Numero 21 del 2020
Titolo: Dobbiamo sforzarci
Autore: Antonio Russo
Articolo:
Non è facile parlarvi in un periodo come questo, quando un virus terribile ci condiziona la vita, quando le risorse umane e materiali sembrano assottigliarsi, quando l'essenza stessa del vivere manifesta una profonda crisi esistenziale: eppure le azioni quotidiane del nostro esistere devono essere raccontate e io sono qui per farlo.
La giornata si apre con una serie di problemi che occorre affrontare con sereno equilibrio nostro e di chi ci sta vicino. Cosa si fa oggi? Andiamo a fare la spesa, certo, la facciamo assieme perché chi mi assiste non vuole che io deleghi qualcuno per farla; si indossa la mascherina e si esce, mentre ci si reca al supermercato, la comunicazione è in Malossi stretto: cosa si cucina oggi, vediamo di pensare a cibi semplici, pranzo, cena ed altro. Si entra, si aspetta qualche minuto e si acquista tutto quello che serve; se va bene si esce tutti i giorni, altrimenti tre volte la settimana in periodo di emergenza. Poi a casa si sistema tutto quello che abbiamo comprato: pasta, olio, carne, pesce, latticini, salumi, frutta e verdura e detersivi. Si prepara il pranzo e si mangia insieme. Poi ci si organizza per preparare una cena leggera per non appesantirci prima di andare a dormire.
Ci sono giornate che si fanno anche altre cose, tipo andare dal medico e qui è dura, ve lo assicuro! I medici spesso non sanno gestire una comunicazione con noi sordociechi e quindi per noi è molto difficoltoso far capire loro quali sono i nostri sintomi non essendo capaci di descriverli. Il pregiudizio monta l'ignoranza, sua compagna fedelissima, allora bisogna trovare alternative culturali alla tragedia di ogni giorno, occorre provarci.
Imperativo categorico: domani bisogna fare le pulizie generali prima che il tempo si guasti: a Napoli le giornate sono belle e tiepide in questo novembre, bene, dopo le pulizie, ci facciamo una breve passeggiata; ottimo, ma con questo Covid 19 mi sembra abbastanza complicato fare una breve passeggiata anche attorno casa. Allora che dirvi ancora? La nostra vicenda umana si fa carico di tante situazioni, queste ci fanno riflettere, ci portano speranze ed attese, ma bisogna dare una mano a noi stessi per dimostrare che la disabilità è un punto importante della vita economica, sociale e culturale di un Paese civile da assimilare e gestire quale vero stimolo per migliorarci e riaffermare chi siamo e cosa vogliamo essere. Grazie a tutti.
Antonio Russo