Numero 16 del 2020
Titolo: A domanda risponde.
Autore: Nunziante Esposito.
Articolo:
A domanda risponde.
Di Nunziante Esposito.
Questa rubrica sta raccogliendo da molto tempo le domande che arrivano in privato ai componenti della redazione. Si prega, qualora fosse necessario, di fare delle domande specifiche su argomenti che sono stati trattati sul giornale, oppure su argomenti che si desidera approfondire, in modo che possiamo fornire un'assistenza anche attraverso questo mezzo.
Ecco le domande e le risposte di questo mese:
Domanda: mi vorrei collegare alla mia casella di posta on line sul sito della Telecom, ma quando inserisco il mio nome utente e la password, nonostante so per certo di digitare tutto correttamente, non riesco ad entrare. Cosa faccio di sbagliato, visto che scelgo @alice.it? Mi puoi aiutare?
Risposta: ti rispondo con quello che mi ha segnalato qualche tempo fa un collaboratore di Questo giornale, Domenico Manfredini.
Anomalia accesso alla casella di posta del sito TIM.
Ti segnalo una anomalia che ho riscontrato sul sito TIM, quando si tenta l’accesso alla casella email, dopo aver inserito username e password.
Siccome per entrare bisogna stabilire se si tratta di casella di posta Alice.it, tin.it o Tim.it, e tale scelta la si deve fare con dei pulsanti radio, anche se la sintesi dello screen-reader legge le tre possibilità, Andando a scegliere con le frecce, si seleziona una cosa ma invece se ne sceglie un’altra.
Questo l’ho potuto constatare perché me lo ha fatto notare un occhio in prestito.
Non riuscivo ad entrare nella mia casella di posta alice.it, ho chiesto un occhio in prestito e questo è il risultato: Per scegliere alice.it, si deve scegliere tin.it e viceversa, mentre per tim.it è corretto.
Ho cercato di segnalare il tutto alla Telecom, ma non esiste un recapito cui rivolgersi per tali segnalazioni.
Domanda: uso la firma digitale FirmaOK di Poste Italiane e sta per scadere a fine anno. Sto sentendo in giro che hanno rimesso in funzione un tipo di firma che la Comunità Europea aveva bandito per ragioni di sicurezza: la firma remota.
Attualmente c'è una firma remota accessibile? Inoltre, è stata ammessa dalla comunità Europea? Ed è sicura?
Risposta: dopo l'esperienza che feci nel 2010 con la firma digitale remota di Poste italiane, devo dire che la firma digitale remota è molto comoda e pratica, anche se non consente di accedere ai siti e ai servizi delle PA, come è consentito attualmente anche con SPID.
Per chi deve solo firmare dei documenti, la consiglio ed è sicura, altrimenti la Comunità Europea non l'avrebbe omologata.
Ultimamente come Commissione Ausili e Tecnologie abbiamo analizzato due delle firme remote di cui siamo venuti a conoscenza e le cose sono in questi termini: la firma Remota di Aruba costa, facendo il riconoscimento fisico on line, 62,00 euro, mentre la firma digitale remota di Infocert costa poco meno di 100 euro, sempre con il riconoscimento on line. Non ci spieghiamo questa differenza di prezzo e non ne conosciamo differenze sostanziali.
Entrambe, come tutti i dispositivi di firma digitale, per il costo previsto hanno una validità di tre anni.
Essendoci questa differenza enorme di prezzo, a chi mi ha domandato in merito prima di te ho indicato entrambe le firme remote che conoscevo, ma due persone hanno acquistato quella di Aruba e ne hanno constatato l'accessibilità.
Tra l'altro, ho chiesto ad una delle persone che l'ha acquistata, Lucrezia Mazzei, avendo questo riscontro:
La firma Aruba viene proposta in due tipologie: una che consente l’accesso ai portali della Pubblica Amministrazione attraverso un dispositivo hardware nel quale va inserita la Carta Nazionale dei Servizi ed una che consente soltanto di firmare i documenti in formato digitale, attraverso un software ed una app su smartphone. Io ho scelto questa seconda tipologia.
