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Numero 06 del 2020

Titolo: ISEE 2020, novità e perplessità.

Autore: Giovanni Clerici.


Articolo:
ISEE 2020, novità e perplessità.

Di Giovanni Clerici.

Ogni anno sono molti i cittadini che richiedono l’attestazione ISEE, indicatore della situazione economica equivalente.

L’attestazione ISEE viene richiesta a coloro che vogliono beneficiare di aiuti sociali, per la casa e la famiglia, per la scuola e per tanti altri servizi erogati dallo Stato.

Quest’anno sono state introdotte alcune novità, anche se, mi permetto di dire, dopo tante attese e aspettative qualcosa di meglio forse si poteva fare.

La prima novità riguarda la validità: dal 2020 l’attestato ISEE ha validità dal primo gennaio al 31 dicembre, in pratica per tutto l’anno solare.

Altra novità, credo la più attesa, l’introduzione dell’ISEE precompilato, un modello che ricorda un po’ la dichiarazione precompilata già disponibile da qualche anno.

L’ISEE precompilato, se accettato dal cittadino che ne fa richiesta, accorcia i tempi di rilascio, questo perché i dati che compongono la DSU, la dichiarazione sostitutiva unica, vengono inseriti automaticamente da un controllo incrociato tra le banche dati dell’Inps e dell’Agenzia delle entrate.

Al cittadino non rimane che compilare altri dati di minore importanza, rimanendo comunque a disposizione la possibilità di modificare eventuali dati che si ritengono errati, questo ovviamente comporta una richiesta dell’ISEE tradizionale, soggetto a controlli e a verifiche che ne allungano i tempi di rilascio.

L’aspetto che mi lascia più perplesso è legato a una novità che riguarda i patrimoni mobiliari che si devono inserire nella DSU, saldo al 31 dicembre e giacenza media di conti correnti, libretti postali e di altri patrimoni finanziari in possesso del richiedente e di tutti i componenti del nucleo familiare.

Rispetto allo scorso anno, che vedeva inseriti questi dati relativi all’anno prima, da quest’anno, tali dati si riferiscono a ben due anni prima.

Questo significa che chi richiede l’iSEE nel 2020 dovrà inserire i dati dei patrimoni mobiliari relativi all’anno 2018, praticamente quelli che si erano già inseriti lo scorso anno.

Se dunque non ci sono cambiamenti nella vostra DSU relativi al nucleo familiare, al possesso di patrimoni immobiliari, veicoli, situazioni di invalidità, l’attestazione ISEE di questo anno sarà praticamente uguale a quella dell’anno scorso.

Sinceramente, con tutto il rispetto che ho nei confronti del modello ISEE, che in qualche modo dovrebbe aiutare le istituzioni nell’indirizzare aiuti economici e servizi alle persone più bisognose, le modifiche introdotte quest'anno credo si allontanino da questo obbiettivo.

Personalmente credo che un vero indicatore della situazione economica equivalente, dovrebbe essere calcolato in un arco temporale più vicino al presente, cosa che come si evince non avviene attualmente.

Se molte modifiche negli anni sono andate nella direzione di produrre una attestazione ISEE più omogenea e reale, quest’anno, non si può negare che produce un effetto decisamente contrario alla realtà dei fatti.

Le suddette modifiche potranno produrre benefici per persone che hanno visto migliorare la propria situazione economica nel corso del 2019, mentre ancora una volta potrebbe negare determinati aiuti a chi, sempre nel 2019, potrebbe avere subìto un ulteriore peggioramento della propria situazione economica.

Il motivo per cui si è giunti a questo è difficile saperlo, forse, dopo tanti rinvii negli anni a un ISEE precompilato, si è andati di fretta producendo qualcosa di poco equilibrato.

Di sicuro però, la realtà innegabile è che nessuno sembra essersi opposto o avere sollevato perplessità a coloro che hanno creato questo ennesimo pasticcio.

Per ulteriori spiegazioni, scrivere a: Giovanni Clerici



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