Numero 13 del 2020
Titolo: Accessibilità, finalmente un provvedimento legislativo concreto.
Autore: Nunziante Esposito.
Articolo:
Accessibilità, finalmente un provvedimento legislativo concreto.
Di Nunziante Esposito.
Fin dalla primavera del 2001, l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si è messa in gioco per l'accessibilità di siti ed applicazioni web, per cercare di avere per i disabili visivi un Web accessibile anche per le tecnologie assistive usate.
Nonostante avessimo lavorato tanto come Commissione OSI assieme alle più prestigiose organizzazioni che si interessavano all'accessibilità, nel 2004 fu ottenuta la "Legge Stanca" che obbligava le P.A. ad avere siti accessibili, ma ci rendemmo conto presto che non era lo strumento che avevamo fortemente desiderato ed ottenuto.
Infatti, le modalità di applicazione di questa legge, praticamente, l'hanno resa non dico quasi inutile, ma sicuramente poco efficace e le ragioni sono presto dette.
La "Legge Stanca" era facilmente aggirabile e semplificando al massimo i concetti, se il sito veniva prodotto in casa, ma anche se non si avevano risorse, nessuno poteva obbligare nessuno.
Nel tempo, di miglioramenti ai siti internet ne abbiamo avuti, ma ancora oggi abbiamo problemi talvolta gravi e anche per servizi di pubblica utilità forniti da privati. Costoro, nascondendosi dietro alla condizione di non essere P.A., se ne infischiano delle norme per l'accessibilità che pure esistono e che la "Legge Stanca" imporrebbe, in modo molto velato e dal 2004, anche per i servizi di pubblica utilità.
Siccome in Italia si è avvezzi al non rispetto delle leggi quando non si è costretti da norme precise e che non danno adito a dubbi, ecco che è intervenuta una norma che, fortunatamente, ci cambierà sicuramente la vita e sicuramente in meglio.
All'interno dell'Istituto per la Valutazione di Ausili e Tecnologie, INVAT, collabora, come tecnico ed esperto di accessibilità con gli Osservatori Siti Internet, Roberto Scano, già presidente IWA Italia, presidente commissione UNI e-accessibility.
Roberto Scano ha contribuito in prima persona ad eliminare tutte le problematiche mai risolte per l'applicazione della "Legge Stanca". Ora possiamo dire che per l'accessibilità, è già in vigore una norma che impone anche ai privati il rispetto delle norme. Le novità del caso sono state introdotte nel DL Semplificazioni.
Infatti, con un emendamento entrato nel decreto legge Semplificazioni, le disposizioni di legge sull’accessibilità ICT sono state estese anche ai privati, che dovranno predisporre i loro prodotti e servizi per essere utilizzati da persone con disabilità.
Per leggere l'articolo completo, pubblicato nel sito AGID, portarsi alla seguente pagina: https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/accessibilita-ora-tocca-anche-ai-privati-le-novita-e-i-punti-critici/
Questo provvedimento di legge, per il quale ringraziamo pubblicamente Roberto Scano, ci consente di poter ottenere anche dai privati che forniscono servizi di pubblica utilità ed in modo univoco il rispetto dell'accessibilità dei loro siti. Per esempio, vedi Italotreno che non ha mai risposto, se non con email di cortesia, ai tanti solleciti che abbiamo fatto per l'inaccessibilità del sito.
Il futuro che ci aspetta è questo: si vedrà collaborare INVAT e la Commissione Ausili e tecnologie per l'accessibilità anche dei siti privati che forniscono servizi di pubblica utilità e per le tipologie di siti di cui si occupano da tempo ed assieme, e sono certo che possiamo ottenere dei risultati mai avuti prima.
Applicando, assieme alle norme attuali, quindi, anche quella introdotta nel "Decreto semplificazioni", ed esigendo anche il rispetto della "Legge 67 del 2006" sulla discriminazione dei disabili, nessuno avrà più scuse per non applicare le regole di accessibilità per il loro sito e le app, e, come sappiamo molto bene, ci renderanno sicuramente la vita meno difficile di quella che siamo obbligati a vivere per la nostra disabilità e finalmente dandoci la tanta sospirata autonomia anche con siti ed app importanti.
Nunziante Esposito