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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Gennariello

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Numero 3 del 2020

Titolo: Non solo saluti

Autore: Rita Lamusta


Articolo:
Si racconta nel mondo delle fiabe che il birichino inverno, ogni tanto, invidioso delle bellezze della primavera, cerca di imitarla. Una volta preso da questa grande passione, decise di fare uno scherzo a tutta la natura e si fece procurare dal bizzarro carnevale una veste della meravigliosa primavera. Fu così che prese a girare per le campagne e per le città con la sua insolita veste e fece finta di essere la bella stagione. «Come mai è arrivata così presto?» si chiesero il sole e il vento, ma mentre lo dicevano sentirono come per incanto che si stavano trasformando e divenendo giorno dopo giorno sempre più miti e dolci come l'aria di primavera. Fu così che gli animali, anche se un po' frastornati uscirono dal letargo e le piante diedero più forza ai loro germogli. Tutto cominciò così a danzare, anche se con gran fatica e l'aria si profumò come se realmente fosse arrivata la nuova stagione.
Una notte compare ghiro e comare volpe si incontrarono per discutere su quanto stava accadendo e dopo un'attenta valutazione e facendo un po' di calcoli capirono l'inganno. «Hai ragione comare volpe, questo caldo è arrivato senza rispettare i tempi e le notti sono ancora molto fredde, sicuramente il signor inverno sta facendo un po' di confusione, ed è veramente strano ciò che sta accadendo! Ma cosa possiamo fare?». Disse il ghiro: «Se riusciamo a convincere il vento che c'è stato un inganno da parte dell'inverno lui parlerà con il sole che ci aiuterà, ma dobbiamo sbrigarci, andiamo subito!» rispose la volpe. Camminarono nella notte gelida fin dove riposava il vento e lo trovarono sotto un albero di mimosa che dormiva serenamente. «Svegliati frate vento, svegliati» gli dissero affannati e gli raccontarono il triste inganno. Fu così che il vento si destò che era quasi l'alba e soffiò forte verso il sole creando un'aria così fredda che anche il signor inverno fu costretto a cambiare d'abito: si tolse la veste della primavera e indossò il suo pesante manto bianco. Immediatamente attirò le nubi gonfie di neve e il cielo divenne tutto grigio e la sua risata risuonò nel cielo. Velocemente gli animali corsero al riparo nelle loro tane, i fiori chiusero le corolle e ci fu un completo silenzio mentre solo un lieve bisbiglio si propagò lentamente nell'aria per raccontare di uno strano scherzo. Presto tutti capirono che l'inverno non era ancora andato via. «Ma la primavera arriverà presto!» disse comare volpe mentre si rannicchiava «e speriamo che il signor inverno non ci faccia altri scherzi» e si addormentò.
Un caro saluto a tutti
Rita Lamusta



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