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Il Progresso

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Numero 8 del 2020

Titolo: Lifestyle- Coronavirus, il vecchio telefono fisso batte internet: a casa viene più voglia di parlare

Autore: Enrico Maria Corno


Articolo:
(da «Corriereinnovazione.corriere.it» dell'11 aprile 2020)
I dati delle compagnie telefoniche parlano chiaro: sia negli Usa che in Italia la quarantena ha fatto aumentare la nostra voglia di comunicare: E crescono i consumi con l'apparecchio tradizionale
Tanta voglia di fisso
Da quando è cominciata l'emergenza Covid-19 e di conseguenza il periodo di clausura forzata, il nostro desiderio di rimanere in contatto con le persone a noi più care è cresciuto esponenzialmente per il piacere di sentire chi amiamo e per la necessità di scambiarsi informazioni. Il telefono è ovviamente il tramite primario. Se nei primi giorni di quarantena si aveva la sensazione che i social e i servizi di messaggistica vocale e video fossero la via preferita dagli italiani (tanto che la crescita del traffico ha immediatamente costretto attori come Youtube e Netflix a rinunciare a parte dello streaming in Hd per alleggerire la banda), oggi pare che il buon vecchio telefono fisso sia tornato in auge.
Americans do it better
Sentire le voci reciproche nei giorni della pandemia è confortante e, in un paese dove il numero di persone che vivono da sole cresce di anno in anno (i dati degli ultimi censimenti parlano di circa 1 milione di single nella sola metropoli di New York), ci si chiama anche più volte al giorno. «I maggiori fornitori di telecomunicazioni della nazione si sono preparati per un enorme spostamento del traffico verso un uso di Internet da casa sempre più considerevole. Al contrario, si è verificato ciò che non era stato previsto, cioè un aumento ancora superiore delle semplici chiamate vocali dalla linea fissa, un mezzo che era ormai considerato fuori moda», è stato scritto in un'inchiesta pubblicata dal New York Times. Il fenomeno, peraltro, è avvenuto nonostante negli Stati Uniti siano scomparse 90 milioni di utenze telefoniche fisse negli ultimi vent'anni, sostituite dall'uso esclusivo degli smartphone.
I numeri d'oltreoceano
Verizon ha dichiarato che la durata delle chiamate vocali è aumentata del 33% rispetto a un giorno medio prima dell'epidemia mentre At&t, l'altro operatore che occupa un posto di rilievo sul mercato americano, ha affermato che il numero di chiamate cellulari è aumentato del 35 percento e che le chiamate basate su Wi-fi sono quasi raddoppiate rispetto alle medie in tempi normali.
In Italia picchi del 70%
Forse anche in Italia abbiamo avuto la stessa reazione? Tutti i dati di questo periodo iniziale di quarantena sono appena stati portati davanti alla Commissione Trasporti alla Camera in un'audizione convocata per confrontarsi sulle tecnologie per contrastare il virus. Nell'occasione, l'ad di Tim, Luigi Gubitosi, ha affermato che - a fronte di un aumento della capacità della rete del 37% - il traffico giornaliero sul mobile è cresciuto del 33%, con punte anche del 40% nel corso della giornata. Ovviamente, le ore in cui solitamente c'è un traffico commerciale dalle sedi di lavori, ora vedono un uso esclusivamente personale dalle nostre case. Detto questo però, la crescita del traffico su linea fissa, dall'inizio di marzo ad oggi, è stata misurata in circa il 70%, con picchi di incremento anche del 90% fino a pochi giorni fa.
Traffico al limite
I numeri portati da Aldo Bisio, amministratore delegato di Vodafone Italia, sono piuttosto simili ai precedenti. «Registriamo un forte incremento del traffico dati, pari circa al 30% su rete mobile e al 60% su rete fissa. Questo aumento ha superato il concetto di picco ma si è verificato con un traffico costante vicino al limite, dalle 12 alle 23 ogni giorno».



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