Numero 21 del 2020
Titolo: Curiosità- Anche i lupi sentono la mancanza degli umani
Autore: Gabriele Ferrari
Articolo:
(da «Focus.it» del 26 ottobre 2020)
Cani e lupi appartengono alla stessa specie, ma decine di migliaia di anni di domesticazione hanno cambiato i primi anche a livello genetico, e li hanno resi molto diversi dai secondi, sia esteriormente che in termini di comportamento. I cani, poi, hanno sviluppato con l'uomo una relazione complessa, intricata e sfaccettata, un legame che ancora oggi non comprendiamo al 100% ed è soggetto di continui studi.
Il migliore amico dell'uomo
Uno di questi, pubblicato su Scientific Reports, ha messo a confronto un gruppo di cani con un gruppo di lupi addomesticati, per scoprire se anche questi ultimi sviluppano lo stesso tipo di attaccamento agli umani dei loro parenti. La risposta, pur con qualche dubbio, è sì. La domesticazione dei cani è avvenuta intorno ai 15.000 anni fa, quando i lupi cominciarono a «frequentare» gli accampamenti dei nostri antenati cacciatori e a intrecciare sempre di più le loro vite con le nostre. Nel corso di questa co-evoluzione, quelli che erano lupi e sono diventati cani hanno sviluppato una forma di attaccamento particolarmente forte con noi umani, un rapporto di co-dipendenza e affetto le cui origini non sono ancora del tutto chiare: per esempio, i lupi sono capaci di costruire relazioni simili, o è un'esclusiva dei cani? Per scoprirlo, un team della Eötvös Loránd University in Ungheria ha messo a confronto il comportamento di 9 cani e di 11 lupi (cresciuti però a contatto con l'uomo e quasi addomesticati) di fronte a una situazione di abbandono. L'esperimento consisteva nel portare l'animale (cane o lupo che fosse) in un luogo a lui non familiare ma in compagnia prima del suo padrone (o di colui che l'ha allevato, nel caso dei lupi), poi di uno sconosciuto, e poi di abbandonarlo per tre minuti. Sia i cani sia i lupi hanno cambiato radicalmente il loro atteggiamento nel momento dell'abbandono: hanno smesso di annusare in giro incuriositi e hanno cominciato a uggiolare nella direzione dove avevano visto sparire l'umano.
In una selva oscura
Anche i lupi, dunque, hanno dimostrato di poter sentire la mancanza del loro umano di riferimento; d'altra parte, i cani si sono dimostrati molto interessati anche alla passeggiata con lo sconosciuto, che i lupi hanno invece ignorato, a dimostrazione che i primi hanno una capacità superiore di legare con gli umani, anche quelli che non hanno mai visto prima. Ora il team vorrebbe poter ripetere l'esperimento con lupi più selvatici di quelli che hanno utilizzato, per escludere qualsiasi bias dovuto alla semi-domesticazione.