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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

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Numero 10 del 2020

Titolo: ATTUALITÀ- Fatti, poche parole

Autore: Valter Calò


Articolo:
Bolzano, 3 ottobre ore 19.55, camerino del Teatro "Walther von der Vogelweide".
Sono seduto davanti allo specchio, abito nero, camicia azzurra e farfallino sgargiante, rivolgo lo sguardo verso la mia immagine riflessa e sussurro, sei nervoso?
Penso a tutta la mole di lavoro spesa per organizzare questo evento e gli rispondo, no! Adesso è il momento di festeggiare con tutti i soci e gli spettatori che sono venuti numerosissimi a questa serata. Mi alzo e mio figlio Lorenzo mi accompagna lungo il corridoio dei camerini, si sente un vociare di sottofondo, un flauto si sta scaldando, un violino stride, risate escono ovattate da un camerino, gli orchestrali si stanno preparando in un clima sereno e caotico, ma percepisco la tensione prima di entrare in scena, alcuni vocalizzi di Anna Maria Chiuri mi rasserenano, uno sguardo a mio figlio, andiamo, sorrido mentre lui mi filma con il telefonino e mi dice "pà sei perfetto", mi aggiusta il farfallino e scendiamo tra il pubblico.
Ore 20.45, con un normale ritardo accademico l'orchestra inizia a suonare brani di Riz Ortolani, il pubblico si tranquillizza, si rilassa, la buona musica è terapia per tutti. Dopo due brani, salgo sul palcoscenico con Annika che presenta con me la serata, prendo il microfono e saluto tutti, non voglio riempire di parole i nostri ospiti, ho scelto la via breve con fatti e poche parole, alcuni dati di UICI Alto Adige, 1300 persone con disabilità visiva, delle quali quasi 800 sono a noi associate, collocandoci tra le prime Associazioni sul territorio per numero di soci.
Uno sguardo verso il direttore d'orchestra, Roberto Federico, lo saluto e dico "siamo nelle tue mani e di tutta la numerosa Merano Pop Symphony Orchestra".
Ancora musiche di Riz Ortolani e sul brano More, Monica Bancaro, ipovedente e consigliera UICI della nostra sezione, si esibisce eseguendo un ballo di pole dance, un misto di ginnastica e danza con la pertica. Il pubblico gli riserva un caloroso applauso impressionato dalle evoluzioni acrobatiche di Monica che con eleganza, coordinazione e grande impegno da 7 anni si esercita in questa poco conosciuta ma spettacolare attività.
Conservo nel taschino un foglio con il discorso del nostro Presidente Prof. Mario Barbuto, doveva essere l'ospite d'onore, ma per un improvviso acciacco, con grande suo rammarico non è potuto essere presente tra noi, non l'ho ancora letto, rattristato dalla sua assenza. Dagli anni 70 manca un Presidente Nazionale in visita ufficiale in Alto Adige, infilo la mano nel taschino e rivolgendomi alla sala spiego l'accaduto, passo ad Annika il foglio, lentamente dà seguito alla lettura, parole di apprezzamento verso l'operato della sezione e verso la mia persona che mi portano ad una approfondita riflessione, tanto che Annika a fine lettura mi ha dovuto richiamare.
Nei miei pensieri il grande lavoro della sezione UICI Alto Adige che da tantissimi anni segue diligentemente e con fatica i suoi soci, le parole tante volte le trascina via il vento, ma spesso sono utili e quelle del nostro Presidente mi hanno fatto molto piacere. I soci e i cittadini presenti hanno approvato e giustificato la sua assenza applaudendo lungamente.
Sale sul palco il Prof. Luigi Mariani, cieco e nostro socio, insegnante al Conservatorio Monteverdi di Bolzano, suonando al pianoforte ha eseguito un bellissimo brano composto da lui "Acquarelli", alzandosi nel finale e dirigendo con assoluta padronanza e maestria l'orchestra, alla fine della sua esibizione il pubblico e gli orchestrali, hanno riservato e dedicato al professore un caloroso applauso, tutto meritato per la sua bravura dimostrata; Mariani oltre ad essere insegnante di pianoforte è anche direttore d'orchestra.
Roberto Federico riprende la direzione con le musiche di Ennio Morricone, dopo un paio di brani, arriva la nostra ospite Anna Maria Chiuri che inizia con Caruso, incantando con la sua splendida voce tutto il pubblico; Anna è una giovane mezzo soprano richiestissima in tutto il mondo. Dopo Caruso ha cantato Nuovo cinema Paradiso, C'era una Volta il West, Tema di Deborah. Finita la sua esibizione, in compagnia di Annika, siamo saliti sul palco con un bellissimo e profumatissimo mazzo di fiori, invitando tutti a cantare tanti auguri a te cara Anna, il 3 ottobre, giorno del concerto, la Chiuri festeggia anche il suo compleanno, doveroso il suo bis.
Ultimo ospite, invito sul palco la dott.ssa Christina Alietti, Assessorato scuola e cultura di lingua Italiana della Provincia di Bolzano, in quanto da circa un anno l'Alietti collabora con UICI per poter rendere completamente accessibile alle persone con disabilità visiva una mostra che si terrà al Centro Trevi di Bolzano, a partire dal 10 ottobre fino a fine novembre, dedicata a Raffaello Sanzio, per i 500 anni dalla sua morte.
Gran finale dell'Orchestra per chiudere la serata con musiche di Ennio Morricone, il pubblico ha elargito con gioia moltissimi applausi diretti agli orchestrali e al direttore Roberto Federico.
Abbiamo cercato in una raffigurazione temporanea di rappresentare 100 anni di storia, infatti gli spettatori entrando in Teatro, sono stati accolti da una signora in abiti vintage, con occhiali da sole suonava l'Ukulele e cantava per intrattenere gli ospiti, alleggerendo così l'attesa; sì, una volta le persone con disabilità per lo più erano costrette a mendicare per arrivare a fine giornata. I tempi sono cambiati, anche se c'è sempre molto da lavorare, ma i nostri ospiti si sono accorti subito che in questi 100 anni siamo cresciuti: appena entrati, una nostra socia esponeva i suoi quadri, Ines Mair ha presentato le sue opere. Ines è ipovedente e consigliera sezionale, come attività è un'artista e dipinge con una tecnica tutta sua e in linea con quello che interiormente la ispira.
I commenti finali sono stati di grande soddisfazione e ammirazione per tutti, convinto che queste dimostrazioni o fatti contino più delle parole per sensibilizzare i cittadini al nostro handicap.
Bene, serata fantastica, il pubblico felice e si sentiva, cosa potevamo volere di più?
Ho preso il microfono ringraziando e salutando tutti e dando appuntamento per il prossimo anniversario, stesso posto, sperando di presentare tante nuove novità. Arrivederci nel 2120!



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