Numero 13 del 2020
Titolo: Salute- Covid-19, l'ormone dello stress rivela i pazienti più a rischio
Autore: Federico Mereta
Articolo:
(da «Ilsole24ore.it» del 23 giugno 2020)
Un esame del sangue, semplice e di basso costo, potrebbe diventare una chiave per selezionare le persone che hanno contratto il virus Sars-Cov-2 e sono a maggior rischio di sviluppare forme cliniche più gravi dell'infezione. Sotto la lente d'ingrandimento della scienza, in chiave di possibile screening da effettuare subito al momento del triage una volta scoperta la positività, potrebbe essere la valutazione dei valori del cortisolo, arcinoto come ormone dello stress.
La ricerca dell'Imperial College: Secondo uno studio pubblicato su Lancet Diabetes & Endocrinology, infatti, valori elevati di cortisolo sarebbero associati con un rischio più elevato di decesso in caso di malattia: la logica conseguenza di questa osservazione è che selezionando i pazienti in base a questo parametro si potrebbe definire chi è più a rischio di andare incontro a intubazione e quindi a trattamento in terapia intensiva. La ricerca è stata condotta dagli scienziati dell'Imperial College di Londra, coordinati da Waljit Dhillo, che comanda la divisione della struttura londinese dedicata al diabete, all'endocrinologia e al metabolismo. Lo studio ha preso in esame 535 pazienti con sospetto di infezione da Sars-Cov-2 ricoverati in tre diversi nosocomi della capitale inglese nel periodo che va dal 9 marzo al 22 aprile di quest'anno. Entro 48 ore dall'accettazione in ospedale è stato valutato, insieme ovviamente agli altri test diagnostici, il valore del cortisolo nel sangue. E sono emerse le prime valenze interessanti relative a questo parametro, visto che nei 403 soggetti ricoverati e riconosciuti con Covid-19 il livello di cortisolo è risultato più elevato rispetto a quanto osservato in chi invece non aveva la malattia.
L'ipotesi: Si dirà: la scienza ha ormai rilevato come l'ormone dello stress salga di livello quando siamo sottoposti a un intervento chirurgico o stiamo affrontando un'infezione di origine virale. Ma parlando del Sars-Cov-2 non esistono certezze sull'azione del virus sulla produzione dell'ormone. O meglio, come si segnala nella ricerca, al momento non esistono certezze anche se i dati relativi ai pazienti colpiti da Sars dimostravano come i malati che sviluppavano il quadro respiratorio più grave potevano andare incontro a una risposta che stimolava la produzione di cortisolo. Quindi si poteva ipotizzare una reazione simile anche per l'infezione da Sars-Cov-2.