Numero 24 del 2020

Titolo: Innovazione- La svolta green degli occhiali: materiali naturali e biodegradabili per un pianeta pulito

Autore: Lorenzo Nicolao

Articolo:
(da «Corriere.it» del 24 novembre 2020)
Innovazione, fondi di caffè e bioplastica. Il settore che coinvolge tanto lo sport, quanto la moda e il lusso, si reinventa per combattere la crisi e salvare l'ambiente
Nuova tendenza
Sono ormai mesi che il mondo delle aziende è caratterizzato sempre più da un'onda verde che sta provando a rendere processi di produzione, merci e prodotti più sostenibili e amici dell'ambiente. Neanche il mercato internazionale dell'occhialeria, tanto artigianale quanto quella di lusso, fa eccezione, con tante idee che stanno influenzando e riconvertendo il settore in una forma ecologica e solidale. Nell'estate 2020 questo impatto è stato particolarmente significativo sugli occhiali da sole, che si sono presentati in forma vintage e realizzati con materiali e processi naturali.
Moda sostenibile
Quello degli occhiali è un mercato che ha riscosso fra i consumatori sempre tantissimo fascino e, nonostante la crisi dovuta alla pandemia di Covid-19, non si sono arrestate le idee, soprattutto green, che da qualche tempo a questa parte stanno caratterizzando fortemente il mercato, per guardare così il futuro da un'altra prospettiva. In generale la moda amica dell'ambiente è una tendenza che piace anche a molti personaggi noti, che indubbiamente hanno esercitato poi un'influenza significativa sul pubblico. Le aziende hanno così seguito il trend incoraggiato da figure celebri come David Gandy, Meghan Markle, Cara Delevingne, Noel e Liam Gallagher.
La scommessa
Già nel 2018 Kering Eyewear aveva siglato un accordo con l'azienda bolognese Bio-on per lo sviluppo di materiali legati alle ultime realizzazioni di materiali in bioplastica. Un tipo innovativo naturale e biodegradabile al 100%. L'intento era proprio quello di dare vita a dei modelli di occhiali che integrassero un nuovo processo di produzione, sempre più green e capace di sfruttare questo tipo di innovazione rispettosa dell'ambiente. Questi materiali di avanguardia si rivelano particolarmente utili ed efficaci anche in linee di occhiali particolari, come possono essere quelle utilizzate nel settore lusso, in quello sportivo e del lifestyle. Tutto questo nella logica che, anche nel mondo dell'occhialeria l'attenzione all'ambiente non sia più solo un'opzione, ma un must.
Fondi di caffè
Addirittura una bioplastica ricavata dai fondi di caffè è prerogativa del business della start up ucraina con sede nella capitale Kiev Ochis Coffee. Oltre a profumare simpaticamente di caffè, il fusto di questi occhiali ecosostenibili è realizzato con un materiale completamente naturale, formato anche da farina di semi di lino. Il proposito della giovane azienda è proprio quello di creare un prodotto totalmente privo di materiali derivati dal petrolio. I realizzatori hanno poi provato e dimostrato che questo modello di occhiali si degrada completamente nel suolo o nell'acqua nel giro di 10 anni, trasformandosi anche in un fertilizzante naturale.
Artigianato e personalizzazione
A Milano è invece appena sbarcata Radius, una start up di occhiali artigianali che unisce design, tecnologia e sostenibilità, puntando sulle qualità ibride dei prodotti contemporanei che vanno per la maggiore. Nata nel 2019 dall'idea di quattro imprenditori, i modelli si avvalgono anche di costi contenuti e di una linea made in Italy, per quanto il loro punto di forza sia la sostenibilità e la possibilità di ampi margini di personalizzazione per ogni tipo di cliente. Questi occhiali sono infatti realizzati con un innovativo acetato di cellulosa 100% biodegradabile e confezionato in una custodia di sughero. Non manca poi una componente di innovazione molto utile alle esigenze dei consumatori moderni, con l'introduzione di lenti dal trattamento antiriflesso sviluppato apposta per proteggere l'occhio dalla luce blu emessa dagli schermi digitali. Idee innovative che danno sicuramente un incoraggiamento ai ricavi durante un periodo economicamente difficile.