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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Voce Nostra

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Numero 5 del 2020

Titolo: Ausili tiflotecnici, tifloinformatici e nuove tecnologie per sordociechi

Autore: Giuseppe Fornaro


Articolo:
Esistono moltissimi sistemi diversi per comunicare con le persone sordocieche. Ognuno di questi metodi tiene conto del grado di difficoltà visiva e uditiva della persona, cercando di promuovere al massimo anche la più piccola capacità residua della persona.
Il metodo Malossi permette di comunicare attraverso le mani toccando o pizzicando specifiche zone della mano del sordocieco. Infatti, ogni parte del palmo e delle dita corrisponde a una lettera dell'alfabeto. La comunicazione avviene attraverso tocchi o pizzichi leggeri che costruiscono le frasi che si vogliono trasmettere al sordocieco.
La Lis tattile è un'evoluzione della Lingua dei Segni Italiana in cui i diversi segni e movimenti vengono trasferiti e ricevuti in versione tattile per realizzare la comunicazione con persone che manifestano disabilità di tipo uditivo e visivo.
Il Braille consiste nell'utilizzare dei puntini in rilievo per comporre frasi e testi che vengono letti dalle persone non vedenti tramite lo sfioramento con i polpastrelli delle dita. Ogni segno del braille può essere composto da zero a sei puntini e corrisponde ad una lettera, un segno di punteggiatura o di controllo e segnalazione.
Il metodo Todoma aiuta i bambini a riconoscere i movimenti delle labbra e, quindi, a imparare a parlare attraverso il tatto. Per iniziare a riconoscere i movimenti delle labbra, i bambini tengono i palmi delle mani sulle guance con i pollici appoggiati sulla bocca del loro interlocutore per riconoscerne i movimenti.
Nella vita quotidiana un sordocieco può utilizzare diversi strumenti che gli danno autonomia. Le cose più semplici e quotidiane sono le Tavolette Braille con punteruolo. Ne esistono di diversi formati e misure: un intero foglio A4, mezzo foglio o anche più piccolo. Servono per prendere appunti ed annotazioni veloci. Uno strumento leggermente più complesso è la macchina dattilobraille che è una sorta di macchina da scrivere su carta.
Svariati utensili per gestire la vita quotidiana presentano scritte e segni Braille. Semplici esempi sono i barattoli per dosare bevande e alimenti.
Ci sono poi strumenti come il Riconoscitore di banconote vibrante, semplicissimo da usare, utilissimo per riconoscere i diversi tagli di banconote. Ha dimensioni minime (è lungo cm 11,5, largo cm 3 ed ha uno spessore di cm 1) e per questo, può essere tenuto nel portafoglio. Su uno dei due estremi, presenta una fessura entro cui va inserita, fino in fondo e in posizione a croce, la banconota da riconoscere. Si preme, quindi, l'unico pulsante posto nella parte superiore dell'apparecchio e lo si mantiene premuto per un paio di secondi.
Contando le vibrazioni che emetterà lo strumento si stabilisce il valore della banconota: una vibrazione per i 5 euro, due vibrazioni per i 10 euro, tre vibrazioni per i 20 euro e così fino a 5 vibrazioni per la banconota di 100 euro. L'esperienza ha dimostrato che è di facile uso anche da parte di persone con scarsa manualità.
Sempre per il riconoscimento degli euro c'è il Cash test. Si tratta di una targhetta delle dimensioni di una carta di credito con scanalature e tacche identificate da scritte in braille e da altri simboli in rilievo per chi non conosce il braille. Basta infilare la banconota nella piega del cash test ripiegarla e, in base al punto toccato dall'altra estremità della banconota, sapremo con certezza di che taglio di euro si tratta.
Sul retro vi è una scanalatura nella quale viene fatta scorrere la moneta che si fermerà solo nello spazio corrispondente al valore determinato dal diametro della moneta stessa.
Date le ridotte dimensioni può essere tenuto nel portafoglio avendo sempre a disposizione un sistema infallibile per riconoscere i soldi.
Quando una persona sordocieca si incontra con altre persone vedenti, è molto utile l'utilizzo del Guanto Malossi, un guanto bianco con lettere dell'alfabeto scritte o ricamate nelle corrette posizioni per permettere di comunicare con la persona sordocieca che lo indossa, battendo o pizzicando le varie lettere.
Altri ausili e nuove tecnologie: con l'utilizzo delle nuove tecnologie e un periodo di apprendimento più o meno lungo in base alle attitudini di ognuno è possibile accrescere il proprio livello di autonomia.
Ci riferiamo in maniera particolare ai display Braille collegati al computer e da qualche tempo anche a smartphone e tablet per consentire la lettura di quanto c'è sullo schermo tramite scritte in Braille. Ne esistono diversi tipi che si differenziano per il numero di caratteri braille (in genere 20, 40 o 80) e per la presenza o meno di una tastiera alfanumerica come quella del computer o di una tastiera tipo dattilobraille.
A ben pensare, uno Smartphone collegato ad un display braille è opportunità di autonomia molto importante. Infatti, ad esempio, utilizzando la barretta braille easy link, collegata all'iPhone tramite Bluetooth, si facilita ancora di più il vivere di tutti i sordociechi. Infatti, utilizzando strumenti di piccolo ingombro sarà possibile inviare e ricevere messaggi sms, inviare e ricevere email o chattare con whatsapp.
Ci sono anche strumenti più complessi come ad esempio il Braillesense Polaris, che non è solo un display braille multifunzione ma un vero e proprio tablet a cui accedere tramite Braille ma che, grazie a un piccolo schermo a cristalli liquidi che riporta in nero quanto scritto sul display braille, facilita il dialogo con un sordocieco, soprattutto quando gli interlocutori non conoscono i sistemi tradizionali per comunicare, quali scrittura Braille e linguaggio Malossi.
Stampanti braille. Sono particolari stampanti che producono stampe a rilievo con scritte in braille su fogli di carta rigida. Ce ne sono di svariati tipi e di diverse dimensioni, anche adatte all'uso domestico. Servono soprattutto nei casi in cui si vogliono scrivere appunti che devono durare nel tempo o anche per libri ed altro materiale di studio.
Giuseppe Fornaro



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