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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere Braille

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Numero 28 del 2020

Titolo: Una giornata particolare

Autore: Gaetano Aquilino


Articolo:
Un lavoro a quattro zampe
Giovedì sera ero in palestra intento a fare i miei esercizi quando squilla il telefono: il Presidente a causa dei suoi numerosi impegni aveva bisogno di me. Wow, si parte! Il tempo di preparare una valigia e l'indomani ci si precipita subito sul campo tra le numerose assemblee di presenza e a distanza. Lunedì 13 luglio, però, la consegna dei cani guida è di gran lunga l'evento più interessante. Arriviamo a Catania e ci si apre davanti una struttura imponente e maestosa, l'istituto dei Ciechi Ardizzone Gioeni. La scuola cani guida Helen Keller ha scelto l'istituto per onorarne i fasti del passato e dargli un po' di lustro. E proprio in questo senso l'excursus del Presidente Mario Barbuto, con una nota di nostalgico romanticismo, ripercorre i momenti di gioia che lui stesso ha vissuto: «Questo cortile, quando frequentavo le elementari e le medie, profumava di spensieratezza ed era sempre pieno di bambini che giocavano». Con queste parole ha presentato la struttura che, un tempo, ha ospitato i suoi studi, donandogli una preparazione che lo ha portato ad essere la persona che è oggi.
«Nella convinzione di fare un passo avanti, si sono dismesse Istituzioni che consentivano ai ciechi e agli ipovedenti di essere quello che sono. Si sta vivendo così un grandissimo bluff che si ritorce contro le persone che si vorrebbero mettere in condizione di parità. Un bluff che vorrebbe una parità nel segno dell'inclusione con tutti gli altri alunni. Ma non è così. Un reggimento di operatori circonda il bambino e il ragazzo, ma il re è nudo e dirlo non è una mancanza di riguardo per il re. L'Uici deve poter rientrare in possesso delle strutture in cui vivere le situazioni educative e formative necessarie per una vera autonomia. L'Istituto Gioeni va riconsegnato all'Uici che, se non sarà in grado di gestire bene, dovrà essere mandata via, ma, intanto, deve avere la possibilità di essere messa alla prova». Così ha continuato il Presidente, auspicando appunto che l'Istituto possa tornare in mano all'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Presenti alla cerimonia anche l'assessore al welfare della Regione Sicilia Antonio Scavone, il magistrato del tribunale di Catania, Santino Mirabella e il direttore del giornale «La Sicilia» Antonello Piraneo. Hanno voluto tutti e tre provare con mano e al buio l'esperienza di avere un cane guida o un bastone bianco.
«La fragilità si supera con una condizione di normalità e oggi ne abbiamo avuto una dimostrazione concreta» ha affermato l'assessore Scavone, dopo aver fatto l'esperienza col bastone bianco osservando, nello stesso tempo, come esso sia uno strumento semplice che però rende liberi e autonomi portandolo in qualche modo anche a riflettere sul fatto che si debba fare un po' meglio e un po' di più.
«Un'esperienza particolarissima» ha aggiunto Mirabella «quella di camminare bendati e guidati da un cane. Siamo entrati in un mondo per noi sconosciuto e che per certi versi non riusciremo mai a capire del tutto. Abbiamo all'improvviso guardato il buio. Un modo utile per poter aiutare chi vive sempre questa condizione. Perché la qualità della vita non è solo avere o non avere i sensi, è saperli gestire. Chi ha tutti i sensi non è detto che li sappia gestire meglio di chi non li ha».
«Aver passeggiato per pochi metri nel buio mi ha fatto capire quanta passione, impegno, competenza ci siano dietro la formazione di un cane guida per ciechi. E in Sicilia abbiamo un'eccellenza assoluta, il centro Helen Keller di Messina, che riesce a dotare i non vedenti di una protesi a quattro zampe, completamento di una vita che può e deve essere del tutto normale. Grazie dunque a chi fa in modo che questo sia possibile». La testimonianza di Antonello Piraneo, così appassionata, rende l'idea del lavoro che si sta effettuando nel centro Helen Keller presieduto dalla presidente Linda Legname.
«La nostra scuola, non vogliamo che sia un'eccellenza messinese, siciliana o italiana, quale già indubbiamente è, grazie ai corsi di orientamento e mobilità e autonomia personale che solo noi in Italia eroghiamo. Puntiamo a farla diventare un'eccellenza europea, perché diventi così un punto di riferimento per tutti i ciechi e gli ipovedenti». Il monito della presidente introduce così la cerimonia nel vivo della sua funzione. Due sono stati i cani guida consegnati e quattro i bastoni bianchi. Grande commozione e gioia tra gli utenti che hanno tenuto a precisare quanto sia importante intraprendere un percorso di autonomia che li porterà ad una vita più libera. Insieme ai bravissimi istruttori, che li hanno accompagnati, orgogliosi, durante la consegna, sono riusciti ad arrivare ad un livello di affiatamento che ha permesso tutto ciò.
I tre ospiti, infine, in segno di riconoscenza per la partecipazione così accorata, sono stati omaggiati della medaglia del centenario, in uno scenario che ci ha regalato anche un'insolita brezza nonostante l'estate inoltrata. Insomma, veramente un momento che mi ha fatto crescere umanamente, ma anche bello e di buon auspicio per il futuro dell'Istituto Ardizzone Gioeni, della scuola cani guida Helen Keller e di tutta l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.



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