(nota di Redazione: la firma digitale di Aruba su pendrive è inaccessibile a chi utilizza uno screen-reader).
Dopo la registrazione al sito bisogna effettuare il riconoscimento dei documenti: Carta di identità e tessera sanitaria. Ho scelto di effettuarlo online con un operatore, in alternativa credo si possa inviare la scansione degli stessi, ma ho preferito questa modalità, al costo di 15 euro. Devo dire che l’operatrice all’inizio era un po’ spaventata e perplessa, il riconoscimento prevede che ti venga inviato un codice via SMS e che tu debba comunicarlo, forse temeva non potessi farlo. Comunque, alla fine è andato tutto bene.
Effettuato il riconoscimento ti vengono inviate le istruzioni, per scaricare l’app sullo smartphone.
Quello che non è molto chiaro è il fatto che oltre all’app bisogna scaricare un software, ArubaSign, a cui dare in pasto i documenti da firmare. Ma poi si riesce a farlo senza problemi.
Vediamo invece come funziona e come si usa.
La firma digitale funziona in questo modo:
- Si avvia il programma ArubaSign. (ho scaricato la versione per Mac che è il computer che uso).
- Si deve cliccare su Firma Documento e si inseriscono le credenziali, nome utente e password.
- A questo punto chiede di selezionare il documento da firmare.
- Poi chiede il tipo di firma che desideri apporre. Ci sono due tipi di firma.
- La firma Cades, che ti consente di firmare tutti i formati di file. In pratica, funziona come un sigillo. Infatti, dopo averla apposta, il file non può più essere aperto normalmente e non è possibile modificarlo. Per leggerne il contenuto, è necessario utilizzare ArubaSign o utilizzare uno dei software che si trovano in rete e che consentono di visualizzare questo tipo di file firmato che, in parole povere, è criptato e sembra essere lo standard più sicuro ed utilizzato al mondo.
- Un altro formato di firma è chiamato Pades, e viene utilizzata per firmare i file PDF e Docx. Qual è la sua peculiarità? Il software, oltre a firmare digitalmente il file, inserisce un timbro visibile e leggibile anche con lo screen-reader all’interno del documento, un timbro che contiene il nome e cognome del titolare di firma digitale, data e ora della firma e la dicitura che stai utilizzando una firma certificata Aruba.
- In questo modo se il documento viene stampato, appare la dicitura che la tua firma digitale è stata usata per firmare il documento digitale ed è scritto in chiaro sul documento. Questo timbro non viene intercettato da VoiceOver, a meno che non si proceda ad effettuare il riconoscimento del file con un OCR. Anche con Jaws, stando alle mie prove, si verifica la stessa cosa, solo che con Jaws si può fare direttamente l'OCR.
- Il formato Pades permette anche di inserire una firma invisibile, nel senso che questo timbro non viene inserito e in questo caso, il file può essere sempre aperto, ma la dicitura di documento firmato digitalmente non appare.
- Mentre le firme Cades e Pades, intese come firma digitale da leggere tramite software apposito, sono totalmente accessibili per noi utilizzatori di screen-reader, la firma visibile, quella che faremmo meglio a chiamare dichiarazione di firma, crea dei problemi, perché bisogna selezionare il punto esatto del documento in cui essa deve apparire. Ad esempio, io ho dovuto firmare dei file in cui c’era scritto il Dirigente, il Docente, quindi non potevo firmare in un punto qualunque e mi è stato espressamente chiesto di utilizzare il formato di firma con apposto questo timbro visibile, in quanto il documento doveva essere stampato. Ho dovuto farmi dare un occhio in prestito per poter apporre la firma nel punto preciso dove doveva essere inserita.
