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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere Braille

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Numero 6 del 2021

Titolo: L'importanza del benessere psicologico

Autore: Nadia Massimiano


Articolo:
Il 2020 ha segnato un momento di svolta epocale a livello mondiale, tutto è mutato, il nostro modo di vivere le relazioni, di lavorare, di compiere le azioni quotidiane e, soprattutto, di occuparci della nostra salute. L'arrivo del nuovo anno, con l'inizio della somministrazione del vaccino, ci sta permettendo di intravedere nuovamente un ritorno alla normalità, ma si potrà davvero tornare indietro?
In realtà, anche quando la pandemia sarà rientrata e la salute dei cittadini sarà nuovamente sotto controllo, sarà impossibile pensare di ritornare indietro, proprio perché molto è cambiato, non solo dal punto di vista tangibile, ma soprattutto a livello profondo. Ecco che si parla di ripresa, di ripresa economica, di ritorno ad uno stato di salute generale, di riapertura delle attività che hanno vissuto la più drammatica interruzione, ma non meno importante è la ripresa della salute psicologica. I cittadini che hanno vissuto l'angoscia per la malattia, per il lutto, per la distanza dalle persone care, per la perdita del lavoro, per l'interruzione delle attività che scandivano la routine quotidiana, risentiranno ancora a lungo, e non sappiamo per quanto, degli effetti della pandemia a livello psicologico. Gli Psicologi che durante l'ultimo anno hanno prestato servizio, anche a livello volontario, su tutto il territorio nazionale hanno registrato un incremento della manifestazione dei disturbi psichici a tutti i livelli: i disturbi d'ansia, i disturbi dell'umore e non solo. Anche questa è una situazione drammatica che richiede una presa in carico a lungo termine.
Il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi è intervenuto ribadendo l'importanza che si intervenisse, non solo sulla garanzia della tutela della salute fisica dei cittadini, ma anche e soprattutto sulla salute psicologica, divulgando una lettera dalla quale poi sarebbe emerso lo slogan «La salute psicologica è un diritto».
«L'area della salute e del benessere psicologico» recita la lettera «per le sue specificità clinico-organizzative, deve operare in un organico coordinamento fra il polo ospedaliero e la rete territoriale, attuando modelli di intervento a rete per la gestione delle situazioni ordinarie e di emergenza, consentendo un approccio integrato alla persona. In questa fase storica senza precedenti si è mostrata in modo ineluttabile l'esigenza di un coordinamento più efficace tra Ospedali e Territorio: è necessario allora recuperarlo attraverso la previsione, il potenziamento e la valorizzazione delle Unità di Psicologia che si interfacciano con i bisogni assistenziali e il territorio attraverso le varie figure come lo Psicologo di cure primarie, di continuità assistenziale, per assicurare interventi di prossimità e di comunità... Senza questi provvedimenti urgenti non ci sarà risposta neanche per le necessità più urgenti e le situazioni più vulnerabili, come i sopravvissuti al Covid, i parenti dei deceduti, gli operatori sanitari, ma anche i minori in situazioni di disagio, le donne vittime di violenza, le persone con disabilità, a rischio per disturbi psichici e suicidio».
Questo che cosa significa? Quando ciascuno di noi con le proprie vulnerabilità, si trova ad affrontare un periodo critico o di difficoltà, è naturalmente più esposto allo sviluppo o all'insorgenza di un disturbo e, più in generale, a mostrare un qualche tipo di disagio. La Psicologia si occupa, non solo, come spesso si crede, della cura della malattia mentale, ma in generale del sostegno alla persona del recupero di una situazione di benessere, cioè del mantenimento di quello stato di salute che tanto adesso ci sta sembrando necessario, ma che dovrebbe essere sempre di primaria importanza.
Anche l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, già in tempi non sospetti, ha compreso e difeso la necessità di promuovere il benessere psicologico per la propria comunità e tanto, infatti, è stato fatto anche durante questo periodo, a sostegno dei soci che si sono ritrovati a sperimentare, in maniera ancora più drammatica, la solitudine e le difficoltà legate alla propria condizione, dal cambiamento legato alle abitudini relative all'apprendimento scolastico, all'impossibilità di usufruire dei tanti indispensabili servizi in presenza. Le attività messe in atto dagli Psicologi del Progetto «Stessa strada per crescere insieme» sono riuscite a coprire tutte le richieste effettuate sull'intero territorio nazionale.
In questo senso capiamo ancora meglio quello che intende il Cnop, la salute mentale, intesa come l'azione di preservare il benessere psicologico deve diventare una priorità oggi più che mai.
Ognuno di noi ha diritto a stare bene dunque, che non vuol dire solo il diritto di non essere malati o di possedere tutti gli strumenti per contrastare la patologia, ma che ciascuno deve poter godere della possibilità di affrontare le proprie difficoltà quotidiane nelle condizioni di serenità migliori possibili. Non auspichiamo, pertanto, di tornare indietro a come eravamo, ma proponiamoci di gettare le basi per un reale cambiamento, in questo trova spazio la necessità di un costante supporto psicologico quale diritto imprescindibile per la nostra comunità ancora più di prima.



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