete vascolare della retina determina l'insorgenza di uno stato patologico che altera l'integrità strutturale dei vasi sanguigni, che di conseguenza non riescono più a fornire correttamente ossigeno e nutrienti alla retina e possono dar luogo a fuoriuscite di siero e sangue, causando edema o tessuto cicatriziale, entrambi dannosi per la visione.
Nei pazienti affetti da retinopatia diabetica coesistono vasi capillari ancora sani e vasi patologici; i trattamenti ad oggi disponibili non riescono a discriminare tra i due tipi di vasi e questa mancanza di selettività dà conto dell'incapacità di risolvere in modo definitivo la manifestazione clinica della patologia e dell'esistenza di possibili effetti collaterali (distruzione di cellule sane).
La ricerca ha evidenziato che a livello molecolare i vasi capillari malati si distinguono da quelli sani per il fatto che solo i primi esprimono una proteina denominata BCL-XL, mentre i vasi sani ne sono privi. BCL-XL è una proteina che viene espressa dalle cellule senescenti in stress e permette loro di non andare incontro a un processo biologico noto come apoptosi, ossia la morte cellulare programmata. La resistenza all'apoptosi è utile alla sopravvivenza delle cellule in condizioni di stress, ma allo stesso tempo, se eccessiva, tale resistenza permette un accumulo sovrabbondante di cellule senescenti, il che può innescare l'insorgenza di patologie legate all'invecchiamento.
BCL-XL rappresenta un marcatore molecolare importante per il riconoscimento e l'individuazione delle cellule senescenti presenti nei vasi capillari malati della retina e può fungere da ottimo target per l'eliminazione di queste cellule nocive. Alcuni ricercatori dell'Università di Monréal (Canada) e della Società UNITY Biotechnology hanno pensato di sfruttare l'esistenza e la funzione di BCL-XL per sviluppare un farmaco in grado di eliminare in modo selettivo le sole cellule "malate", preservando invece quelle sane. Partendo da questa idea, gli scienziati hanno creato un nuovo farmaco basato su una molecola capace di inibire selettivamente BCL-XL: tale inibizione induce le cellule senescenti a morire, liberando i vasi dal loro effetto dannoso.
Il nuovo farmaco, denominato UBX1325, viene somministrato all'interno dell'occhio mediante una singola iniezione intravitreale e promuove l'eliminazione delle cellule senescenti inducendo un processo di rigenerazione dei vasi sanguigni. Il nuovo farmaco ha dato risultati molto incoraggianti nella sperimentazione preclinica, dimostrando un miglioramento della retinopatia diabetica sia in modelli animali sia in vitro. Tali risultati, pubblicati recentemente sulla rivista scientifica Cell Metabolism, hanno posto le basi per intraprendere uno studio clinico di fase I, mirato a verificare la sicurezza e l'efficacia del farmaco.
UBX1325 rappresenta un'importante novità nella lotta contro la retinopatia diabetica - e non solo - poiché rappresenta il capostipite di una nuova classe di farmaci che potrebbero rivelarsi preziosi nella lotta contro molte patologie retiniche su base vascolare. I primi risultati dello studio clinico di fase I sono attesi per la prossima estate e ci auguriamo di vedere una conferma dei dati preclinici, a beneficio dei tanti milioni di pazienti diabetici che in tutto il mondo combattono con questa temibile patologia degli occhi.