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Gennariello

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Numero 11-12 del 2020

Titolo: Non solo saluti

Autore: Rita Lamusta


Articolo:
Siamo nel periodo più magico dell'anno ed è consueto preparare nelle nostre case gli addobbi caratteristici che mantengono vivo nel nostro immaginario le tradizioni.
Ai tempi dei popoli precristiani del nord non si parlava ancora del Natale ma, in concomitanza con il solstizio d'inverno, decoravano le proprie abitazioni con rami dell'abete, del vischio e di agrifoglio per tenere fuori gli spiriti maligni e come buon augurio.
I Romani, durante i saturnali, usavano adornare con gli abeti bianchi, simbolo di vita eterna e vicinanza a Dio, i loro templi e festeggiare il solstizio con chiassosi banchetti.
I Celti, invece, usavano decorare le loro abitazioni con rami di sempreverde e riunirsi intorno al fuoco per partecipare a ricchi e popolosi banchetti.
Fu nel Medioevo cristiano che, in occasione del Natale, si iniziò a utilizzare l'albero come addobbo speciale per questa specifica ricorrenza, il quale non necessariamente era un abete. Nelle chiese e nelle piazze del nord Europa infatti, venivano spesso utilizzati alberi di ciliegio o biancospino oppure si costruivano piramidi di legno che poi venivano decorati con mele rosse, candele, dolci. Ogni paese, ha portato così avanti la propria tradizione realizzando alberi di Natale speciali e addobbandoli utilizzando materiali di diversa natura come noci e mele colorate, pigne e dolci, fiocchi di carta e candele.
Queste usanze e tradizioni sono alcune fra le tante che si sono sviluppate nel mondo e che si sono lentamente trasformate con il passare degli anni.
Le mele rosse, però, sembrano essere state le decorazioni preferite di molti paesi; forse perché il colore risalta sul verde degli alberi o forse perché legate ad un'altra leggende che parla dell'Albero della Vita che porta luce e perdono. Sta di fatto che questi colori sono i preferiti nell'immaginario collettivo che ricordano il Natale e ancora oggi le mele rosse vengono utilizzate in diversi paesi nonostante siano stati creati dei nuovi addobbi natalizi come le palline di vetro.
Le prime palline di vetro furono realizzate nel 1858 in Francia da un artigiano che lavorava il vetro soffiato in un piccolo villaggio di Goetzenbruck. Si racconta che ci fu un inverno molto rigido e di conseguenza si produssero pochissime mele rosse che non furono sufficienti per realizzare gli addobbi di Natale. Egli pensò così di realizzare delle palline con il vetro da poter appendere sugli alberi per far brillare e rallegrare i rami. L'idea conquistò molto e si diffusero così rapidamente che divenne l'addobbo preferito, non solo in Germania, fino agli anni Sessanta in cui si iniziarono a realizzare gli addobbi in plastica.
Ma la produzione di palline di vetro non si è mai fermata e ancora oggi eccellenti artigiani e artisti creano addobbi in vetro soffiato realizzando in molti casi delle vere e proprie opere d'arte molto ricercate.
Con questo breve assaggio di antiche tradizioni la redazione desidera augurare a tutti un Buon Natale che sia sempre presente in ognuno di voi con la gioia e con l'amore.
Che la luce non manchi mai nei nostri cuori.
Rita Lamusta



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