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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere Braille

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Numero 27 del 2020

Titolo: Ragazza non vedente inciampa in un monopattino abbandonato in strada

Autore: Redazionale


Articolo:
L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: «Situazione pericolosa. Urge intervenire»
Nei giorni scorsi, a Torino, una ragazza non vedente che camminava per strada è inciampata in un monopattino abbandonato in mezzo al marciapiede ed è caduta per terra. Costretta a ricorrere al soccorso dei sanitari, la ragazza ha riportato una contusione guaribile nel giro di qualche giorno. Ma le conseguenze avrebbero potuto essere ben più gravi. E l'Uici (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) del capoluogo piemontese torna a lanciare l'allarme: «Servono provvedimenti urgenti. Che cosa aspetta la città a intervenire? Che qualcuno si faccia male seriamente?».
In effetti il problema si trascina da tempo. Dall'introduzione a Torino dei cosiddetti mezzi a flusso libero (biciclette, monopattini e scooter elettrici), che possono essere noleggiati e poi lasciati in qualsiasi punto della città, l'Uici ha già più volte richiamato l'attenzione della collettività e delle istituzioni politiche, sottolineando quanto questa gestione «selvaggia» sia pericolosa per le persone con disabilità visiva. «La nostra» - sottolinea Giovanni Laiolo, presidente Uici Torino «non è assolutamente una presa di posizione contro la mobilità alternativa. Anzi, comprendiamo il valore di questi mezzi versatili e non inquinanti. Il problema è che serve una disciplina».
«Purtroppo, gli appelli al senso civico non bastano» aggiunge Christian Bruno, referente del Comitato Autonomie e Mobilità Uici Torino. «A nostro avviso, l'unica soluzione davvero efficace sarebbe quella di istituire spazi appositi in cui i mezzi vadano lasciati dopo l'utilizzo. Al momento in città vige il caos più assoluto. Biciclette e monopattini vengono abbandonati ovunque: a ridosso dei muri, in mezzo ai marciapiedi, in prossimità degli attraversamenti. Insomma, una giungla! Riteniamo che una gestione più ordinata sarebbe utile a tutta la cittadinanza (pensiamo, ad esempio, alle persone anziane o a chi ha bambini nel passeggino). In particolare, per le persone cieche e ipovedenti, muoversi in città è diventato problematico e a volte rischioso».
«Dopo l'incidente di pochi giorni fa, ultimo di una serie di segnalazioni, abbiamo nuovamente sollecitato un incontro con l'amministrazione comunale» conclude il presidente Laiolo. «Chiediamo di essere ricevuti dall'assessore comunale alla mobilità, dott.ssa Maria Lapietra. A lei illustreremo i problemi e i rischi cui in questo momento vanno incontro le persone con disabilità visiva. E ci auguriamo di poter trovare, insieme, una soluzione di buon senso».



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