Numero 4 del 2020
Titolo: Viaggi- Lapponia: viaggio nell'altro mondo
Autore: Sara Pietrantoni
Articolo:
(da «Vanityfair.it» del 16 febbraio 2020)
Pronti per partire alla ricerca dell'aurora boreale? Qui un viaggio da organizzare da sé che prevede tutto il fascino (e l'avventura) di un luogo unico
Prendete un amico e ditegli che andrete in Lapponia. La sua risposta sarà nell'ottanta per cento dei casi «Ma allora vai a trovare Babbo Natale!». No, nessun Babbo Natale, niente slitta e renne con i campanellini, nessuna letterina, niente elfi e niente casette di pan di zenzero. La Lapponia è molto di più. Anche perché, geograficamente parlando è una regione molto estesa, compresa tra Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia, con paesaggi che mostrano lunghe distese coperte solo di neve, foreste fittissime, fiumi ghiacciati (qui ghiaccia anche il mar Baltico), paesi le cui casette sfoggiano sempre lucine alle finestre, creando immediatamente un'atmosfera calda e accogliente.
Il nostro viaggio comincia a Lulea, cittadina svedese non troppo distante dal confine finlandese, che attraversiamo presto per raggiungere Korpikylä, in riva al fiume Tornio. Da qui partiranno tutte le nostre escursioni, come quella a Kukkolaforsen, piccolo villaggio di pescatori con un'incantevole vista sulle rapide (in questo punto le acque del fiume non ghiacciano mai nonostante le temperature scendano frequentemente sotto lo zero) e poche casette in legno dipinte di rosso, tra cui la tipica kota, che prende il nome dalle antiche capanne dei pescatori diventate oggi luogo d'incontro per eccellenza nei freddi inverni lapponi: qui ci si può sedere accanto al fuoco e sorseggiare qualcosa di caldo, prepararsi il pane da mangiare assieme ad una gustosa insalata di coregone (che, assieme al salmone, è il pesce più pescato da queste parti) e ritemprarsi così dopo un'escursione a bordo di una motoslitta che permette di godere tutta la bellezza di un paesaggio incantato e freddissimo. Ma basta coprirsi bene, come suggeriscono tutti.
Ed è infatti proprio qui, al Circolo Polare Artico (Napapijri per i lapponi) che, rotolando nella neve caduta da poco, si capisce l'importanza dell'indossare due paia di calze. E dopo, normalmente, arriva anche il momento in cui pensi «Ma perché ho scelto di venire proprio qui?».
Perché la Lapponia? Stefano Tiozzo, il travel photographer e blogger che ha organizzato questo tour non ha dubbi: «È la scoperta di un altro mondo, di altri paesaggi e altre luci. Questi sono luoghi e latitudini che ci mettono a confronto con un modo di vivere molto diverso dal nostro. E poi ovviamente uno dei motivi del viaggio è quello di riuscire a vedere l'aurora boreale. Non sempre si riesce ma in ogni caso il cielo offre sempre colori magnifici e tramonti costanti che sono magici».
In fondo non è nemmeno vero che faccia così freddo, a sentire Stefano che ormai è un habitué di queste latitudini. In realtà - ci spiega - i pochi gradi sottozero che ci accompagnano nei primi giorni di questo viaggio non sono certo la normalità, almeno a inizio gennaio, quando da queste parti sono abituati a temperature ben più rigide. Il meteo così altalenante, e l'alternarsi tra giornate (relativamente) calde, ed altre più fredde dipende in gran parte dal cambiamento climatico, sottolinea Stefano.
«La zona tra la Svezia e la Finlandia è soggetta a grande variabilità climatica e quindi è facile passare tra 0 e -20 gradi tra un giorno e l'altro. Quello che è cambiato è il dato medio, nelle scorse settimane ci sono stati molti giorni in cui il termometro ha superato lo 0, con un'evidente tendenza al riscaldamento. Il che può costituire un problema anche per i servizi turistici, perché ad esempio alcune escursioni sono più difficili da organizzare in giornate meno fredde, ma lo è soprattutto per la vita quotidiana. Le strade si coprono di lastre di ghiaccio scivolosissime (la nostra autista Riitta se ne è lamentata ogni giorno) e le tormente di neve sono più frequenti. In generale l'intera economia della zona può risultare compromessa».
Ma giorni più freddi arriveranno, dicono le previsioni che da queste parte sono insolitamente veritiere. Ed è un bene, perché se le temperature non fossero scese di qualche grado non avremmo incontrato Simona e Massimiliano dell'Old Pine Husky Lodge, due romani innamorati della Scandinavia che un paio di anni fa hanno deciso di trasferirsi qui con i loro cani ed offrire escursioni con slitte trainate da bellissimi e irrequieti husky, che non aspettano altro che correre come forsennati tra le foreste di betulla, incuranti del fatto che il passeggero seduto nella slitta si ritrovi spesso faccia a faccia con i rami più bassi.
E, soprattutto, senza tutto questo freddo l'aurora non sarebbe comparsa: rassicurati invece dalle previsioni incrociate di siti ed app specializzate, e da una più concreta osservazione del cielo, l'attesa al freddo non si è rivelata vana. Ma attenzione; in alcuni casi non la si riesce a vedere ad occhio nudo, ma solo attraverso l'obiettivo di una macchina fotografica. Guardate il cielo, poi scattate una foto: se siete fortunati un bagliore verde smeraldo si rivelerà come in un incantesimo. Ma d'altronde tutto qui ha un vago sapore di magia.
