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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

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Numero 7-8 del 2020

Titolo: SOSTEGNO PSICOLOGICO- Bilancio di un'esperienza

Autore: Katia Caravello


Articolo:
Il 30 giugno scorso si è ufficialmente chiuso lo "Sportello di ascolto psicologico Covid-19" - attivato in data 19 marzo per offrire un sostegno durante l'emergenza sociosanitaria - ed è quindi il momento di fare un bilancio di questa esperienza, nuova per la nostra associazione.
Nella drammaticità della situazione causata dalla pandemia, possiamo dirci soddisfatti dell'esito di questa iniziativa. Il primo elemento che ci consente di dare questa valutazione positiva è dato dalla risposta che abbiamo avuto dai destinatari dello sportello (persone con disabilità visiva e loro famiglie). In tutto il periodo in cui è stato attivo, hanno contattato lo sportello 162 persone, una cinquantina delle quali hanno svolto più di un colloquio o, addirittura, sono tutt'ora seguiti dal terapeuta che li ha presi in carico.
Con l'inizio della fase 2 dell'emergenza, non ci sono state modifiche particolarmente significative nell'oggetto delle chiamate. I problemi portati sono pressoché gli stessi, è la loro intensità ad essere cambiata: il perdurare delle restrizioni nella mobilità ha comprensibilmente reso più forti gli stati ansioso-depressivi e reso ancora più complicate le dinamiche familiari. Sono aumentate le difficoltà dei genitori nella gestione dell'insofferenza dei figli e la condizione di affaticamento dei care giver, tant'è vero che - come si può constatare nel box - vi è stato un incremento delle chiamate da parte di genitori e familiari (complessivamente passate dal 19,83% al 28,30%).
Sempre relativamente alle motivazioni delle chiamate, c'è anche da rilevare un inasprimento delle preoccupazioni per le difficoltà economiche - determinate da un prolungamento della mancanza di lavoro e/o della cassa integrazione - e per il proprio stato di salute - soprattutto manifestata da coloro che a causa del lockdown non hanno potuto fare esami di controllo e terapie. L'unica vera novità rispetto alle problematiche portate - in realtà del tutto prevista - è la paura del contagio derivante dall'allentamento delle restrizioni: se da un lato la fine del confinamento forzato presso il proprio domicilio e la possibilità di tornare ad incontrare familiari ed amici costituisce un sollievo ed un piacere, è anche vero che finché si restava in casa e i contatti sociali erano limitati a coloro con cui si condivide l'abitazione, il rischio di essere contagiati era ridotto al minimo e la ripresa di una vita sociale al di fuori della propria casa aumenta tale possibilità. I dati relativi al genere dei chiamanti ed alla loro distribuzione tra le diverse fasce d'età, invece, sono rimasti sostanzialmente invariati. Possiamo dirci soddisfatti di come è andata questa esperienza, non solo per come essa è stata ben accolta dagli utenti, ma anche dalla risposta che abbiamo avuto dalle psicologhe e dagli psicologi della rete "Stessa strada per crescere insieme". Il fatto che 79 professionisti abbiano messo a disposizione gratuitamente il proprio tempo - nonostante siano anch'essi genitori, alle prese con la gestione dei figli a casa da scuola, e lavoratori che hanno dovuto trovare delle modalità nuove per svolgere il proprio lavoro - ritengo che sia un ottimo risultato che personalmente mi rende orgogliosa di far parte di questa categoria professionale. A tutti loro va il mio personale ringraziamento e, ovviamente, quello del Presidente e della Direzione Nazionali dell'Unione.
Lo Sportello è chiuso, l'emergenza sanitaria - facendo tutti gli scongiuri del caso - ce la siamo lasciata alle spalle... ma gli psicologi di "Stessa strada per crescere insieme" continueranno ad essere qui per voi!

Sportello di ascolto psicologico Covid-19

Sintesi aggiornata al 30 giugno 2020

Dati relativi alle chiamate:
Numero e distribuzione sul territorio
n. 162 chiamate dal 19 marzo 2020 (data comunicato n. 52 della Presidenza Nazionale) al 30 giugno 2020 (data chiusura servizio)
Si consideri che dei 162 utenti totali, circa una cinquantina hanno colloqui settimanali o hanno deciso di iniziare un percorso psicoterapeutico.
Distribuzione sul territorio:
Basilicata: 2 (Potenza)
Calabria: 2 (Catanzaro)
Campania: 7 (Caserta: 1 - Napoli: 5 - Sconosciuta: 1)
Emilia-Romagna: 7 (Bologna: 1 - Parma: 1 - Ravenna: 1 - Rimini: 4)
Friuli-Venezia-Giulia: 3 (Gorizia: 1 - Trieste: 2)
Lazio: 3 (Roma: 2 - Viterbo: 1)
Liguria: 1 (Genova)
Lombardia: 2 (Bergamo: 1 - Brescia: 1)
Marche: 2 (Ancona: 1 - Sconosciuta: 1)
Piemonte: 3 (Cuneo)
Puglia: 26 (Bari: 15 - Foggia: 11)
Sardegna: 3 (Cagliari: 1 - Nuoro: 2)
Sicilia: 47 (Caltanissetta: 4 - Catania: 9 - Enna: 9 - Palermo: 14 - Siracusa: 7 - Trapani: 3 - Sconosciuta: 1)
Toscana: 10 (Arezzo: 1 - Firenze: 2 - Livorno: 1 - Lucca: 5 - Pistoia: 1)
Trento: 13
Veneto: 31 (Belluno: 1 - Padova: 7 - Treviso: 3 - Venezia: 6 - Verona: 8 - Vicenza: 4 - Sconosciuta: 2)

Genere ed età degli utenti
Tipologia:
67,30% persona con disabilità visiva (meno 10,29%*)
15,09% genitore (più 3,88%)
13,21% familiare diverso da genitore (più 4,59%)
3,77% persona senza disabilità** (più 1,19%)
0,63% volontaria***
* la differenza è rispetto ai dati aggiornati al 30 aprile 2020
** hanno trovato la notizia su internet
*** ha chiesto informazione per una persona ricoverata in casa di riposo

Genere:
59,88% femmine: (più 4,71%*)
40,12% maschi
* la differenza è rispetto ai dati aggiornati al 30 aprile 2020

Età:
Età media*: 51 (14-88)
12,26% degli utenti hanno tra i 14 e i 29 anni (n. 19)
60% degli utenti hanno tra i 30 e i 64 anni (n. 93)
23,22% degli utenti hanno tra i 65 e i 79 anni (n. 36)
4,52% degli utenti hanno più di 80 anni (n. 7)
* I calcoli riguardano 155 utenti (di 7 persone non sappiamo l'età)



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