Numero 16 del 2020
Titolo: Da soli in casa
Autore: Antonio Russo
Articolo:
Volevo leggere qualche giorno fa un po' di stampa associativa in Braille, a volte gli arretrati si accumulano ed il tempo passa e bisogna rimediare: ma... nel farlo mi accorgo di avere difficoltà di lettura; la vecchiaia, la carta, una certa forma di stanchezza, forse le unghie leggermente lunghe: proviamo a tagliarle. Vado in bagno e prendo dalla specchiera il tagliaunghie, me lo metto in tasca e apro la porta per andare nel cortile a tagliarle. Tutto a posto, taglio e limatura accettabili; ripiego lo strumento cercando di rimetterlo in tasca e riportarlo in bagno ma all'improvviso tra le mani avverto un crak: il chiodetto che fa muovere il tagliaunghie cade miseramente a terra separando irrimediabilmente i due pezzi il tagliaunghie. Sicurissimo che non avrei ritrovato mai un così piccolo chiodino mi rassegno subito al fatto che avrei dovuto ricomprare un nuovo tagliaunghie. Raccolgo i resti del vecchio strumento, me li rimetto in tasca e rientro per continuare la lettura delle riviste. Il taglio delle unghie ha funzionato, infatti riesco a leggere meglio.
Finito di leggere decido di andare fuori per vedere se è arrivata la posta, quando rientro, camminando lentamente, avverto sotto il piede destro un qualcosa di molto piccolo; pensando possa essere una piccola pietra, mi abbasso per raccoglierla e con somma meraviglia mi accorgo che si tratta del piccolo chiodo del fedele tagliaunghie: con lentezza lo recupero e lo rimetto nell'apposito incastro che c'è fra i due pezzi che si erano divisi; tutto a posto, il tagliaunghie funziona e con un pizzico di gioia lo riporto in bagno.
So che questi raccontini di vita quotidiana piacevano molto a Flavio. Caro Flavio, te ne sei andato un anno fa e ci hai lasciato con una ferita nel cuore che a me personalmente non riesce a rimarginarsi, ma bisogna andare avanti e noi sordociechi lo faremo, percorrendo la strada che tu ci hai indicato.
Grazie, non ti dimenticheremo mai!
Antonio Russo