- Si Può provare ad emulare il click del mouse e individuare un punto nel documento, si riesce sicuramente ad inserire una dichiarazione di firma visibile da qualche parte, ma si rischia di posizionarla in un punto a caso, anche se non si può coprire certamente altre scritte. In ogni caso, si rischia di produrre un documento non proprio gradevole e corretto dal punto di vista formale.
- Qualunque tipo di firma si decida di apporre, si dovrà ad un certo punto inserire il codice di sicurezza che appare nell’app dello smartphone e che cambia, più o meno, ogni 30 secondi. Da tener conto che, senza nemmeno fare copia ed incolla, trascrivendo il codice che fornisce l’app, con ArubaSign aperta sul PC, si inserisce facilmente mentre lo si ascolta dallo smartphone.
Generalmente, non si perde un colpo, basta avere la padronanza di utilizzo del software e dell'app, padronanza che si acquisisce in poco tempo e si fa tranquillamente.
Domanda: sono ancora da te per un aiuto se è possibile, ma quando le mogli rompono, non è facile essere invisibili.
In pratica, vorrebbe inviare una foto, e io queste cose non le ho mai fatte.
Per inviare un file jpg non ho problemi, ma da una foto cartacea ottenere un jpg non l'ho mai fatto anche perché non ho mai sentito l'esigenza. Sai come potrei risolvere il quiz?
Risposta: qui c'entra anche quello che hai e che sai usare.
Mi spiego. Se hai, per esempio, un iPhone, puoi fare una foto della foto con il tuo telefono ed inviarla poi al computer per inviarla via email o inviarla via email direttamente con l'iPhone.
Se usi uno scanner per leggere testo su fogli di carta, puoi usare lo scanner per poter prendere la foto e farla diventare un file jpg.
Come faccio a capire cosa usi? Mi devi dire per lo meno se hai uno scanner e quale software stai usando.
Domanda: uso uno scanner, ho preso la foto allo scanner come JPG e l'ho inviata, ma la foto era in bianco e nero. Come faccio per prenderla a colori?
Risposta: quando acquisisci la foto, nelle impostazioni iniziali dello scanner devi scegliere la modalità a colori e vedrai che il file jpg o il PDF che memorizzi sul computer sarà acquisito nel modo corretto e si vedrà a colori.
Domanda: ho acquistato la firma digitale di poste italiane con la chiavetta FirmaOK. a parte il fatto che la busta contenente la chiavetta nello scatolino mi è stata consegnata aperta, posso ritenermi fortunato perché la busta contenente la SIM era chiusa. Dopo questo breve excursus, vorrei chiedere dove trovo nel programma che gestisce la firma la scadenza dei certificati, ovvero, sapere quando fare il rinnovo.
Risposta: la busta l'hai trovata aperta perché si sono sincerati che la pendrive fosse integra e presente. Non c'è nulla da manomettere o di cui appropriarsi dalla pendrive, visto che i certificati sono sulla SIM.
dalla data di acquisto, sono precisi tre anni.
Se vuoi leggere la data di scadenza dei tuoi certificati, firma un documento. Infatti, se firmi un documento e poi vai a fare la verifica della firma con il dispositivo, oppure se vai a controllare un documento da te firmato sulla pagina apposita di Poste o di Infocert, tanto per citarne qualcuna, quando verifichi il file, ti fornisce anche i dati della validità dei tuoi certificati.
Comunque, quando ti inviano la prima email per il rinnovo, non perdere tempo, anche perché il rinnovo è un po’ ostico da fare on line e ti devi far aiutare dai tecnici di poste se non riesci da solo.
Se hai bisogno in futuro, resto a disposizione.
Domanda: hai avuto occasione di provare lo scanner ambientale con sintesi vocale di Roberto Gozzani? Che ne pensi? Potrebbe sostituire effettivamente il bastone? Non riesco a leggere tutti i messaggi che circolano nella lista relativa per capire cosa ne pensa chi lo ha provato. Mi dai anche un tuo parere?
