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Gennariello

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Numero 11-12 del 2020

Titolo: Gioca con Giò il coniglietto

Autore: Redazionale


Articolo:
Ciao a tutti carissimissimi amici, sono felice di giocare con voi in questa meravigliosa atmosfera del Natale. Anche questo mese ho preparato per voi giochi, barzellette, indovinelli, colmi e interessanti curiosità per festeggiare questo meraviglioso momento dell'anno. Divertiamoci, cosa aspettiamo? E mentre le nostre case profumano di vaniglia, cioccolata e altre fragranze super super meravigliose emanate dai dolci natalizi, completiamo l'atmosfera con i nostri giochi per portare serenità e allegria.
Un affettuosissimo abbraccio a tutti voi con l'augurio che il Natale porti serenità in ogni cuore.

Parole e frasi
Ogni frase si può completare con le parole che trovi nell'elenco.
Elenco delle parole: candele; rosicchia; sotto; poltrona; tavola.
Frasi
1) xxxxx l'albero di Natale ci sono tanti pacchettini.
2) Lo scoiattolo xxxxxxxxx le ghiande.
3) Francesco vuole stare a xxxxxx vicino al suo papà.
4) Sulla xxxxxxxx sta dormendo il cagnolino.
5) La mamma ha realizzato un centro tavola con le xxxxxxx.
Soluzione:
1) Sotto l'albero di Natale ci sono tanti pacchettini.
2) Lo scoiattolo rosicchia le ghiande.
3) Francesco vuole stare a tavola vicino al suo papà.
4) Sulla poltrona sta dormendo il cagnolino.
5) La mamma ha realizzato un centro tavola con le candele.

Frasi confuse
Prova a mettere in ordine le frasi.
1) stella sta preparando dei biscotti a forma di Giuliana.
2) I bambini natalizi ritagliando gli addobbi stanno.
3) Fausto sta preparando le castagne da Nonno cuocere nel caminetto.
4) Sul ghiaccio si è formato un sottile strato di laghetto.
5) L'albero perso del cachi ha tutte le foglie.
Soluzione:
1) Giuliana sta preparando dei biscotti a forma di stella.
2) I bambini stanno ritagliando gli addobbi natalizi.
3) Nonno Fausto sta preparando le castagne da cuocere nel caminetto.
4) Sul laghetto si è formato un sottile strato di ghiaccio.
5) L'albero del cachi ha perso tutte le foglie.

Indovinelli
1) Vola qui, vola lì non ha calce né mattoni, costruisce sempre più... ma chi è sai dirlo tu?
2) Più sono meno pesano?
3) Ho i raggi ma non splendo se mi buco devi stare attento.
4) Mi puoi piantare ma non crescerò; ho una testa ma mai ragionerò.
Soluzione:
1) l'ape
2) i buchi
3) la ruota
4) il chiodo

Colmi
Qual è il colmo per un impiegato postale? Avere la figlia raccomandata!
Qual è il colmo per un benzinaio? Avere la moglie super!
Qual è il colmo per un naufrago? Avere il morale a terra!

Barzellette
Un cavallo va al cinema: «Un biglietto per la platea» dice alla cassiera.
«Aiuto! Un cavallo che parla!» grida la cassiera spaventata.
«Non abbia paura signorina» risponde il cavallo «in sala starò zitto!».

Due serpenti stanno strisciando tranquilli, quando all'improvviso uno chiede all'altro: «Non saremo mica velenosi?».
«Non credo, perché?».
«Mi sono morso la lingua...».

Due sardine vedono passare un sottomarino: «Guarda! Gli uomini in scatola!».

Un ragno disse a una mosca: «Se vieni a trovarmi ti insegnerò a tessere».
«No grazie» risponde la mosca «preferisco filare!».

«Sai perché i pesci sono fortunati?».
«Perché quando si alzano al mattino sono già lavati!».

Perché gli orsi hanno la pelliccia? Perché sarebbero ridicoli con l'impermeabile!

La moglie di un millepiedi, uscendo di casa dice al marito: «Farò tardi, vado dal pedicure!».

