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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Voce Nostra

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Numero 4 del 2021

Titolo: Possiamo cambiare

Autore: Antonio Russo


Articolo:
Credo che parlare di cambiamento dopo l'esperienza della pandemia sia un fatto culturale di ampio respiro; vorrei ricordare un concetto espresso in questi giorni dal presidente della Repubblica Mattarella: la società dopo questa pandemia devastante a livello mondiale va rimodellata, vanno acquisiti nuovi percorsi culturali che tengano conto delle effettive esigenze delle persone in quanto tali.
Bisognerebbe discutere di questioni che per lungo tempo hanno limitato le capacità di vita di tanti disabili che con altre persone non hanno trovato risposte serie per affrontare e magari risolvere i loro problemi quotidiani. Sarebbe necessario non cadere nei soliti stereotipi che vedono noi sordociechi eternamente soli; oggi le nuove tecnologie ci permettono di essere sempre in contatto con tutti e di partecipare alla vita sociale, abbiamo una nostra identità e con forza e coraggio dobbiamo difendere tutti i diritti acquisiti.
Io non mi sento solo, non lo sono mai stato, anche se la mia condizione di sordocecità mi potrebbe portare ad una disastrosa apatia; mi piace leggere, scrivere, informarmi, conoscere quello che ci aspetta oggi e quello che troveremo domani, mi piace capire il passato, mi piace visitare i musei in compagnia dei molti volontari ai quali ho insegnato a rapportarsi con me in Malossi, mi piace disegnare per creare dal niente un qualcosa che testimoni agli altri la mia presenza, forse leggermente invasiva, ma con la consapevolezza di dire agli altri che ci sono. Mi sono ricordato della musica che mi è rimasta impressa nella memoria per anni e l'ho coltivata suonando il pianoforte.
Bisogna amarsi, farsi coraggio e affermarsi per quello che si è, cioè persone vive, non soggetti passivi che vengono spesso manipolati da presunti professionisti che si sostituiscono al nostro volere. Fare scelte culturali vere, lottare per abbattere tutte quelle barriere che non ci permettono di comunicare con gli altri, eliminare tutte quelle forme di discriminazioni che rischiano di farci rimanere isolati dal resto del mondo.
Anche stare a tavola può diventare un momento di immensa gioia come ci spiega il famoso scrittore cuoco Pellegrino Artusi.
Spero vivamente che questi miei pensieri possano essere di stimolo per coloro che si sentono abbattuti soprattutto in questo periodo difficile che stiamo attraversando.
Antonio Russo



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