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Il Progresso

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Numero 17 del 2020

Titolo: Innovazione- I pagamenti elettronici piacciono agli italiani. Solo uno su dieci tornerebbe alle banconote

Autore: Lorenzo Nicolao


Articolo:
(da «Corriereinnovazione.it» dell'11 agosto 2020)
La ricerca dell'esperto del debito Kruk rivela le nuove abitudini degli italiani dopo il lockdown: i conti sono sotto controllo ma solo un utente su cento supera i 500 euro per un acquisto
Scelta obbligata
Maggiore sicurezza per la salute e per il proprio portafogli. Sono questi i motivi che hanno spinto gli italiani, in molti casi obbligatoriamente, a utilizzare più spesso i pagamenti elettronici, nonostante per molti di loro (il 40% degli intervistati) ricordare i codici di accesso rappresenti ancora un ostacolo significativo. Questo e altri dati sono stati raccolti da un sondaggio dell'esperto del debito Kruk, analizzando le abitudini di pagamento delle persone durante e dopo il lockdown dovuto al coronavirus. Secondo l'indagine sembra infatti che la quarantena abbia alterato anche le opinioni più consolidate, nel momento in cui gli italiani sono solitamente più restii a forme di pagamento alternative alle classiche banconote.
Basta contante
Il periodo di isolamento ha portato molti ad acquistare online, incentivando quindi i pagamenti elettronici, di cui ha usufruito il 54% degli intervistati dai 18 ai 60 anni. In buona parte le ragioni erano anche legate all'opportunità di evitare inutili contagi, soprattutto quando i negozi hanno riaperto fra maggio e giugno, abitudine che quindi è rimasta dopo il lockdown vero e proprio. Solo il 10% delle persone, avendo sfruttato in questo periodo le transazioni elettroniche, ha affermato di non vedere l'ora di tornare all'utilizzo del contante.
Acquisti online
La diffidenza verso gli acquisti fatti su internet si riconosce nelle somme spese. Per oltre il 50% dei consumatori le spese non hanno superato i 100 euro, mentre solo un utente su cento ha effettuato pagamenti superiori ai 500 euro. Solo il 10% utilizza il web per l'acquisto di oggetti di valore. A dispetto di come si possa tradizionalmente credere, molti consumatori sono convinti che i pagamenti elettronici, rispetto ai contanti, aiutino a tenere sotto controllo le uscite e a evitare spese superflue, avendo la possibilità di monitorare tutte le transazioni avvenute.
Entrate e uscite
Dal primo luglio le commissioni per l'utilizzo del Pos per gli esercenti sono scaricabili sulla denuncia dei redditi, così da incentivare ulteriormente i pagamenti con carta di credito. Una componente elettronica che aiuta, come detto, a tracciare le spese fatte, nel momento in cui il 58% degli intervistati ha ammesso di non avere un appunto scritto dei movimenti delle proprie finanze. I pagamenti elettronici sono per tutti utili, ma per molti, come detto 4 su 10, i codici sono un problema e non vengono facilmente memorizzati. Con gli acquisti in contanti però il 4% non tiene per nulla conto delle spese fatte, senza monitorare il proprio salvadanaio. Un problema se si vuole iniziare a risparmiare o fare i conti con periodi di rincari e di nuova crisi economica.



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