Curiosità
Le renne
Cometa, Fulmine, Donnola, Freccia, Ballerina, Saltarello, Donato, Cupido. A molti sembreranno nomi casuali, ma non lo sono. Non credo che i nomi originali Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donner and Blitzen possano essere di maggiore aiuto a individuare l'animale di cui stiamo parlando.
Se però dicessi che «lavorano» per un panciuto e barbuto omone, trainando la sua slitta in giro per il mondo, ecco che tutti capirebbero di che animale parliamo.
Si tratta della renna, un quadrupede delizioso che deve la sua popolarità al mito di Babbo Natale. E in Lapponia ancora oggi questi particolari cervi sono davvero utilizzati per trainare i pulk, le tradizionali slitte scandinave. Nota anche come «caribù», la renna domestica viene utilizzata anche per la carne, il cuoio, i palchi e il latte. Quella selvatica viene ancora cacciata.
Le renne possono raggiungere una lunghezza di circa 2 m (come un letto) e le loro corna possono arrivare a 1,35 m.
Renna: animale dai mille pregi
Non solo ci consentono di avere tutti gli anni un bel regalo sotto l'albero, le renne sono anche animali molto «cool». Vediamo perché:
Hanno occhi che cambiano colore a seconda della stagione! Questo per avere un rendimento migliore a seconda della luce, che nelle regioni polari è molta in estate e poca in inverno.
Comunicano con le ginocchia! Attraverso dei particolari schiocchi che fanno mentre camminano trasmettono un segnale alle compagne, anche quando a causa di forti bufere è impossibile vedersi.
Tutte le renne di Babbo Natale sono in realtà femmine! Se fossero maschi, infatti, non avrebbero le corna perché all'inizio di dicembre di ogni anno le perdono completamente.
Hanno le corna vellutate! Le corna (o palchi) delle renne sono ricoperti da una sorta di pelliccia detto «velluto». E vengono cambiati ogni anno.
I cuccioli corrono più veloci di un atleta olimpionico! Raggiungono gli 80 km-h, per questo non possono essere cacciati dagli orsi polari (che sono più lenti).
Le loro corna sono... uniche! Non esistono due palchi uguali, come per i fiocchi di neve, ognuno ha forma e ramificazioni diverse.
Le renne hanno un latte super! Contiene fino a 4 volte i nutrienti del latte di mucca.
Hanno le corna commestibili! I suoi palchi quando restano a terra per il cambio annuale, forniscono nutrimenti, calcio e sali minerali a roditori ed altri animaletti.
Sono «ecologiche»! La renna è infatti un'animale... «ad altissima efficienza energetica», grazie al suo isolamento termico e ad altre particolari caratteristiche fisiche, consuma pochissime calorie per tenersi al caldo d'inverno.
Renna: la tradizione del Natale
Conoscere la renna e le caratteristiche che la rendono un'animale tanto straordinario, ci può aiutare a guardarla in modo differente. Il suo ruolo, infatti, va bene oltre rispetto a quello che le è stato attribuito dall'immaginario collettivo e da secoli di tradizioni.
Adesso, quando ne vedrete una, magari galoppare nei cieli con le compagne per accompagnare Babbo Natale in giro per il mondo, sarete ancora più felici di saperne di più di questi mitici e splendidi animali!

Basilica della Natività a Betlemme
Una delle più caratteristiche tradizioni Natalizie è quella di allestire il presepe con i simboli iconografici più riconosciuti: la Sacra Famiglia, le tante singolari statuine e speciali paesaggi che fanno da cornice alla grotta dove nacque Gesù.
La nascita di Gesù è raccontata però in modo speciale da un luogo che si trova a Betlemme (a 10 chilometri a sud di Gerusalemme, su un colle a un'altezza di 750 metri sul livello del mare) e più precisamente nella Basilica della Natività che è ormai da millenni meta di turisti e pellegrini che vengono da tutto il mondo.
La chiesa è costruita su di una grotta e, per tradizione, indica il luogo di nascita di Gesù di Nazareth e la mangiatoia come il posto in cui fu avvolto in fasce.
La Basilica della Natività, la cui costruzione riporta la data del 333, ha subito nel corso dei secoli diverse modifiche. Oggi occupa una superficie complessiva di 12 mila metri quadrati. Il restauro è stato possibile grazie agli accordi delle tre comunità religiose che hanno specifici diritti sulla Chiesa: Greco Ortodossi, Armeni e Francescani.
La struttura si presenta come una tipica basilica romana, a cinque navate suddivise da bellissime colonne in calcare rosso che sorreggono capitelli corinzi. L'accesso all'interno della Basilica avviene attraverso una piccola porta, chiamata «Porta dell'Umiltà». Alle pareti sono stati riportati alla luce antichi affreschi che narrano la vita di santi con scritte in latino e in greco. Sulla navata centrale si trovano i resti di mosaici dorati eseguiti nel 1169 che rappresentano i sette Concili Ecumenici e fra l'ottava e la nona finestra si può leggere il nome dell'autore: «Basilius pictor». L'originario pavimento in stile romano è stato ricoperto. Tuttavia da alcune botole è possibile vederne la struttura originale che rivela la composizione tipica a mosaico.
La Grotta della Natività si trova al di sotto della Basilica. Si accede scendendo alcuni gradini. È un ambiente di piccole dimensioni, con le pareti rivestite di marmo e in una piccola abside si trova una stella d'argento a 15 punte, in ricordo delle differenti comunità cristiane, che testimonia il luogo dove è nato Gesù. Sul lato destro della Grotta vi sono due piccoli altari: uno è l'Altare della Mangiatoia dove fu deposto il Bambino appena nato; l'altro è l'Altare dei Re Magi, che vi adorarono il Bambino.
Un luogo suggestivo in cui ci si avvicina silenziosi osservando ogni particolare che possa dare delle conferme ai tanti quesiti e al mistero della vita di Gesù, poi prevale l'emozione e prende spazio la preghiera.



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