Risposta: per prima cosa ti dico che riguardo agli ausili, non esiste e non esisterà mai qualche cosa che sostituisce il bastone bianco o il cane guida.
Ho testato l'ultimo modello di scanner di Roberto Gozzani e devo convenire che sta facendo un buon lavoro, pur essendo troppo ricco di segnali che, a mio modesto parere, costringono ad un addestramento lungo, anche se, essendo programmabile, ognuno lo può impostare come vuole, attivando solo quello che gli serve in base al luogo dove si sta deambulando.
Comunque, tornando alla domanda che mi hai fatto, tieni presente che tutti questi dispositivi, scanner, sunuband, scatoletta francese con funzionalità simili allo scanner o al sunuband, la cintura vibrante, eccetera, sono delle opzioni in più che ti consentono di discriminare l'ambiente ed avere informazioni prima che il bastone le intercetti; per non parlare poi per quanto riguarda l'attraversamento della strada che, con il bastone o il cane guida, ti rende visibile agli automobilisti, cosa che nessuno di questi dispositivi può fare al momento.
Secondo un mio modesto parere, per chi è abituato ad usare il bastone bianco, il passo che deve fare è quello di provare un bastone con i sensori ad ultrasuoni dei Lions. Tale bastone si chiama BEL e si richiede ai Lyons come si fa per il cane guida. Si fa un periodo di addestramento e poi si prova ad usarlo.
Se domani tu dovessi acquistare uno di questi dispositivi, a meno che tu non richieda il bastone BEL, non dimenticare mai quello che ti ho scritto qui sopra.
Io uso Sunuband, il braccialetto con un sensore ad ultrasuoni e lo uso sempre con il bastone bianco. Lo uso anche quando sto sotto braccio a mia moglie. Mi aiuta, ma da solo posso solo evitare di andare a sbattere, oppure mi segnala quando qualcuno si avvicina se sto fermo da qualche parte.
Domanda: mi pare di aver letto in calce ai tuoi messaggi che usi come antivirus Avast. Come ti trovi?
Vorrei acquistare Avast premium security multi device per ottantanove euro ogni due anni, solo che sono un po’ restìa a farlo, perché, con l’ultimo major update di Windows10 Eset EndPoint security, l’antivirus di terze parti che usavo prima, mi ha avvisato che se non avessi disinstallato il prodotto non avrei più potuto aggiornare il sistema operativo, perché la casa madre dell’antivirus aveva ricevuto parecchi feedbacks negativi circa problemi abbastanza gravi.
Ora, siccome già con Windows 10 1903 e Avast Internet security mi era successa la stessa cosa, cioè ero stata costretta a disinstallare l’antivirus pena il mancato aggiornamento di Windows a quella versione, adesso che ho Windows 10 2004, vorrei provare il prodotto, ma dato che non riesco a contattare nessuno dell’assistenza di Avast fisicamente per farmi spiegare la situazione, volevo magari sentire te che hai installato uno dei loro prodotti e capire innanzitutto la sua accessibilità con l'ultimo Jaws 2020 e poi anche se ci siano o no problemi con il nuovo Windows 10. Grazie se mi farai sapere e buona giornata.
Risposta: uso ancora Avast su uno dei computer con Windows 10, solo perché era già installato su Windows 7 ed è un problema disinstallarlo. Con Windows 10, è più che sufficiente il suo antivirus.
Riguardo all'utilizzo di Windows 10 ultimo aggiornamento con Jaws 2020 non sento nessuno che si lamenta. Personalmente sto utilizzando per lo più l'assistente vocale che è più che sufficiente per fare tutto, anche quello che NVDA e Jaws non riescono a fare, soprattutto nelle schede delle impostazioni e nel pannello di controllo.
Praticamente, ormai non ci faccio più caso se ho attivo Jaws, NVDA o l'assistente vocale.
Nunziante Esposito