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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Kaleîdos

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Numero 4 del 2021

Titolo: Una luce in fondo al tunnel

Autore: Erica Monteneri


Articolo:
Da recenti indagini presso varie associazioni di disabili emerge che quest'ultimi sono vittime di varie forme di violenza. Si tratta di un fenomeno sottaciuto di cui solo alcuni esempi eclatanti affiorano come punte di un vasto iceberg sommerso. Come mai i disabili non chiedono aiuto di fronte a episodi di violenza domestica, violenza psicologica, violenza economica, stalking che lentamente logorano ed annullano la loro personalità? Occorre dire che non sempre le persone disabili si rendono conto del confine che vi e tra la cura alla e l'abuso di essa, troppo spesso sono convinti che un atteggiamento troppo autoritario sia una manifestazione di affetto o di amore e la violenza come una rete insidiosa li avvolge a poco a poco fino ad annientarli. L'Uici Lombardia unitamente ad altre associazioni della Fand Lombardia, il Forum della solidarietà della Lombardia, il centro anti violenza Svs Dad Onlus e Svsed centro antiviolenza della fondazione Irccs Cà Granda ospedale Maggiore Policlinico, sta attuando un progetto volto ad aiutare i disabili vittime di violenza sia attraverso una capillare indagine sugli episodi di violenza tramite un questionario indirizzato ai centri antiviolenza, case rifugio, assistente sociali, forze dell'ordine per acquisire dati precisi circa il numero delle vittime, le varie tipologie di violenza, chi siano i maltrattanti e se gli operatori abbiano avuto difficoltà di comunicazione in relazione alla disabilità. Il secondo obiettivo che il progetto si propone e quello di informare le vittime di violenza circa i loro diritti inalienabili attraverso dei video pubblicitari per favorire la richiesta di aiuto indirizzata ad appositi sportelli presso le associazioni di disabili. Il progetto prevede due video uno rivolto agli studenti contro gli episodi di bullismo nei confronti dei disabili, base di più ampie discussioni tra gli studenti per favorire l'integrazione e lo spirito di solidarietà. Un secondo video è rivolto contro la violenza di genere il suo messaggio fondamentale e l'invito alle donne a chiedere aiuto per uscire dalla casa degli orrori. Il terzo obbiettivo del progetto e la formazione di operatori in grado di accogliere le richieste di aiuto delle vittime di informarle circa i loro diritti e di accompagnare al centro antiviolenza dove potranno usufruire di servizi garantiti sia di sostegno psicologico sia di assistenza legale. Ci siamo infatti resi conto che se un disabile e vittima di violenza e non può di persona per la sua disabilità recarsi presso un posto di polizia per la denuncia o un centro anti violenza è abbandonato a se stesso perché nessuno e sottolineo con tristezza nessuno si recherà a casa sua per farlo evadere. Il nostro progetto vuole colmare questo vuoto tra le vittime e i servizi sociali, in modo da condurre con sicurezza ai più opportuni presidi di difesa, facendo così finalmente vedere alle vittime una luce di speranza in fondo al tunnel. Con la creazione di questi operatori specializzati nella relazione di aiuto che riescano a tessere una rete di contatti con i centri antiviolenza e le forze dell'ordine e che riescano ad affiancare le vittime nel loro percorso di riappropriazione della libertà, le nostre associazioni potranno diffondere un messaggio che induca le vittime di violenza a chiedere aiuto sicure di essere comprese e sorrette.
Erica Monteneri



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