Numero 2 del 2021
Titolo: Sì, puoi comprarli anche in inverno
Autore: Manuela Soressi
Articolo:
(da «Donna moderna» n. 2 del 2021)
Ribes, more, mirtilli e lamponi ormai si trovano tutto l'anno e assicurano vitamine, fibre, potassio. Per non fermarsi alle solite macedonie li si assaggia con arrosti e formaggi come fanno nella cucina nordica
I frutti di bosco sono uno dei sapori tipici dell'estate: come è possibile trovarli freschi al supermercato anche in pieno inverno? «Ormai in Italia produciamo frutti rossi per dieci mesi l'anno» spiega Thomas Drahorad, esperto e curatore del blog specializzato italianberry.it. «La loro maggiore disponibilità dipende dal fatto che le varietà oggi esistono più a lungo e che le nuove pratiche agricole, come il trapianto tardivo delle piantine, permettono di prolungare la stagione». Quindi è solo in questo periodo che si ricorre ai frutti di bosco d'importazione, in arrivo da Perù, Cile e Argentina, perché il ribes italiano è agli sgoccioli e i lamponi siciliani non sono ancora pronti. Potendoli comprare tutto l'anno, anche noi italiani ci siamo appassionati ai frutti rossi: negli ultimi cinque anni le vendite sono salite del 30%, anche se altri popoli come gli inglesi ne consumano dieci volte di più. «In Italia abbiamo tanta ottima frutta fresca in ogni stagione e quindi i berries hanno molti rivali, che sono anche meno costosi» aggiunge Drahorad. Mirtilli & co, scontano poi il fatto che le loro proprietà nutrizionali sono ancora poco note. Eppure ci sarebbero tante buone ragioni per mangiarne di più.
Migliorano la circolazione
«Sapevamo già degli effetti antiossidanti dei flavonoidi, in particolare le antocianine, a cui si deve il bel colore di ribes lamponi e mirtilli» spiega la nutrizionista Franca Marangoni. «Ma gli studi più recenti hanno rivelato altre proprietà. Si è scoperto che possono migliorare la funzionalità vascolare contrastando l'ipertensione e favorire i processi alla base della memoria».
Il consiglio
L'efficacia dei frutti rossi è maggiore se si consumano interi, anziché sotto forma di succhi, e se lo si fa in modo regolare. La quantità ideale, per avere effetti positivi sulla circolazione e sulla pressione arteriosa, è di 100 g di frutti di bosco, due volte al giorno.
Si coltivano anche montagna
Se in Italia i consumi di frutti rossi crescono lentamente, la produzione invece è in aumento, in particolare in Piemonte che, in 15 anni, ha quadruplicato i terreni dedicati ai mirtilli. Oltre a essere molto richiesti all'estero, i mirtilli sono facili da coltivare e si accontentano di poco spazio, per cui sono adatti anche a zone difficili. «La nostra cooperativa è nata 40 anni fa in Trentino e oggi, coi nostri 850 soci, siamo presenti anche in Calabria e Sicilia» spiega Matteo Bortolini, direttore generale di Sant'Orsola, il maggior produttore italiano di frutti rossi. «Questo ci permette di far arrivare prodotti freschi nei negozi entro 2-3 giorni dalla raccolta». E il consumatore può sfruttare al massimo il loro contenuto di vitamine e sali minerali.
Il consiglio
Punta sul ribes rosso se vuoi assicurarti una buona quota di potassio e di vitamina C: ne contiene quattro volte più di arance e limoni.
Il lampone, invece, fornisce acido folico ed è il più ricco di fibre (ne apporta il doppio rispetto alle pere): in una porzione da 150 g c'è il 44% delle fibre necessarie ogni giorno all'organismo.
Gli abbinamenti giusti
È la cucina nordica a valorizzare di più i piccoli frutti, usandoli non solo in dolci e gelati ma anche in tante ricette salate. Gli abbinamenti più comuni sono con arrosti di selvaggina e formaggi (ideali quelli aciduli, come quelli di capra), il pesce (ad esempio sgombro e ribes), la carne bianca (petto d'anatra e more).
Il consiglio
Deliziosi a colazione o affogati nello skyr, i frutti di bosco diventano anche uno snack sano e goloso, da preparare a partire da un estratto (o un centrifugato) a base di 100 g di lamponi, 100 g di fragole e 8 pomodorini. Trasferiscilo negli stampini per ghiaccioli, insieme a qualche fava di cacao spezzettata, e lascialo in freezer per 24 ore.
Manuela Soressi