Numero 6 del 2020
Titolo: Medicina- Coronavirus, i 5 segreti per lavare e idratare mani
Autore: Agnese Ferrara
Articolo:
(da «Larepubblica.it» del 19 marzo 2020)
A fare chiarezza gli esperti del San Gallicano di Roma
Mai come in questo periodo ci si lavano le mani e per farlo, oltre all'acqua e al sapone, ci vengono in aiuto una pletora di disinfettanti. La pelle però, a suon di alcol e amuchina, ne risente eccome. Secchezza eccessiva, arrossamenti, screpolature e unghie sfaldate sono la prima conseguenza già ampiamente visibile sulle mani di tutti noi.
Quanto e come lavarsi le mani? Come prendersi cura della pelle e delle unghie? Nella grande quantità di consigli e rimedi alternativi, anche fatti a casa, punta a fare chiarezza il San Gallicano di Roma (Irccs) con 5 consigli:
1. non abusare di gel idroalcolici, ma usare acqua e sapone ogniqualvolta ciò sia possibile
2. evitare di lavarsi le mani con acqua troppo calda, perché potrebbe danneggiare il film idrolipidico della pelle
3. evitare di mangiarsi le unghie e le pellicine, perché potrebbero crearsi micro-ferite che possono costituire la porta di accesso a virus e batteri
4. usare creme idratanti che aiutino la pelle a ritrovare il suo naturale equilibrio, soprattutto se si avverte particolare secchezza delle mani
5. prestare particolare attenzione alle precauzioni citate se si è affetti da patologie dermatologiche, quali la dermatite atopica, che espongono già a maggior rischio di contrarre infezioni.
Cinque consigli utili che però vanno approfonditi
«La detersione delle mani è fondamentale ma non deve essere esagerata e ai gel disinfettanti senza risciacquo, formulati con ingredienti anche aggressivi, vanno preferiti l'acqua corrente, da usare tiepida, insieme al classico sapone da strofinare su tutte le aree delle mani per un minuto, così come ampiamente ricordato in questi giorni dalle istituzioni. Non c'è bisogno di inventare formule disinfettanti fai da te, le saponette e l'acqua corrente sono il modo più corretto a casa», spiega Aldo Morrone, direttore scientifico San Gallicano di Roma, che spiega: «La pelle è dotata di un eccellente film protettivo naturale che, se intatto, non permette l'ingresso di germi, batteri e virus attraverso i suoi strati. Tale barriera non va alterata» aggiunge Morrone, «con composti irritanti o con lavaggi eccessivi altrimenti la cute si screpola e perde le sue proprietà protettive. Il coronavirus non penetra attraverso la pelle ma attraverso l'epitelio delle cellule respiratorie, sia chiaro, ma la cute danneggiata facilita altri tipi di infezioni e patologie e le mani sono fra i principali veicoli per trasportare i virus alla bocca, agli occhi e alle mucose».
Quando lavare le mani?
«Il lavaggio delle mani con acqua e sapone è una abitudine che dovrebbe essere considerata sempre, anche senza questo tipo di emergenza. Le mani» aggiunge l'esperto «si lavano appena rientrati in casa, prima di mangiare, dopo avere usato il bagno, dopo avere cambiato i pannolini al bebè, dopo avere accudito malati o medicato ferite, dopo avere tossito o starnutito, dopo avere maneggiato la spazzatura ed il cibo crudo, dopo avere frequentato i mezzi pubblici ad esempio».
Come evitare che la pelle si sensibilizzi dopo la detersione?
«Dopo il lavaggio è indispensabile una adeguata idratazione. La cura delle mani è ancora più importante in queste settimane precauzionali ed è quindi bene anche evitare di mangiare le unghie e le pellicine intorno alle dita per evitare la formazione di infezioni. Infine usare creme emollienti e protettive in abbondanza» conclude Morrone.
Esistono poi rimedi nutrienti per le mani provate dai troppi lavaggi: «La scienza applicata alla cosmesi offre sieri, creme ed impacchi nutrienti e rassodanti dall'efficacia provata» spiega Carla Scesa, docente di cosmetologia alla facoltà di farmacia dell'Università di Siena. «Perché sperimentati clinicamente. Si va dalla classica glicerina, presente anche in natura negli oli in forma esterificata, potente e riconosciuto idratante usato anche nelle farmacopee internazionali, ad ingredienti di derivazione naturale. Da preferire le creme prive di profumazioni che possono dare allergie (ndr sono 26 i composti profumati riconosciuti come allergeni) e preferibilmente senza siliconi. Le emulsioni per le mani classiche, che hanno anche un prezzo abbordabile per tutti, vanno bene in questo periodo in cui si devono usare in abbondanza. Da preferire, inoltre, le confezioni in tubo o dotate di dispenser ai vasetti così da evitare il contatto con le dita per prelevarne le dosi necessarie».
Il tempo passato in casa invita infine a fare dei veri trattamenti di bellezza per le mani e le unghie. «Si possono anche effettuare impacchi con creme contenenti vitamina C ad effetto schiarente. Oppure» conclude Scesa «con olio di mandorle e vitamina E. Se le mani sono molto arrossate si possono eseguire dei bagni in infuso concentrato di camomilla o malva ad azione decongestionante ed ammorbidente. A casa si possono spalmare sulle unghie gli smalti rinforzanti che hanno anche un effetto mat adatto anche agli uomini e sono reperibili anche nelle farmacie».
Agnese Ferrara