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Gennariello

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Numero 3 del 2021

Titolo: Personaggi famosi

Autore: Redazionale


Articolo:
Charles Darwin
Conosci il detto «Ha la memoria di un elefante»? Deriva dal fatto che gli elefanti si ricordano un sacco di cose. Chissà se i mammut, loro antenati ormai estinti, avevano la stessa memoria. Non lo sappiamo, perché non esistono più. Ma perché alcune specie di animali si estinguono? È proprio quello che ha cercato di capire Darwin, che elaborò una teoria famosa ancora oggi.
Hai presente quei documentari in cui la leonessa, dopo un lungo inseguimento, cattura la gazzella per poi mangiarsela? Può sembrare una cosa crudele, e magari tante volte, guardando quelle immagini, ti sarà dispiaciuto per la povera gazzella. Secondo Darwin, però, la lotta tra gli animali è necessaria per la sopravvivenza. Riproducendosi, infatti, diventano troppo numerosi, con il rischio che il cibo non basti più per tutti. Tutti gli animali, dunque, lottano per il cibo e per non diventare cibo a loro volta e come se non bastasse, ci si mette di mezzo pure il clima. Per sopravvivere e adattarsi all'ambiente, il singolo animale comincia a cambiare e trasmette queste mutazioni ai suoi discendenti. Ecco perché alcuni si sono dotati di una folta pelliccia per sopportare il freddo, altri di zoccoli antiscivolo per muoversi agilmente su terreni difficili. Gli animali che non riescono ad adattarsi invece si estinguono, proprio come i mammut. E gli uomini? Dove si collocano in questa evoluzione? Secondo Darwin discendono dai mammiferi più evoluti, come le scimmie, rispetto alle quali gli uomini hanno solo un grado superiore di intelligenza e di linguaggio, acquisiti grazie alla selezione naturale.
Charles Darwin (1809-1882) è stato un naturalista e biologo inglese. Da giovane partecipò a una spedizione intorno al mondo, che fu fondamentale per la formulazione della sua teoria sull'origine delle specie.

Albert Einstein
Quante volte avrai detto: «Corro più veloce della luce», per dire che non c'è nessuno più veloce di te. Ma sai quanto è veloce la luce? Einstein ha scoperto che niente ha una velocità maggiore della sua, 300.000 km al secondo! Ma tu non puoi andare a questa velocità, perché la tua natura è diversa da quella della luce: tu sei fatto di materia, cioè del tuo corpo. E la luce allora di cosa è fatta? In tanti hanno provato a dare una risposta. Prima di Einstein si credeva che la luce fosse fatta di corpuscoli, cioè di particelle che vengono sparate come proiettili da una mitragliatrice. Più tardi si scoprì che la luce si diffonde sotto forma di onde, come quelle che si creano quando lanci un sassolino nell'acqua. Ma quale di queste due teorie è vera? È come un insieme di proiettili sparati o come le onde dell'acqua? Per Einstein è tutte e due le cose! Ma che risposta è? Einstein non era solo uno scienziato. Era un filosofo-scienziato, e capì che la luce viaggia in pacchetti di energia e si comporta come una scarica di proiettili quando incontra altre particelle, e come le onde dell'acqua quando si diffonde nello spazio. Quindi le due cose, apparentemente contraddittorie tra loro, possono essere vere entrambe. Einstein scoprì anche che massa ed energia possono trasformarsi l'una nell'altra. Per esempio, nelle reazioni nucleari una piccolissima massa può trasformarsi in un'enorme quantità di energia. Ecco perché una stella può splendere miliardi di anni: le reazioni nucleari che avvengono al suo interno trasformano una piccolissima parte della sua massa in un'immensa quantità di energia.
Albert Einstein (1879-1955) è stato uno tra i più celebri fisici e scienziati della storia. La sua fama è legata soprattutto alla sua teoria della relatività. Nel 1921 ha vinto il premio Nobel per la fisica.

Ippocrate
Il dottore ti ha mai detto che la colazione è importante perché, per partire, il corpo ha bisogno di zuccheri, proprio come la macchina ne ha del carburante? Oppure che se hai la febbre devi riposare, proprio come la macchina quando il motore si surriscalda? Vista così, i dottori sembrano quasi dei meccanici che si occupano di corpi anziché di automobili. Devi sapere che ogni medico prende un impegno solenne: farà di tutto per curare i pazienti ed evitare loro la sofferenza e la morte. Lo giura nel nome di Ippocrate, che fu il primo a cercare le cause dei mali. Ippocrate criticava i curatori che affidavano la guarigione a riti e pozioni magiche, perché sapeva che la vita è una cosa seria, che se non si cura un corpo malato le persone muoiono. In questo campo non c'è posto per l'ignoranza: bisogna studiare, raccogliere esperienze, ascoltare i pazienti e riconoscere i sintomi per fare previsioni. Come il meccanico si accorge da un rumore che servono pastiglie nuove per i freni, così il medico legge i segnali del corpo per individuare le cause della malattia e trovarne la cura adatta. Oltre che medico, Ippocrate era anche filosofo: la medicina, infatti, prende in considerazione tutti gli aspetti del cosmo (aria, acqua, cibo, ambiente) per stabilire la natura delle malattie e i rispettivi rimedi. La sua si può chiamare medicina cosmologica. Il dottore si occupa della tua malattia, ma prima ancora, e soprattutto, si preoccupa della tua salute.
Ippocrate (460 a. C. circa-370 a. C. circa) è il padre della medicina. Si accorse che la malattia dipende da cause non divine ma naturali, che vanno individuate per poter guarire. Fu anche il primo a dare importanza ai fattori ambientali e alimentari.




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