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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

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Numero 2 del 2021

Titolo: RUBRICHE- Una finestra sul sociale

Autore: a cura di Fabio Piccolino e Giuseppe Manzo


Articolo:
Scrivere per la radio: l'esperienza del Giornale Radio Sociale
Scrivere per la radio è un esercizio che l'esperienza del Giornale Radio Sociale, che quest'anno arriva al traguardo dei primi dieci anni di attività, ci ha consentito di sperimentare in molteplici forme. Il giornalismo radiofonico prevede regole da rispettare che non sempre seguono il percorso degli altri mezzi di informazione, e con le quali dobbiamo fare i conti ogni giorno.
Uno degli elementi di maggiore complessità è rappresentato dalla capacità di sintesi: l'edizione quotidiana del nostro notiziario dura circa tre minuti all'interno dei quali dobbiamo essere in grado di inserire sei notizie diverse, compresi servizi e interviste. Uno spazio molto ristretto all'interno del quale però devono necessariamente rientrare tutte le informazioni necessarie. Occorre essere rigorosi e cercare di rispettare un numero di battute prestabilito, ma al tempo stesso avere la capacità di non tralasciare aspetti fondamentali per la comprensione della notizia.
Sono compromessi necessari che determinano il ritmo del notiziario: non bisogna mai dimenticare che per sua natura l'ascolto radiofonico può essere distratto con facilità e che quindi la soglia di attenzione dell'ascoltatore non si mantiene sempre sullo stesso livello. Per questa ragione occorre essere sintetici, chiari e diretti: è opportuno evitare periodi troppo complessi, parole non immediatamente comprensibili, stilare elenchi, inserire all'interno della notizia troppi numeri.
Allo stesso modo, l'alternarsi di voci diverse facilita l'ascolto e lo rende più focalizzato.
Per gli stessi motivi, l'utilizzo della voce diventa fondamentale. "La radio è rumore", come ripete spesso il nostro direttore: significa che quando si ascolta un notiziario radiofonico, è l'udito il senso a cui fare riferimento. Per questo la voce di chi conduce deve guidare l'ascoltatore, rendendo la notizia non solo chiara ma anche interessante. La scansione delle parole, il tono, il ritmo, diventano gli strumenti nelle mani dello speaker. Allo stesso modo, è importante anche il rumore, a cui facevamo riferimento prima. Essere presenti nei luoghi dove i fatti accadono e per questo poterlo percepire attraverso la voce, il sottofondo, il contesto, arricchiscono la narrazione e la rendono unica.
Sono tutti elementi che funzionano attraverso il lavoro di squadra: una redazione coesa che rispetta regole condivise e che contribuisce all'impegno quotidiano portando il proprio contributo e discutendo insieme scelte e percorsi da intraprendere. Una forza che ci ha permesso di costruire il nostro percorso insieme e che ci ha reso più solidi, ma che ha fatto crescere professionalmente e umanamente ognuno di noi.
Questo percorso, però, non si è fermato solo al notiziario. Produciamo approfondimenti, rubriche e interviste nel formato podcast che poi finisce su circuiti Fm o altre web radio che seguono costantemente il nostro lavoro. Siamo consapevoli di aver raggiunto un primo livello di maturità ma anche di dover maturare e migliorare seguendo gli sviluppi della comunicazione e anche le sue distorsioni. Proveremo sempre a mantenere intatto il nostro obiettivo: fare informazione dal punto di vista del non profit, dei più fragili e dei costruttori di bene comune.



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