Numero 8 del 2020
Titolo: Attualità- Le risorse del Cern in aiuto alla lotta al coronavirus
Autore: Redazionale
Articolo:
(da «Lescienze.it» del 9 aprile 2020)
Mettere le competenze di una comunità di 18.000 tra i migliori scienziati del mondo al servizio della lotta contro la pandemia di coronavirus: è questo l'obiettivo della task force istituita dal Cern di Ginevra per raccogliere le migliori idee dei suoi affiliati. Sono già arrivate centinaia di proposte dalla produzione di un nuovo gel per la disinfezione delle mani alla progettazione e realizzazione di apparecchiature medicali.
«Vogliamo impiegare le nostre risorse e competenze per contribuire alla lotta contro la pandemia Covid-19», ha dichiarato il direttore generale del Cern Fabiola Gianotti. «Il Cern è un laboratorio leader mondiale nella fisica delle particelle e nelle tecnologie correlate. Come tale, è un hub di risorse, tra cui la Worldwide Lhc Computing Grid (Wlcg), officine meccaniche, sofisticate strutture di progettazione e prototipazione, tecnologie avanzate e competenze che vanno dalla scienza e dall'ingegneria all'industrializzazione».
Un progetto concreto in fase di realizzazione è un nuovo tipo di ventilatore chiamato Hev ideato da un gruppo di fisici e ingegneri della collaborazione Lhcb del Cern, con l'aiuto di altri servizi del centro, illustrato in un documento sul sito di preprint Arxiv. Con la diffusione del contagio del nuovo coronavirus è esploso il numero di pazienti ricoverati che hanno bisogno di un supporto meccanico per la respirazione. E il gruppo del Cern ha intuito che i tipi di sistemi usati per regolare i flussi di gas per i rivelatori di particelle possono essere usati per realizzare un nuovo ventilatore, che potrebbe essere usato per i pazienti che hanno solo sintomi lievi o che sono in fase di recupero, liberando le macchine più sofisticate per i casi più gravi. Il primo stadio di prototipizzazione è stato raggiunto il 27 marzo scorso, con una struttura che si basa su componenti poco costosi e già disponibili sul mercato. Ora occorre perfezionare il prototipo per ottenere le caratteristiche fisiche dei regolatori di pressione, delle valvole e dei sensori. Per questo, sono stati coinvolti anche medici e organizzazioni internazionali che testeranno il dispositivo all'interno delle strutture ospedaliere. Il software di controllo del dispositivo sarà integrato in un sistema miniaturizzato che, insieme ad altri componenti a bassa potenza, permetterà l'impiego dell'Hev in aree con risorse limitate e distribuzione di energia instabile, rendendo possibile l'alimentazione con batterie, pannelli solari o generatori di emergenza.
«Abbiamo avuto un grande incoraggiamento dall'entusiasmo della comunità che vuole contribuire», ha aggiunto Beniamino Di Girolamo, portavoce della task force. «Le idee proposte spaziano dal mettere a disposizione la potenza di calcolo di Cern alle risorse tecniche e ingegneristiche, fino all'assistenza e supporto logistico locale per fare fronte alle emergenze».