Come arrivare
Non ci sono voli diretti dall'Italia alla Lapponia, bisogna prevedere quindi almeno uno scalo (di solito a Stoccolma o Helsinki) prima di atterrare in uno dei quattro aeroporti della regione (Rovaniemi, Kittilä, Kemi, Ivalo), serviti prevalentemente da Finnair e Norwegian Air. Il viaggio in sé in generale non è molto economico (così come pure il soggiorno) e bisognerà prevedere un biglietto che può variare dai 350 ai 600 euro.
I tour operator
Soprattutto in inverno, l'ideale è affidarsi ad un tour operator che possa organizzare ogni aspetto del viaggio, dalle escursioni alle faccende pratiche, che però diventano fondamentali quando il termometro scende di molto sotto lo zero: noi abbiamo fatto affidamento a LappOne, tour operator gestito da italiani che si sono innamorati di questi paesaggi (e non temono il freddo e le scarse ore di luce durante l'inverno). Con loro collabora, tra gli altri, anche il fotografo Stefano Tiozzo che ci ha accompagnato durante tutto il viaggio: dentista folgorato dalla passione per la macchina fotografica, ha cambiato vita e ora gira per il mondo alla ricerca dello scatto migliore. Gli appassionati di viaggi e di fotografia troveranno il programma di tutte le sue prossime avventure sul suo sito: dal Canada alle Svalbard, dall'Islanda al Ladakh, c'è davvero di tutto.
Sul sito ufficiale del turismo finlandese trovate invece un elenco delle maggiori agenzie specializzate in questi viaggi attorno al circolo polare.
Cosa fare
Cercare l'aurora boreale è il motore principale di un viaggio in Lapponia tra settembre e marzo, quando le lunghissime notti polari si colorano di turchese e smeraldo, ma non è l'unico motivo che ci spinge da queste parti. Qui infatti, tra Finlandia e Svezia (il nostro viaggio si è mosso sul confine tra i due paesi) ci si può letteralmente perdere nella natura (a proposito, non dimenticate di portare una torcia elettrica: sembra superflua, ma è fondamentale per vedere dove mettere i piedi quando è buio pesto), saltare in sella ad una motoslitta o accomodarsi su una slitta per farsi trainare da husky che paiono indemoniati: nel primo caso potete dare un'occhiata all'offerta di Lapland Safari (mediamente un tour costa 150-200 euro), mentre, se preferite provare l'esperienza con gli husky (per mezza giornata in loro compagnia il prezzo è simile all'escursione in motoslitta) vi suggeriamo l'Old Pine Husly Lodge gestito da marito e moglie romani che però hanno deciso di stabilirsi qui in pianta stabile. Tutto cambia, ovviamente, nella bella stagione, quando si possono sfruttare le giornate infinite andando in barca o in canoa, passeggiando tra i boschi di betulla, pedalando in bici o facendo trekking.
Dove dormire
Difficile resistere al fascino delle casette lapponi: in mezzo alla neve (i vicini di casa qui praticamente non esistono) sono sempre illuminate e, anche da fuori, trasmettono una piacevole sensazione di calore e intimità. È bello quindi prevedere il soggiorno in uno di questi alloggi, trasformati in agriturismi o bed and breakfast: noi abbiamo soggiornato all'Hulkoffgården, in mezzo alla neve a circa 40 chilometri da Haparanda. Qui Pia a Kurt si prenderanno cura di voi offrendo ampie camere (se siete fortunati dalla finestra di quella esposta a nord si può vedere l'aurora boreale stando al calduccio), due saune - una interna e una all'esterno, per i meno freddolosi, e pasti sontuosi. Se è vero che la colazione è il pasto più importante della giornata, qui ne hanno fatto un rito a base di ogni ben di Dio. Per i nostalgici, c'è pure la Nutella. Per chi preferisce al classico agriturismo qualcosa di diverso, suggeriamo l'igloo: il Kaksaluttanen Artic Resort, nel nord della Finlandia, offre infatti, oltre a soluzioni più tradizionali (ma non per questo meno fascinosi) anche igloo di vetro per due persone, per poter godere tutta la bellezza del cielo artico restando sotto le coperte, e addirittura in ghiaccio: qui dentro, anche se fuori la temperatura scende a -40 gradi, si può arrivare al massimo a -6 gradi. Certo, non è proprio caldo, ma il servizio comprende almeno il sacco a pelo. Per i veri intrepidi.
Cosa si mangia
La cucina lappone è prevalentemente basata su prodotti locali: d'inverno quindi, quando la natura offre meno varietà, è facile ritrovarsi a mangiare piatti che usano più o meno gli stessi ingredienti, anche se combinati in maniera diversi. Salmone e patate per esempio, che qui sono un must, possono esservi serviti secondo decine di ricette, tutte gustose allo stesso modo. Carne (sì, anche di renna) e pesce la fanno da padrone, ma anche i vegetariani riusciranno a sperimentare la cucina di questi luoghi grazie a colorate insalate e gustosi pasticci. A Kukkolaforsen, affacciati sulle rapide del fiume Tornio, potrete ad esempio deliziarvi con la cucina di Margit, una degli chef più celebri da queste parti, che propone ad esempio zuppa ai funghi, insalata di coregone, salmone affumicato con salsa all'arancia e, per concludere in dolcezza, gelato alla vaniglia con lamponi artici.